CAPITOLO 6

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La mattina seguente quando mi sveglio resto per un po' nel letto a fissare un punto fisso sul soffitto bianco, pensando che ormai manca solo un giorno al mio compleanno,non voglio trasformarmi;mi alzo dal letto,vado al bagno, mi lavo, mi vesto e scendo dalle scale.

-Alice, prima di uscire di casa volevo dirti che sta sera avrai un'altra cena di fidanzamento con Bruce, cerca di non scappare questa volta.

Il problema di tutti è che non hanno ancora capito che io non mi fidanzerò con Bruce, mio fratello non può decidere niente sulla mia vita e vorrei anche non essere io l'ultima lupa perché per me è un impegno troppo grande che io non posso soddisfare,però non posso nemmeno deludere mio fratello, lui ha fatto molto per me, mi è stato sempre accanto:

-Va bene.

Apro la porta di casa ed esco, sono le undici di mattina, voglio correre e perdermi nella mia musica. Attraverso il viale di casa mia e vado verso il parco dove io e mio fratello venivamo sempre da piccoli, in seguito prendo la via per il bosco e il tempo passa così velocemente che non me ne accorgo, sono le cinque di pomeriggio, dubito che sta sera riuscirò a vedere Vladimir, decido di tornare a casa e di farmi una doccia; finito di lavarmi mi metto un vestito azzurro, con spalline e la sua gonna che arriva fino alle ginocchia, infine mi trucco sempre con un po' di mascara.

Anche questa volta Bruce mi viene a prendere ma è cambiato qualcosa: ceniamo all'aperto, incombe il silenzio tra di noi e per interromperlo Bruce mi chiede:

-Ti senti più te stessa in un ristorante all'aperto?

-Si, grazie per lo sforzo.

Mi fa un mezzo sorriso finto, cerco di cambiare argomento:

-Perché ci tieni tanto a far colpo su di me se non mi ami?

-Perché tu sei l'ultima lupa e quindi anche l'ultima ragazza del branco, così potrò farmi più bello davanti a tutti dicendo che l'ultima ragazza l'ho presa io.

Quanto lo odio! Lo guardo con aria di sfida:

-E cosa potrebbe succedere se io non mi fidanzassi con nessuno del branco?

-Te l'ho già detto non puoi, ne sei costretta.

A quelle parole comincio a sentire tutto il sangue scorrere velocemente nelle vene dalla rabbia, ma subito dopo fuori dal ristorante, dietro di Bruce compare Vladimir e il sangue comincia di nuovo a scorrere normalmente, sento il cuore battere velocemente e le mie guance arrossire, ma cosa ci fa qua?

-Sei arrossita, questo vuol dire che mi trovi attraente.

-Veramente mi fai schifo e vorrei non essere l'ultima lupa per non fidanzarmi con te!

-Brutta ragazza insolente come osi?

Intanto da dietro Vladimir mi fa segno di seguirlo, io gli sorrido e sto per inventarmi una scusa per andare da lui, ma Bruce mi fa tacere e con sguardo preoccupato dice:

-Abbiamo compagnia, un vampiro è proprio qui vicino a noi, resta qui per la tua protezione, io vado a cercarlo.


DOPPIO CAPITOLO. SPERO VI PIACCIANO.

L'ULTIMA LUPADove le storie prendono vita. Scoprilo ora