"Red? Che ci fai qui?" Rispondo incredula.
"Lo so che non ti aspettavi di trovare me... io però cercavo proprio te.... Vieni sediamoci."
"E' successo qualcosa a Jace?!" Chiedo.
E' un mese che non lo sento. Il fatto che sia venuto proprio Red a parlarmi, visto che non mi parla mai, mi mette in ansia.
"In effetti si... Jace domani mattina alle sei ha il treno per l'aeroporto." Dice guardandomi negli occhi.
"Perché?" Dalla mia bocca non riesco a far uscire altre parole.
"Ha avuto dei problemi con Joy e non so cos'altro... oggi pomeriggio mi ha dato questa per te."
Red si tira fuori dalla tasca del giubbotto una lettera.
Gliela strappo di mano e la apro.
" Cara Lizzie...
Volevo dirti che sto partendo, che non tornerò e che il fatto che ci siamo dimenticati, sia stato meglio per entrambi, sto meglio senza di te. Addio."
Non riesco a credere alle parole che ho appena letto, non può essere davvero Jace, non è possibile.
"Domani mattina devo andare da lui." Dico a Red.
"Ma che ci vai a fare? Non ti merita. Hai visto quello che ti ha scritto?"
"Lo so.. ma non posso lasciarlo partire così."
"Ti ci accompagno io alla stazione. Alle 5:30 ti passo a prendere in piazza."
"Okay Red... grazie." Gli occhi mi si riempiono di lacrime. Come può Jace aver davvero scritto una cosa del genere? A che pro farmi consegnare per via cartacea da un suo amico così poche righe?
Non bastava un semplice messaggio?
Mi alzo dalla panchina, e senza aggiungere altro torno alla macchina. Appena entro, tutte le lacrime che ho soffocato dentro davanti a Red, escono fuori.
...
Sono le 5:20, prendo la macchina e vado in piazza. C'è un parcheggio proprio vicino al bar. Ho portato la lettera con me. Mentre aspetto Red la rileggo e cerco tra le righe qualcosa che forse non troverò mai. Sono sempre la solita illusa. Mi ha scritto esplicitamente che sta meglio senza di me ed io continuo a sperare in un qualcosa di impossibile. La accartoccio e la butto sul sedile del passeggero. Mi metto una mano sulla fronte e mentre sto per ricominciare a piangere, sento bussare al finestrino. E' Red.
Scendo e mi saluta con un abbraccio.
Per arrivare alla stazione ci vuole poco, mi sento un groppo in gola tremendo, anche perché non ho la più pallida idea di cosa fare. Non gli impedirò certo di partire.
"Ti aspetto qui o vuoi che ti accompagni?" Chiede Red mentre scendo dalla macchina.
"Aspetta qui."
Comincio a correre come non ho mai corso nella vita. Sento di volerlo raggiungere, e mentre nella mia testa compare l'immagine di noi sulla spiaggia, subito dopo cominciano a rimbombare le parole della lettera e decido che l'unica cosa da fare è andare via, lasciarlo partire e basta. Ma ormai sono qui, e il mio cervello, dopotutto, non ha nessun potere sul mio cuore malandato.
Eccolo là, sotto la tabella delle partenze. Ha una borsa posata per terra e lo sguardo perso nel vuoto.
Gli corro incontro. Alza lo sguardo e gli si illuminano gli occhi. Sembra quasi contento di vedermi.
"Liz!" Si tende in avanti per abbracciarmi. Lo scanso senza pensarci due volte e sul suo viso si dipinge un'espressione sorpresa. Dopo avermi scritto quelle cose ha anche il coraggio di abbracciarmi e di chiamarmi Liz?!
Gli tiro uno schiaffo sulla guancia.
"Ma sei impazzita!?"
"Sei uno stronzo! Come hai potuto scrivermi quella lettera!" Dico mentre gli occhi si fanno sempre più lucidi.
"Pensavo che ti avrebbe fatto piacere!" Risponde lui
L'espressione triste e sorpresa che ha mi sta mandando in confusione.
"Ma vaffanculo!" Gli giro le spalle.
Sento che mi chiama e mi sento tirare per un braccio. Senza nemmeno girarmi mi divincolo dalla sua presa.
Risalgo in macchina e scoppio in lacrime. Red mi abbraccia e mi chiede di raccontargli cosa è successo.
Mentre sto per raccontarglielo mi suona il telefono.
E' Jace. Sono tentata di rispondergli.
"Non gli rispondere, non se lo merita. Non sai tutto quello che ha detto di te in questo mese." Dice Red
Riattacco e spengo il telefono.
Per tutto il viaggio parliamo del più e del meno. Red a un certo punto decide di andare al mare, e visto che voglio staccare un po' decido di dirgli di si.
...
E' passato un altro mese da quando Jace è partito. Dire che non ci ho più pensato da quel giorno è una cavolata. Mi aveva chiamata per tutta la settimana, ma non gli avevo mai risposto. Era andato via, e forse era meglio così. Durante il mese che è passato non è cambiato nulla. Alice è sempre triste e Derek lo sento solo quando rientra tardi la notte. Non si sono più visti. Red mi è stato vicino tutto il tempo, è diventato un amico fantastico. Non l'ho più visto andare con Joy e gli altri e sono contenta che almeno lui abbia capito che quello che faceva era sbagliato.
Mi sta venendo a prendere perché mi ha invitato a cena a casa sua. Siamo solo noi due, ha detto che deve dirmi una cosa importante ed io sono curiosa di sapere cosa.
