V.

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Perché sogniamo? Che significato hanno i sogni? 
Ogni notte, da qualche anno, faccio di sogni strani. Anzi, un sogno strano.
E' una giornata particolare, molto soleggiata e in cielo non c'è nemmeno una nuvola. Io e le mie sorelle siamo distese su un prato verde e colorato dai fiori appena sbocciati. Ridiamo e scherziamo come sempre. All'improvviso, però, intorno a noi appaiono degli alberi enormi, le nuvole coprono il sole e riempiono il cielo e un uomo altro e barbuto si avvicina a noi. Convince le mie due sorelle a seguirlo ed io le guardo allontanarsi da quel campo verde. Quando sento delle urla e una voce chiamare il mio nome, mi avvicino e vedo, intorno ad Arya e Roxanne, del sangue. Il sogno finisce sempre con le mie urla e un pianto disperato.
-Buongiorno- Grace mi sorride e mi fa poggiare i piedi per terra.
Mi siedo a tavola e inizio a fare colazione con tutto il ben di Dio che è poggiato.
-Grace, scusami, oggi vorrei fare un giro in centro e magari trovarmi un lavoretto part-time- sorrido e mordo il biscotto che ho in mano.
-Magari vai con Louis dopo scuola- dice e lancia un'occhiata al figlio che è seduto dall'altra parte del tavolo.
-Volentieri- risponde lui e mi sorride.

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-Hai una faccia stanca. Non hai dormito bene?-
Stamattina è un Louis diverso da quello che mi ha accolto ieri a casa. E' più allegro e contento, mentre ieri era scorbutico.
-Ho fatto uno strano sogno. E' come se mi perseguitasse-
Louis mi guarda dallo specchietto mentre gli racconto il sogno che ho fatto.
-Forse le tue sorelle vogliono dirti qualcosa.-
Non ci avevo mai pensato. E se le mie sorelle vorrebbero dirmi, veramente, qualcosa e io non riesco a capirlo? E se invece non è così?
-Sei un genio- dico e gli do un bacio sulla guancia.
Mi pento subito dopo quando vedo il suo sguardo un po' smarrito e allontanandomi dico un semplice: -scusami, non volevo-
Arriviamo a scuola giusto in tempo per la campanella e Louis mi accompagna nell'aula della professoressa Garcia, l'insegnante di letteratura.
Quando metto piede dentro la classe, gli sguardi di tutti gli altri ragazzi si posizionano su di me.
-Siamo in ritardo, signorina Smith. Ed è il suo primo giorno di scuola-
Arrossisco e, dopo essermi presentata alla classe, abbassando la testa mi dirigo verso il mio posto. Durante le ore di letteratura sarò al terzo banco della fila centrale seduta con una ragazza dai capelli rosa e viola e gli occhi azzurri.
-Piacere Sarah- dice con un sorriso sulle labbra e porgendomi la mano.
La stringo saldamente e, ricambiando il sorriso, mi presento.
Come primo giorno, forse, è andata.

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Buonasera💞
Com'è iniziata questa settimana? Spero bene.
Un bacio enorme
LaKilla89

You are my favourite disaster ||Louis Tomlinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora