Can a drawing change your life? |Newtmas|

5

Thomas trovò che Newt fosse il nome perfetto per quel ragazzo biondo.
Gettò uno sguardo alle sue gambe e vide i suoi disegni, così afferrò uno dei fogli e si allontanò ridendo.
Osservò gli schizzi. Rappresentavano delle mani maschili in diverse pose, tutte disegnate magnificamente.
Tornò alla panchina e restituì il foglio al ragazzo.
Thomas gli confessò che avrebbe voluto imparare a disegnare e l'altro gli rispose che poteva seguire un corso.
Il suo sorriso si spense. Newt non lo conosceva, non sapeva quanto fosse difficile avere a che fare con lui.
Quando glielo disse, lesse negli occhi del biondo la sua perplessità.
"Perché? Sei un così bel ragazzo e credo che tu sia anche simpatico" udendo queste parole da parte di Newt, il suo cuore fece un balzo.
Era strano, e forse anche sospetto, sentirsi dire da uno sconosciuto sei bello, ma qualcosa gli diceva che Newt era diverso.
"E così sarei un bel ragazzo?" chiese al biondo.
Newt era in difficoltà, a causa della domanda. Per questo distolse lo sguardo e lo volse altrove.
Thomas si intristì e rovistò nella sua mente alla ricerca di un argomento per conversare con Newt.
Quel ragazzo lo interessava davvero, seppure non lo conoscesse.
A quel punto un'idea geniale si formò nella mente del moro.
"Io ora devo andare." Dicendo ciò notò il dispiacere nascere negli occhi del biondo. "Vado al Labirinto. Il bar che trovi appena girato l'angolo. Se vuoi, sai dove trovarmi."
Detto ciò si alzò dalla panchina e, con le mani in tasca, si allontanò fischiettando.
Sperava davvero che Newt lo seguisse.