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Newt non aveva voglia di andare a scuola quella mattina. Voleva tornare a letto, sotto le coperte e dormire.
Ma la madre lo costrinse a prepararsi e lo cacciò fuori di casa.
Minho era lì ad aspettarlo. Come tutte le mattine.
Newt sbuffò e si incamminò con il ragazzo asiatico verso la scuola.
"Allora, cosa mi racconti?" domandò Minho.
"Niente di interessante" disse con noncuranza il biondo, passandosi una mano fra i capelli.
"Beh raccontami qual cosa di noioso"
Newt sbuffò ancora. A volte Minho non sapeva proprio farsi gli affari suoi.
"Ero al parco ieri per disegnare e ho incontrato un ragazzo"
"E questo sarebbe noioso?" quasi urlò l'asiatico.
"Non urlare. E sì, non è che sia una cosa interessante. Di ragazzi se ne vedono tanti in giro" replicò il biondo, con tono sarcastico.
In realtà l'incontro con Thomas era una cosa più che interessante. Di solito i ragazzi non si avvicinavano a Newt perché lo trovavano strano.
Era troppo magro per la sua età, zoppicava ed era dislessico.
Non erano cose gravi, ma gli altri lo evitavano. Solo Minho e pochi altri erano suoi amici.
E Thomas. Lui aveva deciso di entrare nella sua vita. E nel suo cuore.
"Ehi ci sei?" disse Minho, sventolandogli la mano davanti al viso.
"Sì, ci sono"
"Non sembrava. A che stavi pensando?"
"Niente" borbottò Newt, sollevato dal fatto che erano arrivati a scuola.

In classe Newt non riusciva a stare attento. Cerca a di prendere appunti, ma c'era sempre qualcosa che lo distraeva. Così venne sbattuto fuori dalla classe.
Camminò per i corridoi della scuola finché una fitta alla caviglia non lo costrinse a sedersi a terra.
"Maledetta caviglia" imprecò tra i denti.
Non lo sopportava. Il fatto di zoppicare.
Qualche anno prima faceva parte della squadra di atletica. Era bellissimo per lui correre. Sentire il vento tra i capelli.
Ma uno stupido ubriaco lo aveva investito una sera con la macchina, e ora Newt non poteva più correre.
E questo lo avevo fatto scendere ancora di più nella scala sociale della scuola.
Appoggiò la testa al muro e distese la gamba.
Chiuse gli occhi.
Qualche volta desiderava che tutto il suo dolore svanisse in un soffio.
Qualche volta desiderava morire.

Can a drawing change your life? |Newtmas|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora