Capitolo 18

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Kiss me - Ed Sheeran

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Il telefono squillava a vuoto.

Per ben tre volte non aveva ricevuto nessuna risposta.
La donna della segreteria le chiedeva di lasciare un messaggio vocale.

Erano giorni che Candice provava a chiamare Justin.
Dopo quel video il suo migliore amico non si era fatto più sentire, e questo la fece sentire in colpa.
Twitter, Facebook e altri social network erano intasati dal suo volto che diceva con quasi un po' di disprezzo di non essere la ragazza del cantante più famoso del mondo.

Riprese il telefono e tentó di rintracciare Justin.

-

La suoneria dell'iPhone di Justin riprese a suonare. Ormai non guardava nemmeno più chi fosse.

L'aveva ferito.
Credeva che tutto quello che avevano passato insieme durante l'estate avesse un significato per lei, e invece.

Il telefono continuava a squillare, tanto che Justin quasi non lo buttó dalla finestra.

Voleva proteggerla dagli insulti dei fan, era pronto a dichiarare il suo amore per lei tramite un'intervista, per far capire ai fan che era felice e che dovevano esserlo anche loro.

Invece con quel video, Candice si era procurata più insulti, e nonostante la volesse difendere non ci riusciva, non sapeva che dire o scrivere.

Si trovava nello studio con l'intervistatore che, ovviamente, non vedeva l'ora di porgli qualche domanda su Candice.

"Ed eccoci di nuovo qui, stavolta con un ospite speciale: Justin Bieber!", urló l'uomo.
Un grande applauso si formó tra il pubblico.

"Allora Justin, parlaci un po' della tua carriera, tanto per iniziare. È previsto un nuovo album?"

"Beh, sì", rispose il cantante, "ma devo un po' riguardarlo. Ancora non sappiamo la data prevista per l'uscita".

"E di cosa parleranno le tue canzoni?", domandó il conduttore.
"Un po' di tutto, ma soprattutto di amore", degli urli di alcuni fan nello studio fecero girare Justin che sorrise.

"Approposito di amore, Justin, vuoi parlarci di quel video di cui tutti parlano?"
Il sorriso di Justin si spense appena gli fu fatta quella domanda. Guardó in basso e cominció a parlare:

"Già, quel video dice la verità. Non è la mia ragazza, è solo la mia migliore amica".

"Da come ne parli sembrerebbe che per te non sia solo un'amica", osservó l'intervistatore.
"No, è solo una grande amica. E volevo chiedere ai miei fan di smettere di insultarla", rispose Justin.

-

Candice era davanti la TV della sua stanza, gli occhi puntati su quella scatola che mandava in onda l'intervista del suo migliore amico.

"È solo la mia migliore amica", disse guardando in basso.

Quella frase fece star male Candice, ma doveva aspettarselo. Lo aveva ferito, ed era più che determinata a sistemare la situazione.

Si informó su dove fosse Justin, e la fortuna volle che in quel periodo si trovava a casa per qualche giorno.
Chiese a sua madre se poteva aiutarla con l'aereo.

Fortunatamente il volo duró un paio d'ore, e in poco tempo si trovó a London a riabbracciare sua madre Julia e a chiederle scusa per essersi presentata improvvisamente.

Corse verso casa di Justin, aveva poco tempo. Il giorno dopo sarebbe dovuta tornare al college.

Mentre correva capì che lui per lei non era il suo migliore amico, non era solo il ragazzo con cui andare a letto per distrarsi.

Lui era il ragazzo di cui era innamorata.

Arrivó finalmente a casa sua e bussó, nella speranza di trovarlo a casa.
La porta si aprì e un grande sorriso la accolse, facendola entrare.

"Ciao Pattie", la abbracció calorosamente, "Justin è in casa?"
Pattie la guardó e capì per quale motivo avesse fatto le corse fin lì.
"È sotto la doccia, ma puoi aspettarlo in camera sua", le rispose facendole l'occhiolino.

Salì le scale e si mise a sedere sul letto del suo migliore amico, mangiandosi le unghie a causa del nervoso.
La porta della camerina si aprì e un Justin a petto nudo con addosso solo un'asciugamano alla vita si presentó.
Alzó lo sguardo e notó la presenza di Candice.
Si chiuse la porta alle spalle e si appoggió incrociando le braccia.

"Che ci fai qui?", chiese freddo.

"Sono venuta fin qui per chiederti scusa", rispose la ragazza.
"Pensavo che i nostri momenti di questa estate avessero un significato per te, ma evidentemente mi sbagliavo", le disse Justin guardandola negli occhi, "adesso, se non ti dispiace, devo vestirmi e andare in un posto".

"No, Jus, non ho finito. I nostri momenti hanno avuto un significato, sì, ma avevo paura di affrontarlo dopo la delusione di Rick. Non sei solo il mio migliore amico per me..."

A quelle parole Justin si avvicinó a lei.

"Ti amo anche io, Jus".

Le loro labbra si incontrarono e piano piano da un bacio casto, divenne un bacio pieno di amore.

***

Ciao cari! Scusate se ieri non ho pubblicato, ma avevo la testa altrove. Spero, come sempre, che questo capitolo sia di vostro gradimento.
Lasciate pure dei commenti se qualcosa, secondo voi, è sbagliata. Oppure ditemi semplicemente cosa ne pensate. I vostri pareri mi farebbero bene, per migliorare la storia.

Alla prossima

Jess

Well, let me tell you a story.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora