"Ti bacerei fino alla morte, perché tu mi piaci Camille"
dieci stupide parole mi frullano in testa da quasi un mese.
Non so se esserne lusingata o schifata, dopo lunghi giorni di riflessioni ho capito che la scelta giusta è la seconda.
L'ho chiamato, gli ho scritto centinaia di messaggi, addirittura mail, ho intasato la sua segreteria, ma mai una risposta. Nemmeno un semplice e banale 'okay', solo il vuoto più totale.
E a questo punto non so davvero cosa pensare, nè cosa dire nè cosa fare. Io lo sapevo che tutto questo fosse troppo bello per essere vero, un figo americano che sbava dietro ad una milanese era ovviamente tutto frutto della mia stupida e malata mente.
"BASTA!" Urlai e buttai a terra la prima cosa che mi capitò fra le mani.
La porta si aprì di scatto e ne entrò un Matt agitato e preoccupato.
"Fiorellino cos'era quel rumore?" Pochi secondi dopo abbassò la testa, vide i resti di un qualsiasi portapenne in vetro e disse un: "Ah" come se d'un tratto si fosse risposto da solo.
"Quante volte ti ho detto che non mi devi chiamare così!" Il mio tono era diverso dalle volte, non era una lamentela, ma più un cattivo ordine.
Matt rabbrividì leggermente e provò ad avvicinarmi, mi spostai bruscamente evitando il suo contatto e urlai: "Non mi toccare!" Feci una pausa "Vattene!" Conclusi.
"Ma si può sapere che succede?" Matt era più che sorpreso dalle mie inusuali reazioni.
"Succede, caro Matthew, che tutti quelli a cui mi affeziono se ne vanno, come se fossi destinata a stare sola, e tu sei un amico di merda perché nemmeno te ne accorgi, nemmeno capisci. Nessuno mi capisce perché nessuno mi vuole!"
"Ah sì, io sarei un amico di merda? Il tuo migliore amico sarebbe una merda?" Sbottò.
"Allora che ci faccio ancora qui?! In camera tua, a cercare di consolarti, perché giustamente gli amici di merda fanno così no?" Il modo in cui calcò su quelle sue parole mi fece uscire una lacrima.
"No Matthew, io non volevo dirlo."
"Non volevi, ma l'hai fatto"
"Prova a capirmi per favore, capiscimi. Poi quando hai fatto corri da me e abbracciami perché sei l'unico che mi è rimasto Matt, per cui resta come mai nessun altro è restato"
Detto questo Matt fece come gli avevo chiesto, corse tra le mie braccia e potei sentire un punto della spalla inumidirsi, segno che stava piangendo, così iniziai anche io e finì con il consolarci a vicenda.
Da quando non ho più notizie di Hayes mi sento abbandonata, nessuno più lo sente, nemmeno suo fratello sa che cos'ha e io sono nella disperazione più totale. Nella mia vita non ho mai avuto una vera relazione, ho avuto solo una piccola città di un mese e basta. Lui è la mia prima volta, lui è una nuova esperienza, lui è il bello della mia vita.
"Io lo amo Matt, io lo amo."
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WhatsApp; Hayes Grier
FanfictionUn ragazzo che abita oltre oceano mi ha stravolto la vita e continua a farlo ogni giorno che passa. --- PREMESSA: io sto scrivendo questa storia, per divertirmi e perché mi piace. non perché io creda di essere chissà chi e di fare chissà cosa. --- B...