Tears

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È passata circa una settimana dalla notte insieme a Calum, finalmente oggi potrà tornare a scuola, non vedo l' ora.
Appena esco di casa mi arriva un messaggio, è Cal.

-Piper-

-Ei Cal, dimmi hai bisogno?-

-Non vedo l'ora di vederti-

-Anche io-

-Vieni a metà strada del vialetto, andiamo a scuola assieme-

-Okay arrivo :)-

Sto ragazzo mi sta decisamente fottendo il cervello.
Non vedo l'ora di vederlo.
Sto incidente l'ha fatto diventare più carino rispetto a prima, prima non mi avrebbe mai scritto una cosa del genere.
Amo così tanto le cose misteriose però poi finiscono per diventare la mia ossessione.
Forse però lui lo è già.
Immersa nei miei pensieri non mi accorgo che sono a pochi passi da lui.
Indossa degli skinny neri strappati e una maglietta decisamente troppo sbracciata riesco a vedere tutto, sinceramente la cosa non mi dispiace ma non voglio che le altre ragazze gli sbavino dietro tutto il giorno.
Dio quanto è bello.

-Ciao Piper- mi dice sorridendo

Mi stringe a sè e mi schiocca un bacio sulla guancia, mi sento avvampare. Il mio corpo ha riconosciuto le sue labbra.

-Ei- dico quasi sconvolta

Non lo so perchè ma questa situazione mi imbarazza così tanto.
Per tutto il tempo non dico una parola, guardo soltanto l'asfalto tutta rossa per la vergogna.
Ad un certo punto mi prende la mano e la stringe.
Ma lo sta facendo apposta?

-A che pensi Piper?- mi dice in modo ironico

-Ehm niente haha- fingo una risata

Una lunghissimo minuto di silenzio

-Che c'è ti vergogni di me?- si sta prendendo gioco di me, ma guarda sto stronzetto.

Mi stanno sudando le mani, merda che vergogna ora se ne accorgerà essendo mano nella mano.
Decido di toglierla

-Non dirmi che te la sei presa? Oh ma sei proprio un peperino-

Oddio vorrei sprofondare

-Che dici Cal non me la sono presa, beh è solo che..ecco mi era parso di vedere mio padre da qualche parte-

-Okay hahah, eccoci davanti a scuola non vedo l'ora di vedere i miei stronzoni-

Entrando nel cortile della scuola noto che tutti ci stanno osservando, sembra che stiano parlando di noi due.
Ad un certo punto arriva Naomi con tutto il gruppetto dei vippetti della scuola, oddio mi ero scordata di questi.

-Ei Calum, ben tornato- dice Naomi

-Grazie-

-Perchè giri con una sfigata del genere?-

-Non è una sfigata lasciala stare-

-È inutile che la difendi, vedi tutto questo tempo che eri all'ospedale questa furba è andata a raccontare in giro il vostro legame beh diciamo legame di 'parentela' . La povera illusa credeva che così sarebbe diventata popolare. Ha raccontato a tutti la scappatella di tua madre con suo padre, beh fossi in te non sarei suo amico-

Cosa stracazzo ha detto? Io non so che dire.
Tutta la scuola ha sentito questo, ecco perchè tutti ci guardavano.
Mi si è seccata la gola.

-Io non ho mai detto nulla di tutto ciò bugiarda!!!- sto urlando

-Vedi io non posso inventarmelo haha-

-Vieni qui che ti strappo tutti i capelli troia!!-

-Bastaa, esci fuori dalla mia vista e non parlarmi mai più-

Non ci posso credere che le sta credendo, il mio cuore si è appena frantumato in mille pezzi.
Questa è la cosa a cui tiene di più, di sicuro non mi crederà mai.
Non so come cazzo ha fatto a saperlo.

-Ti prego non puoi crederle, io non so come abbia fatto a saperlo-

Prima che possa dire altro, prende e se ne va senza degnarmi di uno sguardo, con lui se ne va tutto il branco di stronzi

La mia vita come sempre è tornata a fare schifo, se sono felice è sempre per poco, preferisco rimanere perennemente triste che essere felice anche solo per un secondo perchè poi è sempre difficile riprendersi. In realtà il mio essere triste perennemente significa essere 'indifferente' alla vita di ogni giorno, vuol dire rassegnarsi. E poi quando sono 'felice' e dopo un po' il tutto passa, beh è proprio lì che capisco quanto faccia schifo vivere, quanto triste io sia.

Aftertaste|| CALUM HOODDove le storie prendono vita. Scoprilo ora