Tortura (Dylan)

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Finalmente il capitolo che molti di voi aspettavano!
Godetevi "TORTURA"!
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Jeff si addormenta, gli do un bacio sui capelli, e senza svegliarlo scendo dal letto ed esco dalla stanza. Vado al piano di sotto. Vado un cucina a prendere una cosa che mi servirà e scendo in cantina, dove legato ben stretto ad una sedia, polsi e caviglie, con delle catene, c'è Jack che mi guarda.
Mi disgusta. Mi disgusta non poco. Questo essere orribile, ha fatto delle cose terribili a Jeff, e adesso è arrivato finalmente il momento di fargliele pagare tutte, una ad una, con gli interessi.
Guardo tutte le armi presenti pensando a cosa potrei figli. Ci sono spade, katane, coltelli, cavatappi, forbici, martelli, coltellini svizzeri, pugnali, asce, chiavi inglesi (strano, non le avevo notate), e chi ne ha più ne metta.
Guardo le armi mentre ragiono su quale usare per prima.

- Allora? Se vuoi uccidermi fallo e basta, no moccioso? - Dalle mie labbra esce una grossa risata divertita che non riesco a far smettere. - Cosa? - Mi chiede innervosito.

- Tu pensi sul serio, che dopo tutto quello che hai fatto a Jeff, io ti voglia solo uccidere? - La mia voce è calma e allo stesso tempo inquinante e spaventosa. - Io voglio si, ucciderti, ma voglio farlo molto lentamente, e voglio sentire le tue urla di dolore. E se pensi che sveglierai qualcuno, bé... Slader ha insonorizzato questo posto, così Sally e Ban non si spaventeranno. - Guardo di nuovo le armi a mia disposizione e alla fine mi viene l'illuminazione. - Ho deciso! E penso che sarà piuttosto divertente. - Mi avvicino alle armi e prendo un martello. Perfetto! - Sei pronto a soffrire, "Piccolo Jack"? - I suoi occhi sono fermi, ma si vede che ha paura... poverino... quasi quasi mi dispiace per lui, ma... non avrebbe dovuto fare del male a Jeff.
Una rabbia incolmabile si fa spazio dentro di me, e con un colpo molto forte, picchio il martello sui suoi denti, facendolo urlare di dolore. Le schegge volano da tutte le parti, mentre una minuscola parte, rimane conficcata nelle sue gengive. Colpisco ancora e ancora, fino a che in bocca non gli rimangono resti e schegge di denti che la fanno sanguinare ancora di più. Lui urla, strilla, e tutto ciò è estremamente divertente. Poso il martello e prendo un coltellino svizzero. - Non credi anche tu che quegli artigli, siano un po' troppo lunghi? - Con il coltellino inizio a togliere gli artigli/unghie dalle sue dita, facendolo emettere strazianti urla di dolore, mentre sulle sue dita, non rimane una sola traccia di unghia. Decido di fare la stessa cosa con le unghie dei piedi. Le sue urla di dolore sono come musica per le mie orecchie. Poggio il coltellino svizzero e prendo di nuovo il martello e venti chiodi esatti. Metto il primo chiodo in posizione dove prima c'era l'unghia del pollice, e con un colpo secco di martello lo conficco dentro. Prima di continuare decido di guardarlo in faccia e vedo che sta piangendo. Peggio per lui, se l'è cercata. Metto il secondo chiodo dove c'era l'unghia dell'indice e c'e lo conficco dentro. Faccio la stessa cosa con tutte le altre dita delle mani e dei piedi. Poso di nuovo il martello e penso alla prossima tortura.

- Basta... - Dice con un filo di foce, appena udibile. - Basta... smettila... ti prego... -

- Tu ti sei mai fermato quando Jeff ti pregava di smetterla? - Non mi risponde. - Appunto, quindi perché mai dovrei farlo io? - Ci sono! Prendo la chiave inglese e con tutta la forza che ho, colpisco ripetutamente le sue ginocchia fino a che non si rompono. Poso anche la chiave inglese, e prendo delle semplici forbici, sorrido e mi avvicino a lui tagliandogli i pantaloni e i boxer lasciandolo nudo. Poso le forbici e prendo un Kriss. Si, perché questo voglio farlo con la mia arma preferita. Mi avvicino a lui e al suo "amichetto" e lui, intuendo cosa voglio fare mi prega di fermarmi. Io ovviamente non lo ascolto, e inizio a tagliarli un genitale, e successivamente gli taglio il secondo. Lui urla sbraita e si dimena, ma io non ho ancora finito. Dopo avergli tagliato i genitali, gli taglio anche il suo membro. Alla vista sono disgustosi, quindi prima prendo un sacco e con la punta del Kiss, c'e li infilo dentro, e poi pulisco la lama con la sua maglietta.
Ridacchio alla vista del mio lavoro ancora incompleto. Jack, legato alla sedia, senza più i denti, la bocca sanguinante, senza più unghie e al loro posto incastonati venti chiodi, uno per ogni dito, i ginocchi completamente rotti e infine... niente più cazzo e palle. Così anche quando sarà all'inferno, non potrà più violentare nessuno.
Poso il Kiss e prendo un cavatappi, che cosa ci faccio? Lo trasformo in un "cavaocchi". Mi avvicino a mi metto a cavalcioni su di lui, e mentre lentamente avvicino il cavatappi al suo occhio, lui mi prega costantemente di non farlo, di avere pietà. Tsk, lui non sa neanche che cosa sia la pietà. Cerca di chiudere l'occhio sinistro, ma glielo tengo aperto, e infilo la punta nel suo occhio, iniziando a dilaniarlo, girando il cavatappi e infilzarlo fino a che non sono sono soddisfatto, poi con uno scatto lo tiro verso la mia direzione, strappandoglielo. Butto l'occhio nel sacco di prima, e posso il cavatappi. Prendo del sale, che precedentemente ho preso dalla cucina e glielo butto nell'occhio sano. - Che c'è "Piccolo Jack"? Fa male? È quello che ti meriti. - Prendo una Katana e gli apro la pancia fino alla base della cassa toracica, gli tiro fuori l'intestino e... dato che Jack mi ha detto di volerli, gli asporto i reni e li metto dentro un panno pulito. Continuo e gli taglio via l'intestino mettendolo dentro la sacca ormai insanguinata. Ha il fiato corto ormai, e non ha neanche più la forza di urlare, poverino, starà soffrendo tanto... sarà meglio mettere fine a tutto questo, no? Prendo ago e filo e gli cucio l'occhio destro, quello buono. Poi gli cucio la bocca e infine... - Preparati a morire Jack. - ... Gli cucio anche le narici, impedendogli definitivamente di respirare. Lo vedo contorcersi per un paio di minuti fino a che non si ferma del tutto, e capisco che ormai, Laughing Jack, il mostro del nulla, non esiste più.

Jeff e Dylan (TKB)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora