25.

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Siccome in questo periodo sono sempre triste, Jessica ebbe la "geniale" idea di portarmi ad una festa.
Tornai a casa, assieme a lei, circa alle sei e mezza del pomeriggio dopo due ore e mezza di shopping no stop.
"Jess, dammi un po' di tregua per favore" Boccheggiai sfaticata.
Sbuffò ridendo "che cacchina che sei Mill"
Alzai gli occhi al cielo per protestare, come cavolo faceva lei ad avere ancora tutte queste energie?
Fatto sta che, per fortuna, queste ore siano servite a qualcosa: ho davvero trovato il vestito perfetto. Era nero, e già qui mi piace perché mi rispecchiava a pieno in quest'ultimo periodo. Aveva la parte che ricopriva lo sterno di un tessuto velato e trasparente con delle perline sia sul colletto e sia sull'attaccattura del seno accentuata da un rinforzo a cuore. Jessica, invece, aveva comprato un vestito totalmente diverso: era allegro di un tessuto più pesante che permetteva alla gonna del vestito di rimanere svasata, era rosso fuoco e sul colletto aveva anche lei molte perline del medesimo colore.
Messi assieme erano molto belli, in qualche modo si completavano come facciamo effettivamente io e lei.
La nostra preparazione durò complessivamente due ore e mezza e poi, alle nove, fummo pronte per andare.
"Allora" Jessica mi squadrò "Sei uno schianto!" Disse facendo finta di svenire.
"Anche tu amica non scherzi!" Dissi io imitandola.
Come scarpe, io misi dei dottor martens neri e lei mise delle ballerine rosse.
Secondo me ora è troppo presto per mettere i tacchi, soprattutto per una banale festa come questa, sebbene ne avessi davvero bisogno dato il mio metro e sessantacinque scarso.
Non fu molto difficile riconoscere il luogo del party dato l'immenso chiasso che girava attorno a una casa.
Presi un respiro profondo e dissi tra me e me massì, tanto è solo una festa. Camille divertiti
Salutai Matthew all'entrata con un abbraccio, riuscimmo a parlare a fatica data la musica alta
"Ti piace la festa fiorellino?"  Sbuffai, come sempre, per il soprannome che mi aveva dato, davvero non lo sopporto.
"A dir la verità si, mi piace molto!" Detto questo lo lasciai e mi diressi verso la pista da ballo.
Feci una faccia disgustata quando vidi sedicenni in calore che si strusciavano uno sull'altro, ma ew, un po' di controllo.
                              *
"Jess, io esco un attimo a prendere un po' d'aria" La ragazza annuì.
Mi sedetti su un gradino del giardino e mi girai quando notai che una persona, un ragazzo, mi aveva seguita.
"Ehi" disse lui. Era forse l'unico, assieme a me, non sbronzo.
"Ehi" dissi io di rimando
"Come mai qua fuori?"
"Avevo bisogno di un po' d'aria, dopo un po' il chiuso mi altera" ridacchiai seguita da lui
"Comunque mi chiamo Tommaso, ma tu chiamami Tom"
"Okay! Io mi chiamo Camille"
"Come mai questo nome francese?" Chiese curioso.
"Non saprei, probabilmente piaceva a mia madre"
"Hai un bel vestito" disse squadrandomi
"G..grazie" m'imbarazzai.
"Hai le guance tutte rosse!" Iniziò a ridere
"Sei bellissima" tornò serio.
"Senti Tom, tu sei molto gentile e simpatico ma io n.." Mi interruppe baciandomi.
Le sue labbra erano così morbide e grandi e...
Aspetta, ma lui non è Hayes!
Mi staccai di scatto e mi misi le mani sulla bocca.
"Io, io mi dispiace" abbassai gli occhi
"È tutto okay, Camille. Potevi dirmelo che fossi fidanzata" riuscii a percepire un briciolo di dispiacere nella sua voce.
"No ecco io non sono fidanzata"
"Sei lesbica?"
"Ma no!" Risi "è solo che io amo un ragazzo che però non ricambia e sono molto triste per questa cosa, anche perché all'inizio sembrava che ricambiasse..."
Mi abbracciò "stai tranquilla, si sistemerà tutto"
"Non sei arrabbiato?"
"No figurati. Certo, sono un po' triste perché ti sei staccata subito, ma sono anche felice che tu abbia raccontato tutto questo a me."
Gli sorrisi, era davvero un tesoro
"Ehi, non piangere. È stata colpa mia, non tua. Non sentirti in colpa perché l'hai tradito anche perché, in teoria, non l'hai fatto"
"Grazie Tom" gli sorrisi "ci scambiamo i numeri?" Lui annuì e poi rientrò dentro nella casa.
"Ci si vede Camille!" Disse infine

WhatsApp; Hayes GrierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora