NOI

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Passai qualche giorno col dottore.

Giorno dopo giorno, vedevo molti quattro zampe come me che venivano curati da lui. Alcuni rimanevano li sotto controllo, altri tornavano nelle loro tane con i loro umani...ed intanto iniziavo a capire che poteva esserci un bel rapporto tra quattro zampe ed umani.

A me veniva sempre a trovare il Nonno, portandomi a volte dei biscotti, altre volte dei giocattoli tutti per me. Quando mi sentii un po' meglio, riuscii anche a giocare con lui con una pallina che mi regalò. Certo non correvo, ma la spingevo a lui col muso mentre me la rilanciava piano.

Un giorno, il dottore capi' che non sentivo più dolore, e quindi il Nonno potè portarmi a casa con lui. Il 'Trauma cranico' come il dottore lo chiamò, era passato.

La tana del Nonno non era molto grande.

Aveva uno spazio con un cuscino gigante, dove lui si addormentava (era molto comodo! a volte l'ho provato anche io quando lui non se ne accorgeva), poi c'era un'altro spazio dove mi preparava da mangiare, ed un'altro dove ci facevamo il bagno quando mi rotolavo nella terra.

Mi regalò una cuccia calda e comoda tutta per me vicina al suo letto, con una copertina dentro che aveva il suo odore...mi sentivo immediatamente al sicuro quando la odoravo se lui non era in casa.

Mi preparava sempre cose buone da mangiare, mi regalò tante palline e tanti giocattoli che quando suonavano, mi ricordavano mio fratello Buc mentre giocavamo alla lotta. Quando lui si arrendeva faceva proprio quel suono con la bocca: 'Kay!'...ed io vincente lo lasciavo.

Il Nonno mi portava tutti i giorni a spasso, un po' nei parchi, un po' nella città.

In città, avevo un po' paura, perchè mi tornava in mente la mia ultima brutta esperienza...ma poi ricordavo che non ero solo.

Eravamo legati insieme.

Si, io avevo un bel collare nero intorno al collo, ed il Nonno, teneva il lungo guinzaglio tra le mani. Sapevo quindi che mi avrebbe protetto in caso di pericolo. Era sempre con me! Come un Nonno fa con i suoi nipotini tenendoli per mano.

Eravamo Lui ed Io.

Eravamo Noi...insieme.

Ogni tanto al parco, mi lasciava libero di esplorare intorno a noi liberandomi del guinzaglio, in modo di diventare sempre più indipendente e sicuro di me.

Come mi piaceva correre libero!

Per giocare, facevo molti agguati ai Due Ali che scendevano a terra per riposarsi o beccare qualche piccola briciola di pane che gli umani lanciavano loro.

Altre volte, quando il Nonno non era troppo stanco, giocavamo con la pallina gialla. Lui la lanciava lontano, e gli piaceva tanto quando gliela riportavo. Se lui era felice, lo ero anche io.

A volte venivano a giocare con noi anche dei piccoli cuccioli umani insieme al loro papà e mamma.

Capii che il papà, era il cucciolo cresciuto del Nonno, ed i piccoli erano i suoi nipotini...come lo eravamo Buc ed io per la nostra nonna.

Era divertente giocare con loro, avevano tantissima energia come me. Mi accarezzavano piano sotto al mento, correvano divertiti per cercare di prendermi, mi lanciavano la pallina, e mi premiavano con dei buonissimi biscotti quando la riportavo a loro. A volte al posto dei biscotti, mi premiavano con delle coccole, tante carezze e grattatine. Ma non si poteva avere tutto insieme, biscotti e coccole?

Bhe vabbè mi piaceva tutto comunque!

Quando non mi andava più di giocare, o ero stanco, andavo a sedermi vicino al Nonno ai piedi della panchina dove era lui. I due bimbi mi seguivano entusiasti, ma i loro genitori per fortuna, li fermavano spiegando loro di lasciarmi riposare un po'.

Erano molto carini e simpatici i due maschietti.

PROFUMO DI CIELO E PANNADove le storie prendono vita. Scoprilo ora