9. La strada di notte

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Il ragazzo la raggiunge correndo.

- Scusa, ho sempre paura di non ricordarmi i nomi. Ero uscito a cercarti ma non ti vedevo più. Tutto bene?

Chiede, appoggiandole una mano sul braccio. Lara si volta verso di lui. Sente Margherita sorridere dentro di sè e vorrebbe ucciderla. Margherita è una debole. Non può venire con lei.

- Andiamo.

Dice al ragazzo, afferrandogli una mano. E lo trascina dentro la notte.

La notte, intorno a loro, sembra una foresta sconosciuta. Al posto degli alberi ci sono i lampioni, le ombre dietro le finestre sono come scimmie che si arrampicano sui i tetti e le auto sono larghe tartarughe che brucano l'asfalto umido.

- Così, lavori al Lukas?

Chiede Lara.

- Sì.

- Da quanto?

Vuole conoscerlo meglio, ora che è con lui.

- In realtà, da oggi.

- Da oggi?

Il ragazzo esita un attimo prima di rispondere.

- Sì.

Ecco perché il biondo alla cassa non si ricordava il suo nome.

Continuano a camminare in mezzo alla strada. La notte è luccicante. La pioggia ha smesso di scendere. Ha lasciato pozze nerastre che fluttuano lente ai bordi dei marciapiedi. Delle passeggiatrici li invitano cantando sotto i lampioni. E' tutto così strano. Lara intreccia le dita a quelle di Carlo e gli si stringe addosso.

- Sai, c'è qualcosa di diverso in te.

Dice il ragazzo guardando Lara negli.

- Questo pomeriggio mi sembravi più, non so come dire...timida.

-Timida, io?

Lara sbatte le ciglia. Questo sarebbe il momento  di dimostrare quanto è diversa da Margherita. Di dimostrare quanto ci sa fare con gli uomini. Di dimostrare quanto ha saputo soffocare quella debosciata dentro di sé. Si stringe a Carlo, lo attira verso di sé. Sono vicinissimi, ora. 

Gli occhi neri di Carlo sono fluttuanti come le pozzanghere, scintillano come i lampioni.

Sì, è il suo momento. Lara si avvicina.

Può sentire l'odore di Carlo che sa di liquore e di docciaschiuma allo zenzero

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Può sentire l'odore di Carlo che sa di liquore e di docciaschiuma allo zenzero.

Ma è proprio allora che Margherita si fa sentire. 

Lara la sente premere sotto il cuore come un cancro doloroso. Vuole godersi la felicità del momento, la sua felicità. Lara lo capisce da come la sente premere le lacrime sotto le palpebre. Quella debosciata!

Si stringe più forte al ragazzo, si aggrappa alle spalle di Carlo. Una sferzata di vento le frusta la schiena. Una foglia umida vola su di loro, sfiorandoli. Strano, le sembra quasi che parli. Le luci dell'edificio di fronte si accendono. Sembrano tanti occhi che ridono. La borsetta tira sotto la spalla di Lara. E sussurra. 

Gli oggetti sembrano di nuovo parlare. No no no, pensa Lara. Le cose non possono parlare. Dev'essere colpa di Margherita. Il ragazzo è un tutt'uno con lei. Si abbracciano. Le labbra si incastrano, le lingue si intrecciano, si incollano e si incastrano di nuovo. 

 

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E' terribilmente emozionante. Ma chi è che sta baciando Carlo in quel momento? 

E' Lara oppure Margherita?

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