Streghe in Francia e Germania dal IV al XII sec.: cambia l'immagine della strega

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Nei secoli IV e V, l'Europa ha dovuto affrontare la migrazione massiccia delle tribù germaniche. Queste popolazioni hanno introdotto unmondo completamente nuovo di divinità pagane, che ebbe grandissimaimportanza per l'immagine delle streghe nelle prima nell'Europa del nord e poi nel resto del continente.

Il popolo germanico aveva portato con sé la credenza nelle streghe maghi, nani e giganti, elfi e gnomi. Furono i Visigoti a cambiare le cose a partire dal VI secolo. La loro legge definiva le streghe: "Esseri in grado di creare tempeste, portare grandine ai vigneti, distruggere le colture con mezzi di scongiuro, ed evocando il diavolo, danneggiare il cervello umano. Donne che, di notte, fanno offerte al diavolo, evocandolo con male parole e con lode senza Dio".

La svolta finale che venne dal cristianesimo fu responsabile dell'introduzione del concetto di alleanza tra streghe e il diavolo. Ciò ebbe un grande impatto sull'opinione pubblica e portò infine alla massiccia caccia alle streghe che avvenne nel XVII secolo.

Oltre a questa connivenza demoniaca, le streghe erano sempre descritte come aventi poteri soprannaturale in grado di influenzare la natura. Dal momento che la comunità feudale dipendeva completamente dal successo del raccolto, questo diede loro una reputazione importante e potente. L'aspetto sessuale, naturalmente, è rimasto ovvio.

Secondo "i libri della colpa" dei primi anni del Medio Evo le donne avevano molti peccati: da esse dipendeva l'insorgere del sentimento fisico, erano in grado di stimolare o annientare passione, potevano rendere gli uomini impotenti e praticavano l'aborto. Questo solo per citare le imputazioni principali.

Gli scritti religiosi, hanno nel tempo, determinato un pesante cambiamento di atteggiamento verso l'immagine della donna. Già nel V secolo, i teologi ed i giuristi della Chiesa avevano iniziato a cercare una giustificazione teologica per l'inferiorità della donna. Non fu un compito facile.

La storia originale della Bibbia aveva dato le prove di assoluta parità tra donne e uomini, Dio infatti li aveva creati entrambi, secondo la sua propria immagine. Pertanto, la Chiesa si risolse a creare una versione alternativa della Genesi, dove Dio aveva creato la donna da una costola di Adamo. Era evidente che una fortissima paura generata dalla pulsione sessuale delle donne aveva iniziato a diffondersi. Gli opuscoli religiosi divennero il mezzo di massimo diniego nei confronti dell'immagine fisica della donna. Agostino di Ippona (354 - 430 d. C.), in seguito divenuto santo, scrisse che "il corpo della donna è un ostacolo permanente per l'anima spirituale, l'immagine di Dio" .

La legge secolare

Gli eserciti Franchi avevano proibito solo la stregoneria ritenuta dannosa. Le donne erano sempre osservate molto da vicino ed in caso di colpa la pena andava da semplici multe fino ad arrivare alla tortura più efferata.

Il diritto canonico

I padri della Chiesa, come Agostino, confermarono l'esistenza della stregoneria che secondo loro, era praticata dagli angeli perduti. La possibilità di trasformazione fisica venne però esplicitamente negata, dato che la Chiesa considerava questo fenomeno, semplicemente il risultato di sogni e illusioni e non una vera e propria realtà fisica.

Dal VI secolo fino al secolo XI, la Chiesa rimase sul fenomeno su posizioni di generale scetticismo e le misure che vennero adottate furono sostanzialmente volte a sradicare le credenze religiose pagane. Nel 906, per esempio, il diritto canonico impose la condanna a coloro che credevano nel fatto che le persone potessero volare.

La credenza nelle streghe e nella stregoneria venne definita un fenomeno generato da demoni, che: "Parlano con l'anima, e la catturano, mentre si dorme. Tutto ciò avviene solo nella mente, anche se l'anima obbediente è convinta che sia tutto reale".

Fu Carlo il Temerario che introdusse l'Ordalia come prova per dimostrare l'esistenza della stregoneria. Nel 873, egli aveva introdotto la prova dell'acqua: se l'accusata era innocente, una volta gettata nel fiume legata sarebbe annegata, se fosse stata una strega sarebbe sopravvissuta tornando a galla.

L'opinione pubblica

Molta gente credeva nelle streghe e nella stregoneria. La Chiesa cominciò ad ordinare ai propri sacerdoti di predicare per convincere la gente del fatto che queste idee erano false e peccaminose. Essi tuttavia non ci riuscirono del tutto, anche perché spesso il basso clero di campagna condivideva alcune credenze che venivano considerate stregoneria. C'era un grande divario intellettuale tra l'alto clero, che considerava le donne streghe, malate mentali, affette da illusione e allucinazione ed il basso clero, che invece fu largamente influenzato dalle credenze popolari.

Nelle campagne e nei piccoli villaggi del nord Europa, l'atteggiamento nei confronti delle streghe era infatti composto da un misto di paura e rispetto. Spesso veniva richiesto il loro parere su questioni diverse e la gente quasi sempre si astenne da qualsiasi critica nei confronti di coloro che venivano definite streghe, soprattutto per paura di una possibile vendetta.

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