Capitolo 22

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Unbreak my heart - Toni Braxton

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"Bene. Cosa vuoi, Rick?", chiese Candice.
"Ho appena saputo che hai lasciato il college, come mai?", domandó il ragazzo che l'aveva tradita.
"Oh, da quando ti interessa la mia vita? Comunque non sono affari tuoi", rispose.

"Andiamo, Candice, è passato quasi un anno..", fu interrotto dalla ragazza che arrabbiata disse: "E quindi? Potranno passarne anche cento, ma mi hai tradita e usata e non potrò perdonarti!"

Non provava più niente per quel ragazzo, se non rabbia e odio.
Si chiese con che coraggio l'avesse chiamata come se niente fosse.
Stava per riattaccare quando Rick le propose di rivedersi per un caffè.
Dopo vari rifiuti, riuscì a farsi convincere.

L'estate era alle porte e il caldo iniziava a farsi sentire. Candice stava per entrare nel sesto mese e la pancia continuava a crescere.
Era un venerdì pomeriggio quando decise di vedersi con Rick, chissà cosa aveva da dirle.
Indossó una semplicissima maglietta azzurra e un paio di pantaloncini corti, e si avvió verso il locale dove uscì per la prima volta con il suo ex ragazzo.

Entrò e un getto di aria fresca accarezzò la sua pelle, facendole venire i brividi.
Salutò il barista e si mise a sedere al tavolo vicino alla vetrina.
Iniziò ad osservare tutte le persone che le passavano davanti: chi andava di fretta probabilmente per lavoro; chi camminava con le cuffie alle orecchie accennando qualche movimento a ritmo della canzone; chi passeggiava mano nella mano con la persona amata.

Si soffermó ad osservare una coppia sorridente, lei incinta e lui che le accarezzava il pancione felice. Avrebbe voluto esserci lei al loro posto, ma era sola.

Mentre guardava fuori dalla vetrina, qualcuno le poggiò una mano sulla spalla, attirando la sua attenzione.
Si girò per vedere chi fosse e riconobbe subito quegli occhi color cielo, che la guardavano sorridenti.
Il ragazzo si mise a sedere di fronte a lei e inizió a parlare.

"Ciao Candice", la salutó.
"Rick", ricambió la bionda.

"Vedo che ne sono cambiate di cose da quando ci siamo lasciati", le disse indicando il suo pancione, "è maschio o femmina?".
"Non lo so. Perché mi hai chiamato?", domandó Candice.
"Volevo vederti e chiederti scusa. Non mi hai fatto spiegare niente, e appena ho scoperto che eri qui ho deciso di contattarti", rispose.

"Non voglio nessuna spiegazione, non mi interessa. Accetto le tue scuse, ora devo andare", disse tutto d'un fiato la ragazza.
"No, non è vero che accetti le mie scuse. Rimettiti a sedere, per favore", la supplicó Rick.

"So che non è il momento giusto, ma io sono davvero dispiaciuto. Ho sbagliato, ho fatto un errore che non commetteró mai più"
"Dove vuoi arrivare, Rick?", chiese Candice.
"Voglio farmi perdonare, da te. Voglio cercare di tornare con te e farti stare bene come un anno fa", si spiegó.
"Non so se ti sei reso conto che stai parlando con una ragazza incinta", gli fece notare Candice.
"Si, incinta di un ragazzo che ti ha chiesto di abortire altrimenti se ne sarebbe andato, e cosí é stato", finì Rick.

"Come fai a saperlo?", domandò la ragazza.
"Ho le mie fonti".

Candice non era interessata a tornare con Rick, ma quando proseguirono il discorso capí che lui voleva donare una figura paterna alla piccola creatura che sarebbe nata in pochi mesi.
Era indecisa sul da farsi.

Ne parlò con sua madre, che trovò la situazione imbarazzante e scomoda, ma anche lei non voleva che suo, o sua, nipote crescesse senza un padre, come Candice.

Piano piano iniziò a capire che forse la proposta di Rick era da prendere in considerazione e cominciò a frequentarlo, lasciò che si prendesse cura di lei.

-

I mesi passavano e il tempo stava per scadere. Era una notte di settembre quando a Candice si ruppero le acque.
Fu una notte lunga, ma piena di gioia.

La notte del 3 settembre, Candice diede alla luce un meraviglioso maschietto.
Insieme a Rick decise di chiamarlo Christian, Christian Smith. Prese il cognome del ragazzo dagli occhi color cielo.

3 ANNI DOPO

Mentre aspettava che il pranzo fosse pronto, accese la televisione e distrattamente iniziò a cambiare canale, pensando a tutto ciò che aveva passato.

Ma i suoi pensieri furono interrotti dalla suoneria del suo cellulare che l'avvisava dell'arrivo di un nuovo messaggio.

Un nuovo messaggio da
Mamma:
"Ciao piccola, devo dirti una cosa importante. Chiamami appena puoi"

Candice non perse tempo e chiamò subito sua madre che rispose al primo squillo.

"Mamma, che succede?", chiese preoccupata.

"Ascolta, non ti agitare, ma questo fine settimana ci sarà un suo concerto in città e ha chiesto se puoi andare con Christian".

***

Ciaoooo! Siamo a 1k views e sono felicissima! Ringrazio tutti voi che seguite la mia storia e che la commentate!
Siamo praticamente a fine, mancano pochissimi capitoli.
Come sempre spero che questo vi piaccia, lasciate qualche commento!

Alla prossima

Jess

Well, let me tell you a story.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora