Elena vita mia 2vol.

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Era passato un po di più di mezza notte, o rimesso i cioccolatini nella scatola e mi sono buttata in letto senza avere forza di levarmi le scarpe mi copro meglio di prima e facevo il mio sforzo di non pensare che oggi fosse dinovo Natale e che io fissava il mio amica fuoco che bruci anche dentro di me. La stanza si riscaldava sempre di più e la sua luce illuminava tutto in tornò a se..... ma con tutto ciò - chi era in grado di sentirlo?
I miei occhi bruciavano sempre di più e quando cercavo di chiuderli per adormentandomi un brivido mi disturbava facendomi sudare freddo. Che bel Natale.... ripetevo finché la voce mi sia spento cadendo nel sono ma non profondo. Fuori ricomincia a Nevicare fori nel strada si sentiva qualche passante che ritornava nel alloggio un po difficile di dormire perché le porte se aprivano e se chiedevano il rumore era ancora. Che bel Natale, senza una aspirina, senza una amica... quella amica che ti offre una bella tazza di tè caldo, Che bel Natale... ormai deliravo mentre mi martellavo la mia testa cominciò ad adormentandomi solo a strati poi il freddo mi risveglia e dinovo adormentandomi fine a quell punto di sentire una porta che si chiude e una che si apre. Non sono riuscita mano di alzare la testa che ormai era troppo tardi che davanti al mio letto apparso una persona robusta con una giacca e una aria di galante.. con due bicchieri in mano ... mi sbatto i miei occhi... un bicchiere con del spumante mi lo avvicina e il suo lo porta delicatamente al sua bocca e prende un sorso -
-Bon Noel c'est ........!
Cerco di alzarmi senza dire una parola mi sono asigurata se il Signore e un po bevuto o addirittura pensavo al peggio...
Avevo tant'è domande da fare... per prima.. -
- Ma chi sei? Come sei entrato nella mia stanza... Non sono riuscita dire una parola che lui sia già giustificata e mi a espicato come e entrato e perché. Adesso vedevo un po chiaro era la persona che mi a quardato nel locale dove si festeggia ancora il Natale era anche il mio vicino di stanza che dopo due settimane io lo scoperto non volendo così.
Non sono riuscita a parlare ma sono riuscita ad alzarmi in piedi vicino al letto un giramento di testa mi fa crollare nel letto perdendo una scarpa e il bicchiere. Lui se ne a corse di qualche cosa è subito mi ritiro anche quella altra scarpa le messi vicino al letto delicatamente e mi coprì con cura... mi mette la sua mano su la fronte e mi ripeteva
-tranquilla, -tranquilla il tuo corpo riprenderà presto.
Non o capito un fico secco lui parlava in Francese.
Riprese i bicchieri dopo che li a lavati e asciugati riempiendoli mi invita a dare cin cin!
Pensavo che i pazzi se accontentano... faccio che mi se dice ... Mentre lui mi disse :
- Non sono pazzo cara... mi invita a bere un sorso, era multo buono il spumante.
Ricominciò a tremare sentivo multo freddo al improvviso. Lui se ne va nella sua stanza.... o pensato male -
- ma che vigliacco? Io sto male e questo se ne va..... Non o finito che lui ritorno con le braccia pieni di coperte che mi le appoggia delicatamente su di me poi ritorno nella sua stanza e riempie il camino di legnia.... -
- ma che sta facendo questo, trasloca? Lo seguivo ma non riuscì a parlarli. Mi a accarezza il mio vissocon la mano sinistra sua.. sorride. Era un uomo di classe. La sua delicatezza sia fatta sentire dopo. Mi ha parlato a lungo la sua voce era multo calma che ti ispirava la dolcezza e ti dava la sicurezza sembrava disinteressato e quello che faceva era che un compito per lui o un dovere....Parla e guarda me e io immobile in letto così le coperte a fatto il suo lavoro così bene che io sentivo caldo dopo ben due ore. O cominciato a venire voglio finalmente di dire anche io qualche cosa o di alzarmi ma tutto quello che io volevo fare lui mi anticipava... voglio di cioccolatini ecco... dopo aver preso uno Lui ritorno nella sua stanza e ritorno con panettone a fettine su un piatto di carta dorato si apogeo sul mio letto e mi alza com le bambole nella seduta mi aggiunge i cuscini in dietro alla schiena e mi imbocca un pezzo di panettone suridendomi dinovo. Io i rispondo mangiando ma nella mia testa quanto i l'io detto.....
Mi sembrava che sono una disabile incapace e pur è... Avevo bisogno di aiuto e quell aiuto era lì.... accanto a me solo che io sogniavo un Natale diverso multo diverso.. Non al letto... ma non mi sono ressa conto che il Mio Natale e appena cominciato.

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