Ain't nobody loves me better

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Ti ho aspettato così a lungo,
ma sapevo già cosa volevo
quando ho ascoltato la tua canzone:
hai riempito il mio cuore con un bacio.
- Felix Jaehn -



Ero ancora stretta tra le sue braccia quando sentii la serratura della porta d'ingresso scattare due volte. Mi affrettai a divincolarmi da Greg e iniziai a fare finta di nulla, forse anche per l'imbarazzo che era venuto a crearsi tra noi due subito dopo. Quando le imprecazioni di Meghan iniziarono a farsi più insistenti rientrai in casa e rimasi scioccata dalla quantità esorbitante di borse con cui era tornata a casa.

«Hai bisogno di aiuto?» Le chiese Greg cordialmente.

Meghan lo squadrò da capo a piedi: sembrava la prima volta che vedeva un uomo in tutta la sua vita ma spostò lo sguardo subito su di me e facendo due più due iniziò a sorridermi maliziosa. «Scommetto che questo è il famoso Greg di cui tanto parli quando sei a casa» Commentò divertita facendomi arrossire più di quanto non fossi già.

«Già, sono Greg Sanders» Le disse sfoderando il sorriso con cui mi aveva conquistato un mese prima.

«Come pensi di far entrare tutta questa roba in camera? E poi avevi davvero bisogno di tutti questi vestiti nuovi?»

«Credi che io pensi solo a me stessa? Ho comprato delle cose anche per te, ora che hai un fidanzato devi iniziare a vestirti come si deve» Disse lanciandomi un'occhiata in segno di sfida.

Incrociai le braccia sconsolata. «Non so cosa farmene di tutta questa roba... Sai che non frequento i tuoi stessi posti»

Meghan guardò Greg divertita. «Dovresti iniziare a portarla fuori un po' più spesso, non credi?»

«Non ascoltarla Greg, fai finta di nulla» Gli dissi per incoraggiarlo. «Non importa»

Lui sembrava a metà tra il divertito e il confuso, avere a che fare con due donne insieme dopo tempo lo stava probabilmente facendo impazzire. «Io... credo sia meglio che me ne vada» Disse poi ad un certo punto e, mentalmente, lo ringraziai. Avevo bisogno di vedermela da sola con Meghan così lo spinsi fuori dalla porta, che richiusi in un batter d'occhio dietro di me e quando mi girai di nuovo verso di lui, notai che mi stava guardando sogghignando.

«Non mi piace questo tuo sguardo» Ammisi.

«Sei proprio un bel tipo, sai? Ma tanto di cappello per riuscire a starle dietro»

«Credo sia ormai forza dell'abitudine, ma le voglio bene in fondo» Commentai guardando di nuovo la porta: improvvisamente tutti i rumori dentro si erano volatilizzati e immaginai che stesse semplicemente origliando la nostra conversazione.

«Ti accompagno di sotto» Aggiunsi.

Prima che salisse sulla Denali mi salutò strappandomi un altro bacio che mi fece nuovamente perdere la testa: dovevo ammetterlo, riusciva a tenere testa a Jordan in fatto di dolcezza e la cosa mi fece sorridere tristemente. "Devo smettere di paragonarli..." Mi rimproverai e, dopo averlo visto ripartire, tornai su. Non feci in tempo a bussare che Meghan mi aprì. Probabilmente era stata dietro la porta tutto il tempo ad aspettarmi.

«Allora?» Mi chiese curiosa.

«Allora cosa? Non è successo proprio niente»

Meghan indagò a lungo sul mio viso per scoprire qualcosa. «Sarò anche stupida, ma quelle labbra arrossate non dicono ciò che affermi tu» Disse indicandole e io, d'istinto, mi coprii la bocca. «Avevo ragione! Anche se ammetto di avervi appena visti di sotto...»

«Smettila di spiarmi» Dissi storcendo il naso e oltrepassando il mucchio di borse sparse per il salotto.

«Finalmente la smetterai di essere così scontrosa... sono contenta che tu abbia di nuovo un ragazzo»

Roteai gli occhi al cielo, raccogliendo alcune borse e portandole nella sua camera: la maggior parte degli abiti che aveva comprato rimase nella propria confezione per una semplice mancanza di spazio, mentre per sistemare il resto ci impiegammo più di un'ora perché Meghan aveva la mania di riprovare tutto ciò che le piaceva di meno, solo per essere sicura di aver scelto bene. Continuava a chiedermi se i vestiti la facevano sembrare grassa o se il colore le donava.

