Love Sushi parte 2

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Harry con naturalezza, si era seduto sul letto e aveva guardato Matt mentre si toglieva la maglietta. Non c'era nulla che non avesse già visto, durante le riprese della 1x08 o in generale. Loro si allenava in palestra privata con Dominic e Alberto, quindi capitava spesso che si toglievano le canottiere oppure si spogliavano negli spogliatoi e per entrare nelle docce dopo l'allenamento. Era una cosa normalissima, ma vedere l'oggetto dei propri desideri nudo e resistere alle tentazioni che giravano nella testa era una vera tortura. Desideri semplici come lavargli con cura la schiena o passare la spugna insaporita in tutto quel fantastico corpo o loro due nella vasca da bagno mentre gli passava le dota tra i capelli con amore. Cose da semplice coppia.
Matt era di una dolcezza e tenerezza assurda quindi aveva un senso di protezione verso di lui, anche se non sembrava dalla sua corporatura e sopratutto dall'altezza, era un gigante rispetto agli altri. Esteticamente tra i due sembrava Harry quello da proteggere. L'apparenza traeva spesso in inganno.
Ricordava bene il giorno in cui Matt gli aveva fatto una confidenza a tal proposito e aveva scoperto qualcosa in più su Matt, uno dei tanti momenti fra loro.

Era una sera come questa, aspettavano gli altri per andare a cena dopo le riprese.
Erano comodamente sdraiati in quel letto a parlare come fanno tutti gli amici ma si guardavano intensamente.
"Ho una confidenza da farti, é una cosa che non ho detto mai a nessuno" aveva detto Matt con naturalezza.
"E io sono onorato di ciò" aveva risposto Harry con gran felicità. "qualunque cosa si tratta, il tuo segreto sarà al sicuro con me"
"Lo so. Qualsiasi cosa mi viene così spontaneo con te" aveva confidato Matt con gran emozione nel cuore."dirti ciò che mi passa per la testa. É così incredibile il legame che sento con te. Non mi é mai capitato con nessuno della mia famiglia, amico o altro"
Le parole di Matt l'aveva emozionato tanto, anche lui sentiva la stessa cosa. Le emozioni che gli dava Matt con quella confessione, non l'aveva mai provato neanche con sua moglie Shelby ( in Glitter avevo scritto Kim ma avevo sbagliato). Era tutto cosi incredibile.
Lo sguardo vale mille parole che comunicava a Matt che per lui era lo stesso.
" e per questo che sento di dirti che odio essere così alto. posso sembrare forte ma non é così, la mia altezza mi crea disagio. Nessuno direbbe che con il fisico e l'altezza come il mio, io sia insicuro o fragile..."
Harry era rimasto sorpreso da quella confessione. Era una cosa che non avrebbe mai sospettato.
"Non posso credere di averlo detto. É così liberatorio"
"Non c'è nulla di male. Spesso la gente é così ignorante che vede l'apparente. Io sono andato oltre, ho capito subito com'eri fatto veramente" gli aveva risposto lui mettendo una mano sul braccio in segno di rassicurazione.
Un tocco che aveva fatto spostare Matt e confondere Harry di ciò.
"Scusami ma mi hai dato la scossa" gli aveva subito spiegato Matt per non essere frainteso o credere equivoci."hai per caso incontrato Pikachu?"
Harry aveva ribattuto con un'altra battuta: "no, ma ho incontrato Arden Cho. Sarà per questo"
Lo sguardo di Matt strano.
"Ah, Arden Cho. Non sapevo che la conoscevi" aveva detto Matt con una voce strana.
"Non ci conosciamo da molto, anzi avrò scambiato con lei qualche parola" aveva risposto Harry tranquillamente.
"É un'amica di Kat. E forse potrebbe diventare una nostra collega, in molti la vorrebbero come Aline Penhallow"
"Ma che bella notizia!" aveva esclamato Matt alzandosi da letto sempre più strano e con una punta di sarcasmo.
Era impossibile. Quella sembrava la tipica reazione di un fidanzato geloso. Loro non erano fidanzati ma a volte sembrava di si.
Aveva raggiunto subito Matt.
"Non devi essere geloso di lei, tu sei il mio collega preferito e sarà sempre così" aveva affermato lui con voce rassicurante, toccando il suo braccio.
Matt si era girato e si era tuffato nelle sue braccia.
"Anche tu e... Non sono geloso" aveva farfugliando Matt con la testa molto abbassata e affondata sulla sua spalla.
Erano rimasti stretti l'uno all'altro, in un abbraccio d'amore. A occhi chiuso, sentendo il respiro e il calore dell'altro.
Un abbraccio in cui nessuno dei due avrebbe voluto staccarsi e tornare alla realtà in cui loro erano solo amici-colleghi e non c'era spazio per altro.
Era stato il bussare di Dominic a sperare quel momento d'incanto.

Fine flashback

Da quel momento gli abbracci silenziosi erano diventati un'abitudine. Ma solo gli abbracci, come aveva già detto in precedenza, altri desideri non erano possibili. Si accontentava di quei brevi contatti fisici che gli danno felicità. Meglio questo che niente.































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