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HAYES
Solo ora mi sto rendendo conto di quanto io sia stupido.
Okay, mi avrà anche scritto per obbligo, ma senza quel l'obbligo io non l'avrei mai conosciuta.
Mi sentivo proprio ridicolo. Non capivo perché ci avessi messo così tanto a capirlo.
Tutto questo male che ho provato, mi ha finalmente fatto riflettere su quanto lei determini la mia felicità e tranquillità.
Ridicolo anche per tutti i suoi messaggi ricevuti a cui non ho avuto il coraggio di rispondere: sono un codardo.
Probabilmente lei ora si è anche stufata di me e del mio comportamento, si sarà rifatta una vita con un nuovo ragazzo: non che io lo sia mai stato il suo.
Non eravamo fidanzati, non c'è mai stato un 'noi' e grazie a me, mai ci sarà.
Erano le due del pomeriggio, il sole batteva caldo in cielo e il caldo si faceva sentire. Non avevo molta voglia di uscire o di fare qualsiasi cosa, così mi stesi sul letto a fare non so cosa con il mio cellulare.
Riguardai tutte le foto della galleria: mi mancavano i miei amici, era da un po' che non li vedevo. Mi mancava ridere, essere spensierato, felice...
Poi i miei occhi caddero su una foto di Camille, la prima che mi aveva mandato Matthew. Mi ricordo benissimo che io non credevo che quella fosse davvero lei. Mamma mia, è bellissima.
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SCUSATEMI PER IL RITARDO.
Perdonatemi vi prego.
Luglio è stato un mese incasinato: sono stata due settimane in Inghilterra e le altre due ho dovuto fare un sacco di compiti perché non li avevo ancora iniziati.
Ora aggiornerò il più possibile.
Vi amo
Marti

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