Capitolo 28

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Cenammo tutti insieme, come vecchi amici.

Il cibo era semplice e gustoso, le portate sembravano avere origine da tante culture e paesi diversi, integrandosi però tra loro in perfetta armonia.

Mangiavo con appetito, la lunga ed intensa giornata mi aveva messo una certa fame, tanto che continuavo a prendere il cibo da tutte le ciotole presenti sul tavolo, assaggiando ogni pietanza, cercando di comprenderne la composizione.

Intanto ascoltavo le chiacchiere degli altri, che trovai divertenti, in una situazione però piuttosto strana.

Gli argomenti trattati erano quelli goliardici e leggeri delle cene tra compagni di scuola, mentre ciò che mi pareva strano era la notevole loquacità di quella strana compagnia, che fino a quel momento si era invece dimostrata particolarmente silenziosa.

Nella mia mente giravano ancora un sacco di domande, che io lasciavo formare e sparire come i mulinelli di sabbia creati dal libeccio sulla spiaggia, quando l'estate sta per finire.

Da una parte avrei interrotto quel vociare divertito per ascoltare tutto ciò che ancora non sapevo e di cui avrei voluto essere messo a conoscenza, di fatto continuavo invece ad osservare in silenzio quegli esseri tanto speciali che, insieme con un Angelo in un corpo umano, condividevano spensieratamente una sera di Primavera.

Terminata la cena mi proposi per sistemare la cucina, Nidya mi aiutò a lavare piatti e pentole, mentre gli altri rassettavano il resto.

Notai come ognuno facesse la sua parte senza il bisogno di regole: in breve tempo tutto fu sistemato.

Ci spostammo nel salone, davanti al grande camino che crepitava allegramente, diffondendo un caldo tepore tutto intorno.

Giuda era in piedi e sembrava attendere che tutti gli abitanti di quella casa arrivassero, quindi, quando tutti furono riuniti mi guardò, ed indicando i sette elementi che avevo appena conosciuto mi disse:

<<Hai di fronte a te una "Colonna di Giacomo" al completo.>>

<<Una "Colonna">> pensai tra me, <<deve essere una specie di reparto, una squadra in cui ogni membro deve avere una specializzazione particolare, sette elementi dai soprannomi strani...>>

Come ogni cosa che era venuta da Giuda sin dal nostro primo incontro, anche questa era piena zeppa di mistero, e nonostante le ultime ore fossero state colme di segreti e rivelazioni sconvolgenti, la mia curiosità non era ancora sazia, tanto che il mio interesse si ridestò, intravedendo nuovi e sconosciuti scenari.

Ci sedemmo tutti in cerchio, sul pavimento fatto di lunghe assi di legno invecchiato; fu Lance a muoversi per portare ad ognuno una sorta di piatto cuscino che migliorò la comodità di quella inaspettata riunione.

La "Colonna" era tornata silenziosa, come per la maggior parte del nostro tempo lì.

Notai come il tempo era passato velocemente, avevamo probabilmente aspettato Joachim più a lungo di quanto mi fossi reso conto, tanto che, alzando gli occhi verso l'orologio appeso sulla parete giusto di fronte a me, appresi con sorpresa che erano già le ventuno e trentatré minuti.

Senza dire nulla, attesi che Giuda iniziasse il suo discorso, chiedendomi se la successiva condivisione fosse solo per me, o invece riguardasse tutti.

<<Uno dei Vangeli più controversi della cristianità, non riconosciuto dalla Chiesa ufficiale che lo ritiene apocrifo, è il "Vangelo di Tommaso".

In realtà, nonostante sia solo un elenco di detti di Gesù, senza una narrazione storica dei fatti come per i Vangeli canonici, gran parte di ciò che riporta è molto simile a quella che è ritenuta la dottrina ufficiale.>>

Un Angelo di nome GiudaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora