7. Un party. Una notte di marzo...

69 7 1
                                    

Fissavo la maniglia. Poi la abbassai. 

Non posso uscire in quel buio, non posso rischiare di far arrabbiare le cose. Ma le mani fanno per conto loro, a volte. Così accadde a me. La maniglia si abbassò e io uscii nell'oscurità.

Lara cammina, senza un ombrello

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Lara cammina, senza un ombrello. Non le importa delle gocce che cadono sul cappotto e lo decorano come perle trasparenti. Sono così delicate, quelle perle. E lei le tocca, spappolandole fra le dita.

Sulla strada, le insegne le sparano scritte luminose sulla testa

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Sulla strada, le insegne le sparano scritte luminose sulla testa. La luna è uno spicchio e sorride. Intorno, ci sono le nuvole. Lara attraversa le strisce pedonali sui tacchi e i tacchi sembrano cantare. Tic tac, come la pioggia. 

Quando arriva in centro, aumentano i rumori. Ragazzi chiacchierano con le birre in mano. Qualcuno siede su un muretto. Il Viale è affollato e ragazze le corrono davanti. Lei deglutisce. Ma la luna è sottile, la notte clemente e scosta le nuvole facendola passare in mezzo a una luce grigia. E' allora che lei ricorda di essere Lara.

Lara non ha paura, Lara non ha emozioni. Lara non fa pensieri stupidi. Lara sente tranquilla il battito irregolare del suo cuore. E non gli dà retta.

Qualcuno l'ha spinta.

- Ah, scusa.

Chiede sbadatamente una ragazza. Ha capelli neri come quelli di un corvo. Sembrano così fluidi che Lara li toccherebbe. Ma non li tocca. Passa oltre. Si spinge nella folla per entrare nel locale. Noncurante, felice, convinta di avere il suo posto nel mondo.

Sopra la sua testa lampeggia una birra fluorescente con una schiuma indicandole l'ingresso del Lukas. Ci sarà il ragazzo, dentro? E lei come farà a trovarlo, in mezzo a quella bolgia?

Il flusso di ragazzi la spinge all'interno. Il locale è affollato, c'è puzza di sudore, di vino e di sigaretta. In qualche angolo, si fuma. Una nebbia sottile si sparge fra i tavoli. Le luci sono gialle e accecanti. Ma il caldo del legno fa da contrasto.

Lara scivola fra i tavoli, osserva le comitive fragorose, schiva le cameriere in minigonna

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Lara scivola fra i tavoli, osserva le comitive fragorose, schiva le cameriere in minigonna. La ragazza che prima l'ha spinta ora scherza con un'amica in mezzo al bar. Ha un vestito cortissimo e denti molto bianchi. Il ragazzo non c'è. Lara siede al bancone e prende una lista. E' appiccicosa, chissà quante mani l'hanno toccata. Guarda l'elenco di bibite e ordina un Black Havana, qualsiasi cosa sia.  Quando il cocktail arriva in un bicchiere, lei risponde:

- Grazie.

Ed è in quel momento che vede il ragazzo. Lui è lì, esattamente davanti a lei.

- Ciao.

Le dice.

- Lara.

- Tu.

Risponde Lara.

- Lavori qui.

- Sì. 

Lui sorride. Silenzio. Qualcuno ordina una birra. Lara afferra il Black Havana e non dice niente. Meglio bere. Meglio così.

#party #donna

L'anima delle coseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora