Cammino avanti e indietro nel salotto cercando di capire.. Beh, a dire la verità non c'era nulla da capire, soltanto da accettare
Accettare il fatto che Justin mi abbia nascosto tutto questo, che abbia nascosto una cosa così seria, cosa pensava?
Che nessuno avrebbe mai scoperto?Oronzo è ancora seduto sul divano a guardarmi impassibile, Jack è uscito dall'appartamento qualche minuto dopo aver letto quelle conversazioni, era completamente fuori di se e doveva stare un po' solo
Mi siedo sulla poltrona tenendomi la testa tra le mani
"Posso immaginare cosa state passando tu e tua moglie in questo momento" riesco a dire
"È stata dura Madison, era soltanto una ragazzina. E scoprire che il ragazzo che le ha causato quella depressione è così vicino a noi.. Non è facile"
Alzo la testa e lo guardo, nei suoi occhi è evidente il dolore
"Immagino anche che non vorrai più lavorare su questo caso, per cercarlo intendo"
"Ti sbagli, anche se vorrei ucciderlo in questo momento, tu mi hai contattato per cercarlo, quindi lo troverò. È mio lavoro, che mi piaccia o no"
La voce è calma e fredda
Annuisco
"Trovando quelle conversazioni abbiamo rintracciato la sua chiamata, era ancora qui alla Providence quando l'ha ricevuta"
Mi alzo avvicinandomi alla vetrata del salotto, dove ormai il sole è tramontato
"Quindi è ancora da queste parti?"
"No, il suo telefono è stato acceso fino a due giorni fa. Si trovava in Georgia, al vecchio porto"
Ah, giusto. Dove doveva incontrarsi con quel tipo
Mi giro per guardarlo e lui si alza
"Ti consiglio di andare a casa di tua madre, finché non lo troveremmo e capiremmo bene chi è questo Longo o di cos'è capace, sappiamo che ti spiava, quindi qui non sei al sicuro"
Annuisco
"È riguardo a Justin?""Manderò una squadra a Georgia, cercheremo altre tracce di dove possa essere"
Annuisco un'altra volta. Cerco di restare il più calma possibile.
"Va bene, tornerò a casa domani mattina"
Lui si avvicina porgendomi la mano
"Lo troveremo stai tranquilla, se vede qualcosa di strano chiamami subito. E stai attenta"Ricambio la sua stretta di mano e lo accompagno fino alla porta
"Mi dispiace per tutto quanto Oronzo"
"Non è colpa tua, ti chiamo appena ho altre notizie"
"Certo, arrivederci"
"Arrivederci"
Chiudo la porta e mi ci poggio contro. È tutto un casino
Mi dirigo verso la mia stanza e prendo il borsone, preparo dei vestiti per andare da mia madre
"Madison?"
Mi sento chiamare dal salotto, è Blair"Sono in camera" grido in risposta
Qualche minuto dopo lei mi raggiunge
"Hey.. Perché prepari la borsa? Dove vai?"