Can a drawing change your life? |Newtmas|

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Newt osservò Thomas andarsene, trovando la cosa maleducata, dato che non aveva nemmeno salutato.
Lo guardò finché non scomparve dietro un casa, diretto probabilmente al bar di cui aveva accennato.
Il biondo si morse il labbro, indeciso sul da farsi.
Da un lato voleva conoscere di più quel ragazzo, Thomas; dall'altro tentennava nel seguirlo, essendo un perfetto sconosciuto.
Dopo averci pensato, ed essersi martoriato le labbra con i denti, prese una decisione.
Ripose i fogli e le matite nello zaino e si incamminò nella direzione presa da Thomas.

Newt non ebbe difficoltà a trovare il bar. L'insegna spiccava tra le altre come un faro solitario nella nebbia.
Intorno al bar vi erano dei negozi, tutti dall'aspetto tranquillo.
Il Labirinto, invece, sembrava appartenere ad un mondo a parte. Colorato e caotico, era come sogno.
Il biondo si sistemò lo zaino in spalla e titubante si avvicinò al locale.
Non appena ebbe varcato la soglia un odore nauseante di alcol lo investì. Assieme ad una bella dose di sospetto.
Thomas aveva detto che era un bar, ma quello a Newt pareva tutto tranne che un bar.
Il ragazzo si appoggiò ad una parete, cercando di analizzare il posto.
Il locale era composto da una sala principale e sale più piccole sopraelevate. Contro i muri vi erano vari banconi dove persone ubriache provavano ad ubriacarsi ancora di più.
Ma la cosa che più lo sconvolgeva era la pista al centro con decine di ragazze seminude che ballavano in modo sensuale. Gli uomini ai loro piedi cercavano di salire sulla pista ma le ragazze li spingevano giù con le loro scarpe coi tacchi.
Newt comprese che quello non era posto per lui. Aveva sbagliato a seguire Thomas.
Era deciso ad andarsene, ma una mano si posò sulla sua spalla, impedendogli di muoversi.