Manca poco. Manca poco al tuo giorno. Manca poco alla tua felicità e a quella degli altri. Manca poco ad avere 16 anni perfetti. Manca poco ad avere un anno in più. Quel giorno, quel maledetto giorno in cui sei nato. Non credevo che quel giorno sarebbe stato il più bello e il più brutto di tutti. Non credevo che quel giorno volesse appropriarsi della tua nascita. Non credevo che tu diventassi la mia salvezza e la mia distruzione. Non avevo calcolato che le mie lenzuola potessero nascondere tante lacrime per te, non avevo calcolato che la prima sigaretta l'avrei fumata per te, non avevo calcolato che il mio primo bacio fossi stato tu, non avevo calcolato che la mia tristezza fosse rivolta a te, non avevo calcolato che per un secondo, solo guardando i tuoi occhi, potessi essermi innamorata di te. Non avevo calcolato di soffrire così tanto, non pensavo si potesse soffrire così tanto. E invece si, si possono versare tutte le lacrime del mondo, emettere mille singhiozzi, tirare mille pugni al muro, urlare più forte che si può, cadere a terra perchè non ci si regge più in piedi, rannicchiarsi e pensare a tutto. Pensare a tutto quello che stai passando. Poi alzarti con le ultime forze, prendere le scarpe e uscire di casa per cominciare a correre e scappare da tutto il male che ti sei riversata addosso. Correre e pensare a muovere le gambe il più veloce possibile perché credi di lasciare indietro tutto, ma niente, quel tutto te lo sei portata sulle spalle anche mentre correvi. Allora quando te ne rendi conto le gambe hanno smesso di muoversi e cedono, per poi ricominciare a piangere e ad urlare un altra volta, ancora più forte di prima. Poi quando ci pensi, realizzi che è tutta colpa di quel giorno che ha permesso che nascesse la tua unica ragione per soffrire, ti rendi conto che il destino non è dalla tua parte, ti rendi conto che nella tua vita ci sarà solo della pioggia e che l'arcobaleno è solo una leggenda, ti rendi conto che tutti sono felice, lui è felice, tranne te.