L'anima delle cose

11. Un estraneo nella doccia

Margherita si sveglia. La casa è silenziosa, come sempre. Lei ha mal di testa. Le ultime ore le sembrano confuse. Ora è distesa a letto, sopra le coperte. Si siede lentamente. La testa le pulsa.

Quando si tocca le tempie, tracce di trucco rimangono sulle dita. Strano. Guarda in basso. Addosso ha un vestito corto e calze smagliate. Uno stivale giace in un angolo, l'altro non si vede. Dalle finestre entra il mattino, o forse è pomeriggio, la luce è grigia, non si capisce. Margherita sta per rimettersi a dormire, quando sente un rumore, come di una perdita d'acqua.

Scende dal letto, il tappetino accogliente le solletica i piedi. Sorridendo, solleva lo sguardo edè allora che si si accorge che la porta di fronte è socchiusa. La porta del bagno. Chi c'è lì? Lo scrosciare continua. Sembra impossibile, eppure...Qualcuno sta facendo la doccia nel suo bagno.

Margherita si avvicina al box doccia. Passo dopo passo, il rumore dell'acqua si staglia nel silenzio. Un getto scroscia verso il basso, crollare sul piatto di ceramica. Oltre l'opacità dei vetri, Margherita intravvede una sagoma. Si accosta ancora di più. Nel bagno non c'è vapore, strano anche questo. Non c'è neanche caldo, anzi, entrando ha sentito una folata di aria gelida.

Allunga una mano per toccare il box doccia. La maniglia scotta.

Generalmente, lei fa la doccia con acqua tiedida, non esagera mai con la temperatura, né alta né bassa, le piace così: una via di mezzo.

Ora sta per scostare la porta a vetri. Ha un po' paura. Trattiene il fiato e apre le porte della doccia. Dentro non c'è nessuno. Margherita si appoggia allo stipite. Che stupida.

Era solo lei. Ieri dev'essere stata troppo stanca, ha aperto l'acqua della doccia poi è tornata in camera per prendere il pigiama ma era talmente assonnata che è crollata sul letto e si è addormentata. Tutto qui, niente misteri, niente uomini nudi nel bagno nè sorprese.

Margherita si gira verso il bagno. Tutto è in ordine, gli armadietti sono chiusi, il portabiancheria è al suo posto, i sanitari silenziosi. Cosa ha intravisto, allora nella doccia? Si gira verso lo specchio.

E' allora che una voce dietro di lei la saluta. 

- Ciao, cara.

Le dice.

- Non ti aspettavi di trovarmi qui, vero? E' stato bello ieri sera, davvero. Sai, avresti dovuto esserci.

No, tu non devi essere qui, pensa Margherita.

E' allora che  si spoglia. Entra nella doccia e decide di affrontare quell'altra.