La strage dei Proci, Odissea

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Allora si denudò della calma l'irata professoressa, balzò in piedi, la penna tenendo e il registro, pieno di voti, e scrisse un due rapido lì davanti alla sua faccia, e parlò agli alunni.
« Quest'interrogazione rovinosa è finita; adesso altri giovani, che mai prima sono stati interrogati, chiamerò, se tempo avrò, se mi dà aiuto l'orologio. »
Disse, e su un ragazzo puntò gli occhi scuri. Quello stava per andare in bagno, felice, giocoso, era già in piedi per uscire; in cuore la voce della prof non presagiva: chi avrebbe detto che tra i compagni uno, solo fra tanti, fosse interrogato proprio lui?
Ma ella guardò verso l'orologio e sentì la campanella suonare: prese la borsa e dalla porta via andò.
Si mise a saltare di gioia, l'alunno, subito dalla bocca uscì un urlo di gioia; rapidamente la chiuse un professore notando, e ringraziò gli dei: era stato salvato dalla campanella.
(Omero)

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