ANDRA' TUTTO BENE

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Gli ultimi raggi del sole accarezzano la fattoria di legno bianco, il cielo è azzurro e limpido, non c'è nessun rumore tranne il canto degli uccelli e il fruscio dell' erba mossa dal vento estivo.

Seduto sullo steccato di legno osservo i campi e le praterie, in pace.

Lori e Carl si rincorrono e ridono, giocano spensierati come hanno fatto tante volte nel giardino di casa nostra.

Sorrido e bevo un sorso della mia birra.

"Sei un uomo fortunato Rick Grimes... Hai davvero una bella famiglia." La voce di Shane è calda e tranquilla, siede accanto a me e mi sorride, mettendomi un braccio intorno al collo.

"Un giorno ne avrai una anche tu! Ci siederemo sul portico e guarderemo i nostri figli giocare insieme..."

Lui annuisce e sorride, i suoi occhi sono caldi come il sole che tramonta, irrequeti e profondi.

Si avvicina al mio viso e lentamente si sposta fino ad arrivare al mio orecchio.

Avverto l' odore forte di sudore e di birra, poi il suo fiato sul collo che mi fa venire i brividi.

"Non ho bisogno di farmi una famiglia Rick... Siete voi la mia famiglia. L' unica che voglio."

Dentro di me qualcosa si agita, si scalda, si scioglie.

Lo guardo intensamente, lui ha sempre quel sorriso da cattivo ragazzo e quello sguardo penetrante che fa diventare matte le ragazze.

Eppure, dentro di me sento che c'è qualcosa che non va.

Mi volto a guardare Lori e Carl, ma non li trovo più.

Li cerco con lo sguardo da una parte all' altra, ma di loro nessuna traccia.

Faccio per alzarmi, ma Shane stringe più forte la mia spalla con la mano, come a volermi fermare.

"E' tutto ok Rick, è così che doveva andare..."

Mi giro bruscamente verso di lui, è impazzito forse?

Come puo andare tutto bene se la nostra famiglia è scomparsa?!

Lui nasconde la testa nell' incavo del mio collo, lo sfiora con le labbra, poi si ferma.

"Andrà tutto bene Rick, devi solo lasciarti andare..."

Inizio ad agitarmi, sento il respiro affannarsi e il battito accelerare.

In lontananza, il rumore di un tuono attira la mia attenzione. Alzo lo sguardo e vedo che il cielo è diventato nero come la notte. Com' è possibile?

"E' tutto ok, non c'è niente che non va... Staremo tutti insieme adesso, come una vera famiglia." Shane mi stringe più forte, poi lentamente avvicina la bocca al mio collo e lo bacia.

Mi lecca, mentre io rimango immobile, troppo confuso per sapere cosa fare.

Improvvisamente un dolore lancinante mi paralizza, sento un liquido caldo colarmi dal collo e la mia camicia si ricopre di sangue denso e scuro.

Di nuovo, avverto una fitta terribile che mi spezza in due.

Cerco di muovermi, di controllare la mia ferita, ma Shane mi tiene fermo, e il terreno sotto di noi si tinge di rosso.

"Shane... Cosa stai facendo?" Gli dico girandomi verso di lui.

E' allora che mi rendo conto che la sua bocca è sporca di sangue, che i suoi occhi sono vitrei e il suo sorriso si è deformato in un ghigno malefico.

"Mi assicuro che tutto vada come deve andare... Ora devi solo lasciarti andare, non ho ancora finito con te..."

Affonda di nuovo i denti nella mia carne, strappandola.

"Lori... Carl..." Sento le forze abbandonarmi, e i miei ultimi pensieri vanno a loro.

"Non preoccuparti per loro Rick, ci penserò io a prendermene cura..."

Bacia il mio orecchio, lo prende tra i denti e poi me lo strappa via.

Cerco di muovermi, di reagire, ma non riesco a fare nulla.

Perchè? Perchè sta succedendo tutto questo?

Un secondo dopo Shane si blocca bruscamente, voltandomi verso di lui vedo una freccia attraversargli l' occhio.

Cadiamo entrambi, uno affianco all' altro, il nostro sangue si mescola sull' erba verde della fattoria del vecchio Hesher.

Sta diventando tutto buio, sempre più buio...

"Rick! Rick!" Daryl urla sopra di me, afferrando la mia camicia e cercando di farmi alzare.

Vedo il suo viso circondato dalla notte, mi volto e Shane giace accanto a me, immobile.

"Rick! Svegliati Rick! Mi senti? Svegliati figlio di puttana!"

Apro gli occhi.

Vedo ancora il viso di Daryl circondato dalla notte, non riesco a capire se sto ancora sognando o se tutto questo è reale, finchè non sento il pianto disperato di Judith.

Daryl mi afferra per il braccio tirandomi su, a quel punto capisco cosa sta succedendo.

Gli altri si stanno svegliando, alcuni afferrano le loro armi, altri cercando di svegliare quelli che ancora dormono.

Oltre il viso di Daryl, tra gli alberi della foresta, riesco a vedere distintamente delle figure in lontananza avvicinarsi sempre di più.

Warriors / The Walking DeadDove le storie prendono vita. Scoprilo ora