Alcuni si svegliano e pensano che cosa faranno dopo la colazione c'è chi non la fa proprio e chi esce per andare al lavoro...ecco io stavo programmando cosa fare e di certo non volevo stare in casa con mia madre che avrebbe continuato ad urlarmi contro.
-Naomi,non fai mai un cazzo dalla mattina alla sera!alzati e pulisci casa, quando hai finito lava il pianerottolo-con mio padre,quello stronzo,che ride per la mia espressione che dev'essere come quella dei maniaci assassini.
Già dalla mattina il mal di testa martellante si fa sentire e anche il dolore al cuore assieme alla rabbia non passa inosservata.
Ah e io non farei mai niente eh...
Ecco in questi momenti vorrei ucciderla anzi ucciderli...entrambi.
Mi metto a lavare e pulire la casa con talmente tanta fretta che non sò neanche come faccio a farla bene.Appena finisco, vado subito giù dalle mie zie preferite e le vedo infaccendate a fare avanti e indietro, con bacinelle piene di uno strano liquido rosso...
Dei brividi di preoccupazione mi attraversano la spina dorsale e senza rendermene conto mi ritrovo a torcermi le dita ed ad aumentare il passo.
Entro come un fulmine e mi piazzo davanti a mia zia Camilla,urlando confusa.
-Perchè cazzo la bacinella è piena di sangue zia??cosa.è.successo.?-
Mia zia mi guarda malissimo e dice calma
-smettila di usare queste parole... Non sono adatte a una signorina come te tesoro...-io sbuffo e le lancio un occhiataccia e aspetto che svuoti la bacinella per avere le mie "amate" spiegazioni.-allora??-
-devi sapere che questa notte abbiamo trovato davanti alla porta questo ragazzo-mi spiega mentre mi accompagna nel salone per mostrarmi il fantomatico ragazzo.
Davanti alla porta chiusa della stanza si ferma un attimo con una mano sulla maniglia e un'espressione dolce ma allo stesso tempo turbata.
-Non fare baccano tesoro,era stanchissimo quando abbiamo finito di medicarlo.Ora starà dormendo-
Annuisco silenziosamente e la incito con lo sguardo ad aprire la porta ricevendo in cambio un'occhiataccia,si quelle galattiche.
Sposto un attimo lo sguardo verso la figura adagiata sul divano e rimango pietrificata nel vedere che ho davanti agli occhi la perfezione in persona.
Oh caspita...
Oh caspita...
Oh caspita,oh caspita,oh caspita...OH CASPITA...
Cazzo...
Il cuore comincia a battermi all'impazzata e del sudore mi scorre sulla schiena,il mio respiro e mozzato e sento le farfalle nello stomaco...e sono quasi dolorose.
-Chiudi la bocca e asciugati la bava tesoro...-mi riprende malefica la zia mettendosi a ridere...
Che tesoro...
Penso dentro di me mentre continuo a guardarlo.
-Zia ma...almen- solo in quel momento mi accorgo che sono sola nel salone...con la porta chiusa...e un ragazzo semplicemente meraviglioso...da sola...
Ho già detto che sono da sola?
-Potrebbe essere uno stupratore e la zia mi lascia qui da sola...ah mamma mia i vecchi d'oggi...-ridacchio tra me e me,senza sapere che ci sono due occhi verdi come il bosco in primavera che mi stanno analizzando e un sorriso strafottente che stenderebbe anche una statua.
Mi incammino un attimo verso la porta e la apro di uno spiraglio per guardare fuori,niente da fare...il corridoio è praticamente vuoto e silenzioso.
Dove vanno a finire così all'improvviso??
Sono vecchie ma anche veloci!!
-Zia!!-sibilo cercando di non urlare per non svegliare il ragazzo/divinità steso sul divano di casa delle mie zie.
Nessuna risposta.
-Zia!!-ringhiò più forte sbuffando infastidita.
E nemmeno questa volta ricevo risposta.
-Zia Camilla!!-urlo nel corridoio incurante di svegliarlo.
-Tesoro!!-mi rimprovera Zia Maria piombandomi di fianco,con uno scatto per lo spavento sobbalzo.
-Scusa-mormoro trattenendo le risate
-Cosa vuoi tesoro?-mi domanda allora
Dopo un minuto buono di riflessioni la guardi scetttica
-Sei sicura che non sia una divinità?-La zia Maria non si trattiene e scoppiando a ridere mi riaccompagna verso la porta.
-Sono sicura che non è una divinità-mi da un colpetto sulle spalle
-Ora vai a fare amicizia-Con quel Dio Greco ci faccio tutto...tranne che amicizia.
***
Revisionato il 03/10/18
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My Alpha
Werewolf**preso dalla storia** Arrivò a casa battendo i denti,scossa da brividi -tutto bene amore?-chiesi preoccupato avvicinandomi -ti sembra che vada tutto bene?-rispose acida per poi cadere tra le mie braccia...la scossi chiamandola Appoggiai la testa...