Elena vita mia 2vol.

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Ritorno da sola a mia alloggio con le scarpe piene di Neve che poi non era lontano ma la febbre era in atto e io sentivo sempre più freddo con tutto il spumante che lo bevuto anche la testa mi girava da matti... mi serviva così poco per farmi girare la zucca con un solo mezzo bicchiere.... mentre parlava tra di me ecco sono  arrivata davanti alla mia porta in vicinato erano altre coppie che ritornava come me al alloggio salutando con la mano felice di non essere da sola infilò la chiave per aprire trovando un po di resistenza era solo la mia debolezza finalmente rientro dentro era così bello caldo che mi levo il cappotto e mi allungò nel letto guardando il camino che bruci la sua legnia non passò troppo tempo che la mia amica si presenta al mia porta prima bussa poi entra insieme al suo amico con una scatola di cioccolato che mi offre subito grazie non rifiutò anche se morisse era troppo buona poi non mangiavo niente perché non avvolge ormai gusto.
Si scuso per il gesto di prima di non accorgersi che io stava male e io mi sono appena scusata di aver rovinato il suo Natale che doveva essere unico e il migliore Natale della nostra vita. Ma non è tardi ragazzi alzandomi in piedi li o pressi di mano e io portato fuori a tutti due... comincia a ridere tutti capendo il mio gesto... -
-Sei sicura ? non lo lasciato a finire.... -
-Si,  Si andate e divertitevi... anche per me chiudendo la porta in faccia... poi riapro  lentamente -Ma volete andare.....
E chiudono la porta de questa volta a chiave.
Eravamo rimasti solo noi due io e il mio migliore amico camino che una volta lo chiamato traditore... ma adesso mi era multo fedele.... la febbre cresceva in ora successivamente un altro brutto crollo freddo multo freddo... cerco un termometro nella valigia,  qualche farmaco ma non trovo niente. Le scarpe mi sono rimaste in piedi mi allungò dinovo nel mio letto e mi copro con la coperta di Lanna ma non avevo intenzione di addormentarmi mi prendo a rileggere il mi libro e mi mangio un altro cioccolato che ragazzo mi la appena lasato. Mentre giro la pagina un rumore forte come fosse uno buato la chiave che se infila nella porta della  stazza di accanto.. la porta si apre una ombra gigantesca... era la donna che portava i legni per il camino era sicura che oggi non ce nessuno e anche per lei era Natale... il spavento mi facesse buttare il mio libro che arrivasse fine alle sue piedi.. i capelli mi sono drizzati di fifa il cioccolatino non so come lo inghiottito ma la scatola mi sia riversato nel letto... la Signiora mi scrisse scusarsi augurandosi un buon Natale nel fretta mi la sa le legni di pi di solito e se ne va rapidamente nella stanza della mia amica  apre la porta la sa le legni e se ne va... Non o notato che lei non chiude le porte di questa volta ma le sola apriva... era una abitudine tradizionale del posto solo in questa Notte di Natale li lasciava aperte per amicizia che ogni uno di noi lo scopriva dopo...

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