«Devi davvero provarteli tutti?» Chiesi sconsolata.

«Certo! Dovresti farlo anche tu con quelli che ti ho comprato!»

Sbuffai ma forse per mera curiosità femminile, raccolsi le borse che avevo lasciato da parte e iniziai ad aprirle: due abiti scelti da Meghan per me erano a dir poco fuori luogo, più per le spropositate scollature che per altro, mentre uno solo sembrava essere adatto a me. Corto e di un anonimo blu notte.

Stavo cercando di indossarlo quando Greg si fece di nuovo vivo chiamandomi sul palmare. «Visto che ci siamo salutati a dir poco frettolosamente, ti andrebbe una passeggiata sulla Strip?» Chiese senza nemmeno lasciarmi il tempo di parlare.

«Tu non sei mai stanco eh?»

Lo sentii ridacchiare. «Fortuna o sfortuna del lavorare di notte, ormai ci sono abituato» Fece una pausa. «Allora? Che ne dici?»

Mi guardai attentamente allo specchio, chiedendomi se fossi stata troppo fuori luogo a indossare qualcosa di simile per uscire con lui. «Dove devo farmi trovare?» Gli chiesi alla fine.

«Ti aspetto all'Excalibur tra un'ora»

Mi girai a controllare la porta, assicurandomi che Meghan non fosse sopraggiunta ad origliare. «Ci sarò» Mormorai prima di chiudere la chiamata trattenendo il fiato.

Mi appoggiai tesa alla porta della camera, sospirando profondamente. Sfiorai le labbra con la punta delle dita e, per un attimo, mi sembrò di risentire il contatto con quelle di Greg. La sola sensazione mi fece rabbrividire dall'emozione e chiusi gli occhi di scatto. C'era qualcosa di unico nel rapporto che avevamo, qualcosa che andava oltre ciò che avevo sempre provato e, da un lato, ne fui quasi spaventata: potevo permettermi di ricominciare ad avere una relazione seria? Ero pronta ad amare di nuovo qualcuno senza avere la costante sensazione di tradire l'uomo che avevo amato o lo stavo facendo solo per un mero e disperato bisogno di sanare il vuoto che mi aveva lasciato la perdita di Jordan?

Scossi debolmente la testa, dicendomi di lasciar perdere prima di rovinare ciò che stavo costruendo poco a poco con Greg: dovevo solo aspettare e godermi il momento.

Mi preparai in fretta, assicurandomi anche delle intenzioni di Meghan: anche lei si stava preparando ad uscire.

«Tornerai a casa?» Le chiesi apprensiva.

Meghan spostò lo sguardo dallo specchio verso di me, sogghignando. «Ti stai preoccupando per me?»

Roteai gli occhi al cielo, incrociando le braccia sul petto. «Bhe... sei mia sorella dopotutto»

«Vedo anche che hai messo il vestito che ti ho comprato, sono contenta che ti piaccia»

«È... stato molto carino da parte tua» Borbottai accennando un sorriso.

Meghan fece lo stesso, finendo di mettersi un rossetto color rosa caramella. «Piacerà anche a lui, vedrai! Comunque ti avviserò nel caso dovessi fermarmi fuori, va bene? Ramona e Abby mi hanno promesso una serata di festa tra sole ragazze!» Disse eccitata.

Abbassai lo sguardo, stringendomi per le braccia. «D'accordo, ma fai attenzione là fuori...» Sussurrai. Las Vegas, per quanto fosse una città meravigliosa, era pur sempre il paradiso delle trasgressioni e i pericoli si nascondevano a ogni dove.

«Non preoccuparti, ci vediamo domani ok?» Mi disse ancora.

Annuii con la testa, osservandola riflessa nello specchio: forse un giorno avrebbe intrapreso la strada giusta e smesso di fare quella vita sregolata. Per lo meno avrei smesso di preoccuparmi per lei. «Mh. Bene, allora io vado... ti voglio bene»

Meghan mi sorrise ampiamente, rispondendo: «Anche io Courtney»

Questo è uno dei ricordi più belli che ho di lei.

Viva Las Vegas [In Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora