Le lacrime scendono. La vista è sfocata. Gli occhi sono rossi e bruciano. I singhiozzi aumentano. Il battito rallenta. Il respiro è irregolare. La mente è piena. Piena di ricordi, piena di rimorsi, piena di male e di sofferenza. Non esiste felicità in quel momento, non esiste nulla di buono. Esistono solo le persone cattive che ti fanno morire in quel preciso momento. Esistono loro, che godono delle tue sofferenze, che sorridono compiaciute alle tue lacrime, che amano i tuoi silenzi, che vanno dire tutto a tutti solo per vederti soffrire. Persone malvagie, che ti prendono e ti ricattano fino al midollo per avere piacere a vederti distruggere da solo. Persone che esisteranno a vita, che domineranno il mondo e stermineranno l'ultimo briciolo di amore che rimarrà in tutto l'universo. Troveranno ogni minima cosa per buttarti a fondo per non farti risalire. Allora è vero quello che ci dicevano da piccoli: quando si cresce, la felicità diminuisce e la vita diventa solo un mare di lacrime in cui, se non sei capace a nuotare, si affoga. Che non è tutto così semplice come sembra. Ti rendi conto che nessuno andrà in paradiso perché almeno una volta nella vita abbiamo tradito la persona più importante che abbiamo. Noi stessi. Diremo sempre di stare bene, anche quando non ci reggeremo più in piedi. Mentireno a noi stessi anche quando saremo una colonna fuori e un terremoto dentro. Moriremo dopo quella bugia e l'unica strada sarà l'inferno. Ma adesso io mi chiedo: ma noi non lo stiamo già vivendo?