28 febbraio pt. 2

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Luke stava aspettando nel solito postosotto l'albero in giardinoMichael, per passare il tempo si mise a giocare con il cellulare.
Gli arrivò un messaggio, 'sto arrivando..' Luke iniziò ad agitarsi, gli sudavano le mani.

Cinque minuti dopo Luke vide in lontananza Michael, aveva una canottiera dei Nirvana e dei jeans neri strappati sulle ginocchia.

Il cuore di Luke iniziò a battere forte, ma non capiva il perché.
Michael si mise seduto vicino a Luke sotto il grande albero.

«ciao..»

«...ciao Michael»

Il silenzio regnava, era quel silenzio che ti soffoca, che ti mette in soggezione.

«di..di cosa volevi parlarmi?»

Ecco, Luke stava letteralmente morendo, non sapeva come dirlo.

«allora...v-volevo parlare del nostro..bacio»

«mh, senti Luke, te l'ho già detto, mi dispiace, non vol-» Michael non terminò la frase perché Luke parlò.

«mi è piaciuto» disse tutto ad un fiato.

Michael lo stava guardando con gli occhi spalancati, a Luke era davvero piaciuto il loro bacio.

«perché sei scappato, allora?»

«avevo paura Michael, non mi ricordo niente, non so se sono gay, non so niente di me e di te!» urlò Luke.

«vuoi sapere qualcosa su di me? mh? okay, va bene. Anche io ero in quest'ospedale, per depressione, non mangiavo, non uscivo mai dalla mia stanza, non avevo amici, mi tagliavo. Dopo anni mi sono 'ripreso' grazie alla mia musica, mia mamma era feliceperché suonavo e mangiavo di più, poi Luke, sei arrivato tu, e cazzo, mi piaci, ho parlato di te a mia mamma e ha detto che mi rendi felice, adesso magari ti starai chiedendo 'perché Michael era depresso?' beh mio papà mi picchiava, era sempre ubriaco e mi urlava contro.
Una sera, ero sul divano con mia mamma a guardare la tv, mio padre era appena tornato dal solito bar, e incominciò a spaccare tutto, prese mia mamma dai capelli e la buttò atterra, iniziò a picchiarla davanti ai miei occhi, piangevo, urlavo, era tutto inutile, quello stronzo non si fermava...»

Michael smise di raccontare, stava piangendo, Luke non pensava che la vita di Michael fosse stata così dura con lui. Luke si alzò e abbracciò Michael, che ricambiò l'abbraccio. Rimasero così per un bel po', Luke si staccò e incominciò ad asciugargli le lacrime. Si guardarono negli occhi, e Luke annullò la distanza fra le loro labbra e Michael portò le sue mani nei capelli di Luke tirandoli leggermente.

«mh, Luke..» Michael cercò di parlare ma Luke glielo impedì, continuando a baciarlo.

«mh, cazzo Luke se ti strusci ancora sulla cliffoconda non resisterò per molto!» disse Michael ridacchiando.

«Ahahaha scusa, no aspetta un monento...la cliffoconda? AHAHAHAHAHA»

Continuarono a chiacchierare e a ridere fino a mezzanotte, poi Michael dovette rientrare a casa, si salutarono con un abbraccio e Luke entrò in ospedale, nella sua stanza. Era felice.

Amnesia||MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora