Stranamente, l'apogeo del folle fenomeno della caccia alle streghe non si verificò, come si potrebbe, pensare nel cupo Medioevo. La sua espressione più estrema si manifestò con la nascita del razionalismo e della scienza empirica. La persecuzione contro le streghe serviva a separare due mondi diversi: quello magico e teocentrico veniva gradualmente sostituito dalla visione moderna del mondo, razionale e personale, frutto del pensiero e dell'opera di una nuova classe di scienziati e commercianti.
Al vecchio determinismo si sostituì una sempre crescente enfasi della responsabilità personale. Questa nuova mentalità fu incoraggiata e si affermò in Europa in gran parte grazie alla riforma. La scienza propendeva sempre più per il razionale e si orientava in maniera decisa verso il meccanicismo (spiegazione causale dei fenomeni naturali). Tuttavia la scienza empirica era ancora relativamente giovane e nuova per resistere alla forza della natura. Troppe cose erano ancora inspiegabili e l'inspiegabile veniva quindi forzatamente attribuito al potere satanico. Le streghe, che possedevano una conoscenza "inspiegabile" delle erbe e delle piante, divennero capri espiatori ideali per l'affermazione dell'esistenza di questi poteri satanici.
Non mancava poi l'idea che alcune donne avessero il potere (satanico)di rendere gli uomini irrazionali. Si verificò quindi una una paura crescente per "il potere delle donne",
che si ritrova tanto nelle icone quanto nella letteratura. Si cominciò quindi ad osteggiare fortemente l'influenza che amanti, ostetriche, tenutarie o prostitute potevano avere sugli uomini.
La spiegazione freudiana per il fatto che il "Malleus malificarum" abbia descritto la sessualità così in dettaglio riguarda la paura di castrazione dell'uomo: le streghe con il loro potere avrebbero potuto causare impotenza nell'uomo. Affermando se stesse le streghe (e qui si può sostituire il termine con donne) erano in grado di castrare gli uomini (mentalmente?), potevano impedire la riproduzione e l'orgasmo.
Questi scritti sono stati il punto di partenza di una lunga tradizione e queste idee per lungo tempo sono state ampiamente diffuse. Ciò dipese anche dal fatto che, quando torturate, le streghe spesso esprimessero liberamente i loro sentimenti e le loro frustrazioni, spesso stimolate dalle domande che suggerivano i giudici.
Questa chiusura totale nei confronti del ruolo della donna è stata estremamente grave per l'Europa che per fino a non troppi anni fa opponeva tutto ciò che aveva matrice sessuale alla comune morale. I verbali che venivano redatti durante i processi contro le streghe riflettono pienamente le frustrazioni sessuali di molti paesi dell'Europa non solo medievale ma anche in pieno settecento.
I peccati sessuali delle streghe, rilevati dagli inquisitori, erano tra i più stravaganti: non solo erano solite accoppiarsi con il diavolo, ma il diavolo spesso appariva loro come un animale, fatto che rendeva le streghe colpevoli di sodomia e bestialità, reati che portavano nel secolo XVI e XVII direttamente al rogo.
Atteggiamento verso le streghe
In tutta l'Europa, molte streghe furono inviate al rogo nel XVI e XVII secolo. Il minimo sospetto era sufficiente a farle bruciare: conoscere una cura a base di erbe ritenute strane, un aborto spontaneo, infertilità o piaghe sospette erano tra le accuse "più gettonate". Con l'influenza portata dalla nascita del razionalismo, ogni caso venne considerato in termini strettamente legali. Venne quindi stabilito che le streghe non potessero più essere condannate (al rogo) se non avessero spontaneamente riconosciuta la loro colpevolezza. Per far ammettere questa, potevano per legge subire due giorni di tortura. Il primo giorno aveva lo scopo di esaurire completamente la loro resistenza (il potere demoniaco), poi seguiva un giorno di riposo, che serviva ad eliminare qualsiasi ulteriore resistenza. La mattina del secondo giorno di tortura, la paura e il dolore erano così intensi che ogni possibile crimine veniva confessato immediatamente. Guardando la quantità di donne che sono state condannate in tutta l'Europa, la caccia alle streghe può essere chiaramente considerata una crociata contro le donne.
A Namur, l' 87% di coloro che furono condannati per stregoneria erano donne, nel nord della Francia l' 86,5%, a Furnes il 67%, il 97% Nivelles, a Leuven ed a Tienen il 100%, a Bruxelles il 95%, ed il 100% a Tongeren, a Bruges il 70% ed il 67% a Kortrijk. Non abbiamo le percentuali di Italia e Spagna ma immaginiamo che non siano molto più basse. Quante donne siano finite veramente al palo è difficile dirlo con certezza. Un gran numero di donne morirono sotto tortura, altre si suicidarono durante la detenzione che per le "più fortunate" era stata trasformata in carcere a vita.
Spiegazioni
Non vi è alcuna semplice spiegazione per la follia che si è sviluppata contro le streghe nei secoli che abbiamo analizzato. Le circostanze particolari che portarono ad una vera e propria persecuzione di massa variano da regione a regione. Cose che furono determinanti in una regione, non ebbero alcuna importanza in un altra.
Ci sono una serie di motivi che hanno influenzato le circostanze in larga misura. Come detto in precedenza, la tradizione di anti-femminismo nella Chiesa cattolica è stata molto importante. Inoltre, anche le circostanze storiche hanno svolto un ruolo cruciale l'abbandono del sistema feudale, la nascita del razionalismo, la riforma e la contro-riforma, sono state elementi certamente determinanti.
Confusione religiosa
Il fatto certo è che la caccia alle streghe si è svolta in un momento di profonda confusione religiosa in tutta l'Europa. Le conseguenze della guerre di religione furono devastanti. Ci fu una grande carenza di sacerdoti in quegli anni e la qualità e preparazione del clero era molto scarsa. All'alto clero, in gran parte, mancava l'educazione e gli abusi di alcol e rapporti sessuali tra preti e donne erano all'ordine del giorno. Per la maggior parte della popolazione, vi era una mancanza di buona educazione religiosa. L'assenza di un quadro religioso stabile ci può condurre al fatto che la gente fosse sempre più tormentata (ed affascinata al tempo stesso) dalla figura del diavolo, dalla mitologia dell'inferno e dall'idea della morte.
L'elite della Chiesa reagì con forza a questa confusione religiosa e qualsiasi dissidenza divenne severamente punita.La gerarchia ecclesiastica era fortemente contraria a tutto ciò che deviava dalla ortodossia. La contraddizione, in quei tempi, tra l'idea di culto cristiano sostenuta dal clero e quella popolare è davvero sorprendente: quando la gente comune cercava protezione contro le insidie di un mondo difficile attraverso l'utilizzo di riti e innalzando tabù, per realizzare i loro sogni o per combattere contro le loro paure, questo era indice di stregoneria. Quando era la Chiesa a fare lo stesso, era perché Dio aveva detto (ai suoi intermediari sulla terra) di fare così e la volontà di Dio con i suoi misteri non si poteva mettere in discussione.
La nascita della scienza empirica
Come già detto in precedenza, la nascita e sviluppo della scienza empirica rafforzarono pesantemente la reazione contro le streghe. La stregoneria venne sempre più spesso usata come scusa per le lacune della ricerca scientifica. Dove mancava o non si riusciva a trovare una qualsiasi spiegazione causale, si presupponeva una cospirazione satanica. Nel periodo sperimentale l'esperienza delle donne era particolarmente temuta nella scienza medica. Le donne conoscevano i segreti del ciclo mestruale, sapevano molto sulla contraccezione e sull'aborto. Tutte queste cose erano sempre state tabù per la Chiesa.
Condizioni sociali ed economiche
Anche le condizioni sociali ed economiche, nel XVII secolo, hanno giocato un ruolo decisivo nella caccia alle streghe. L'ascesa di una nuova classe media di commercianti portò ad una ulteriore divisione dei compiti maschili e femminili. Le donne spendevano sempre più tempo in attività di cura del corpo. Il potere delle donne era però ancora limitato solamente alla seduzione, all'educazione ed alla riproduzione.
Resistenza psicologica
Infine, anche una forte resistenza psicologica ha avuto la sua parte. La gente cercava di spiegare la miseria, la frustrazione ed il conflitto con la ricerca di capri espiatori tra le persone con abitudini diverse. Il misero destino poteva essere accettato solo quando una ragione empirica veniva fornita per questo. Inoltre, un nemico comune rafforzava la solidarietà all'interno di un gruppo e questo di conseguenza dava una maggiore possibilità di sopravvivenza.
Nessuno dei motivi di cui sopra porta però ad una semplice spiegazione della caccia alle streghe. In alcune regioni, il fenomeno raggiunse il suo culmine nel momento in cui questi argomenti non avevano in effetti nessuna reale importanza. Ci sono stati momenti in cui agitazioni di matrice economica, sociale, etica o religiosa non hanno portato né all'odio né alla persecuzione contro le streghe. Ciononostante, e sebbene le streghe siano state presenti in molte culture diverse anche extra-europee, l'intensità del fenomeno della caccia alle streghe in Europa occidentale è stata unica.
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Le streghe son tornate!
Non-FictionL'immagine della donna è sempre stata carica di simboli potenti, ricchi di contrasti, riflettendo contemporaneamente i sentimenti di amore e odio, ammirazione e orrore, lode e paura. Questa dualità sembra essere presente in molte società. Viene da c...