Mi viene a prendere e lungo la strada si ferma a fare la spesa ed io aspetto in macchina. Mentre mi diverto a guardare le foto più brutte che ha sul telefono, sulla parte alta dello schermo compare un messaggio di Jace che dice:
"Alle 23:00 stasera dovrebbe arrivare il treno alla stazione."
Jace sta tornando? O mio Dio, mancano solo due ore!
Non voglio dire nulla a Red, voglio che lo veda da solo e che me lo dica lui. Blocco il telefono e lo metto dove lo aveva lasciato.
Appena risale in macchina legge il messaggio ma non mi dice nulla. Forse non vuole dirmelo perché sa che ci starei male.
Arriviamo a casa sua, dopo un tour di tutte le stanze mi chiude nella sua dicendo di aspettare lì perché deve finire di preparare la sorpresa.
Mi siedo alla scrivania e apro il primo cassetto sulla destra. C'è una busta uguale a quella che mi aveva dato un mese fa. C'è scritto: Lo so che non servirà a molto, ma volevo solo farti sapere questo.... Jace."
E'di Jace.
La apro e vedo in alto a destra la data del giorno prima della sua partenza.
Mi chiudo a chiave in camera. Non vorrei che entrasse Red. Devo capire cosa sta succedendo.
"Cara Liz...
Lo so che sono sparito, mi dispiace, mi dispiace davvero. Ti ho già spiegato i motivi della mia assenza... lo so che questo non mi giustifica in alcun modo, ma volevo solo cercare di proteggerti dalla vita di merda che ho scelto di fare e dal mostro che sono. Già una volta ti avevo detto che il mio cuore ormai era diventato di ghiaccio e che sei stata l'unica in grado in entrarmici dentro. Abbiamo sbagliato entrambi. Prima tu, ora io, quando finiremo? Lo so che non sono il massimo per te e so che meriti molto di più ma io ti amo. Quello che ti ho detto un mese fa sulla spiaggia non era una bugia e quella giornata me la porto ancora dentro. Ho deciso di partire per un po' non ce la faccio più a vederti, perché anche se tu non mi vedi, io vedo te. L'altra sera ti ho vista sulla panchina, ma non ho voluto avvicinarmi, avevo paura di peggiorare ancora la situazione visto che avevo già deciso di partire. Ho avuto dei problemi con Joy e ho deciso di anticipare la data della partenza. Ti prometto che quando tornerò non avremmo più bisogno di mollare tutto come sempre. Io non ho mai smesso di combattere per te. Ti amo Liz, davvero. Dovunque andrò, ti prometto che ti porterò con me. Quando torno ti prendo e ti porto via da tutta questa merda amore. Promesso."
Come ho potuto essere così stupida!? Perché Red mi aveva mentito?
Compongo il numero di Jace ma non risponde. Staccato.
Gli mando un messaggio: " Jace, Red mi ha dato la lettera sbagliata! Mi dispiace tantissimo. Non ho cambiato idea sui sentimenti che provavo per te. Ti aspetterò non appena scenderai dal treno, e se non vorrai vedermi me ne andrò senza dire nulla... scusami Jace."
Merda!
Red sta bussando alla porta.
La apro all'improvviso e quasi cade in avanti.
"Perché mi hai dato un'altra lettera! Jace si fidava di te e anch'io! Mi hai raccontato una marea di cazzate solo per tenermi lontana da lui!"
"Lizzie io sono sempre stato innamorato di te! E questa mi sembrava l'occasione migliore per farmi guardare da te!"
Gli tiro uno schiaffo ed esco di corsa.
Chiamo Derek chiedendogli di venirmi a prendere.
Viene subito. Ha un occhio pesto.
"Derek che cazzo ti sta succedendo?"
"Niente Lizzie lascia stare, ti spiego un'altra volta."
Stavo per rispondere, ma mi fa un segno con la mano e decido che tornerò a fargli quella domanda più tardi.
"Dove devi andare?"
"Alla stazione."
Derek mi guarda storto. Ha capito al volo il motivo, ma prima che possa aggiungere altro gli leggo la lettera.
"Lizzie io ti ripeto quello che ti avevo già detto... sta attenta, solo questo."
...
Mi ritrovo nella stessa situazione. Non è mattina, è sera.
Corro per la stazione in cerca del binario 12.
Il treno è appena arrivato. Mi faccio largo tra le persone per cercare di incrociare quegli occhi azzurri. Sono arrivata all'ultimo vagone ma non è qui. Se ne sono andati tutti e il marciapiede è sgombro. Ci sono solo io.
L'ho perso di nuovo. Un'altra volta. E' tutta colpa mia, non avrei dovuto fidarmi di Red.
Comincio a camminare per tornare da dove ero venuta, ma quando sento la sua voce che mi chiama mi tremano le gambe.
Lui è lì, in piedi davanti a me. Sorride.
"Ti amo Lizzie."
Gli corro incontro e gli salto in braccio.
Mi bacia come se non ci fossimo mai baciati, e in questo momento, è come se tutte le sofferenze provate, sia da parte mia che da parte sua non ci fossero mai state.
In questo momento ci siamo solo noi due, un treno, e le stelle.
"Ti amo anch'io Jace."
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Outlaws of love
RomanceA volte siamo così stupidi da farci scappare l'unica persona che avevamo sempre aspettato... Questo facevano Jace e Lizzie, si perdevano sempre per paura di perdersi. *I fatti e i personaggi di questa storia sono assolutamente inventati.* __IN FASE...