LE PAROLE NON DETTE

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Posso trattenere il respiro,

posso mordermi la lingua,

posso stare sveglia per giorni,

se è questo quello che vuoi,

ed essere sempre lì per te.


Non so cosa mi stia capitando, non ci ho mai capito molto di queste cose.

So solo che sta cambiando qualcosa, o forse, era da tempo che questo cambiamento era iniziato, ma non me ne sono accorto.

Mi sento uno stupido, mi sento un illuso, mi sento vuoto e pieno allo stesso tempo, mi sento come se non sapessi chi sono realmente, quando lui mi guarda così.

Mi sento felice, e diverso, e strano.

Mi sento in così tanti modi differenti, che inizio a pensare di avere una di quelle malattie del cazzo, tipo schizofrenia o roba simile.

Forse questo maledetto mondo mi ha fatto impazzire, si, forse è proprio così che le cose sono andate.

Sono diventato pazzo, a furia di uccidere.

E ora la mia testa mi sta facendo credere che potrei provare qualcosa, ma non è possibile.

E' semplice, perchè io non sono quel genere di persona che prova qualcosa.

E non sono quel genere di persona che stravolge tutta la sua vita per qualcun' altro, sopratutto ora, che la vita è una lotta continua.

Anche se davvero provassi qualcosa, anche se davvero volessi provare qualcosa, mi renderebbe debole, mi renderebbe vulnerabile, finirei solo per farmi ammazzare.

Ma allora, perchè mi sento così vivo quando lui mi guarda in quel modo?


Posso fingere un sorriso,

posso forzare una risata,

posso ballare e recitare la parte,

se mi chiedi questo,

e dare a te tutto ciò che sono.


Vorrei solo sapere che diavolo mi sta succedendo.

Dovrei pensare a quello che succede qui, a quegli stronzi di Terminus che hanno rapito Bob.

Dovrei pensare a come salvare il suo grosso culo nero.

Dovrei pensare alle mie frecce e allo loro teste, nient' altro.

Eppure, Rick mi guarda, mi guarda in quel modo, e io non riesco a non guardarlo.

Si avvicina, mi sfiora, sospira, sorride.

E' sempre così, o almeno, ora, è sempre così.

E' come se lo facesse apposta, a starmi sempre vicino.

A toccarmi anche quando non è necessario, a guardarmi anche quando non dovrebbe.

Mi chiedo se sia una specie di gioco per lui, se capisce quello che fa, quello che provoca.

Ma forse è solo la mia testa che mi gioca brutti scherzi, forse non mi guarda in nessun modo particolare, e non mi sfiora la mano quando mi passa vicino.

Forse l' ho sognato, che l' altra notte mi avesse accarezzato il fianco mentre dormivo.

Forse non mi ha neanche abbracciato, quel giorno che cercavo provviste in quella casa abbondanata. Forse, stava semplicemente cercando di arrivare allo scaffale più alto, e si è appoggiato a me per arrivarci.

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