Los Angeles e sfilata parte 3

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Rupert aveva un invito alla sfilata e chiese a Tom di venire come suo accompagnatore, naturalmente accetto e adesso erano seduti nelle prime file per assistere alla sfilata con un bel tema ' l'amore é uguale'.
- sono contento di essere qua - disse Tom con un sorriso, con le dita intrecciate con quelle di Rupert.
Non avevano intenzione di nascondersi.
- anch'io, finalmente stiamo insieme - disse Rupert contento.
Nei camerini Lucky stava indossando un bellissimo abito dorato, quel colore era lo stesso di quando gli shadowhunters si sposavano nelle loro cerimonie.
-Wow! Sei bellissimo!- esclamò Jaco incantato da dietro all'improvviso.
Anche lui era vestito di dorato, infatti avrebbero sfilato insieme. Entrambi erano felici.
- stai infrangendo la tradizione, non dovresti vedermi - disse Lucky scherzando.
- non ho resistito, dovevo vederti - disse Jaco avvicinandosi e portando una mano al suo viso. - e poi non credo alle superstizioni sai. Ci sposeremo e vivremo per sempre -
Di sicuro scherzava come lui. La sua vicinanza accelerava i battuti del suo cuore e quella mano sul viso.
- divertente, Jaco, ma ora é meglio che vai... Io... Ecco...-
Jaco si avvicinò ancora di più.
- tu cosa?-
Oddio Jaco lo stava per baciare o almeno così pensava e non poteva farlo. Non poteva tradire David.
- Jaco, io non penso che sia una buona idea - disse Lucky con fatica.
Non fu facile ma riusci a resistere a quel bacio. Per quanto lo desiderasse, non era giusto. Non in quel modo. Non era quel tipo di persona.
- Hai ragione, sono stato troppo precipitoso. Prima ti corteggieró e poi arriverà il resto - disse Jaco portando la mano alla sua per dargli un bacio.
Ecco il problema non era che era presto, forse anche ma il fatto che stava con David e Jaco doveva saperlo. Non voleva che si sentisse ingannato da lui per nessun motivo.
- Jaco, devi sapere che io... -
- lo so, sei mormone e hai fatto voto di castità fino al matrimonio. Non mi importa, sono pronto ad aspettarti. Non é importante solo il sesso in una relazione, possiamo fare altre cosa. Sei così puro e innocente e porti avanti le tue idee - disse Jaco con molta ammirazione. - é ammirevole, dico davvero. Molti non ci sarebbero riusciti visto gli ormoni ma tu si, sei l'esempio -
Ora Lucky si sentì in imbarazzo e pieno di sensi di colpa. Il Lucky descritto da Jaco era diverso dal vero. Non era puro e innocente come pensava. A lui piace il sesso, certo solo con David. Jaco avrebbe odiato il vero Lucky ma doveva essere sincero con lui. Meglio essere odiati per la verità che per una menzogna. Tanto si sapeva che le bugie venivano sempre a galla in un modo o in un altro.
Stava per dirgli il suo segreto quando lo stilista li chiamo per comunicargli la loro parte nella sfilata con un colpo di scena. Qualcosa che nessuno dei due si aspettava.
- un bacio?? - esclamò Lucky sorpreso.
Avrebbe dovuto baciare Jaco durante la sfilata. Non sapeva se sarebbe stato in grado.
Intanto Rupert ricevete la visita di Susan sua manager e doveva parlargli urgentemente, trascinandolo lontano da Tom che trovo strano tutto ciò.
- mi vuoi dire che ti preso? Perché mi hai allontanato da Tom in quel momento? - chiese Rupert furioso.
- perché non puoi farti vedere in atteggiamenti amorosi con lui, hai un contratto che ti impone una relazione falsa con la coprotagonista per promozione - disse Susan seria. - anzi dovrai fingere di essere indeciso tra James e Samantha quindi questa tua relazione dovrai tenerla segreta -
Cosa??? Non era possibile.
- No. Non c'era nel nel contratto e non ho intenzione di nascondere il mio amore per Tom - dichiarò Rupert deciso.
Susan tirò fuori il contratto e portò l'attenzione un minuscolo paragrafo.
'Qualsiasi cosa per promuove il film sarà fatto anche anche finti fidanzamenti quindi l'attore non può avere relazioni durante il film'
Oh cazzo! Non aveva finito di leggere il contratto perché Susan aveva assicurato che era quello standard e lui si fidava di lei, era la sua manager da anni. Non era mai successo una cosa del genere.
Come aveva potuto fargli questo?
- perché mi hai fatto una cosa simile? Io mi fidavo di te - disse Rupert ingannato, deluso e arrabbiato.
- lo faccio per il tuo bene, per la tua carriera e un giorno mi ringrazierai - disse Susan senza alcun scrupolo. - quindi per tutti tu e Tom dovrete sempre solo amici. Quello che fatte nella camera da letto non mi interessa ma fuori sì -
Era orribile tutto ciò. Gli sembrava un incubo.
Susan se ne andò, Rupert restò immobile e Tom arrivò in quel momento.
- eccoti qua. Cosa ti ha detto la tua manager? - chiese lui curioso.
Rupert era fermo immobile e non rispondeva.
Quello lo fece allarmare.
- Amore, mi dici che hai? - chiese preoccupato.
Ma ancora nulla allora lo fece voltare e vide Rupert con le lacrime agli occhi e un contratto nelle mani.
- Rupert, così mi spaventi - disse Tom a quella reazione.
- mi dispiace, Tom. Io non ne sapevo nulla - disse Rupert triste e sconvolto.
- ti dispiace per cosa?? - chiese Tom confuso.
- per questo - disse Rupert indicando un paragrafo con il dito tremante.
Tom prese il contratto e guardò il paragrafo piccolo ' qualsiasi cosa per promuovere il film sarà fatto. Anche finti fidanzamento quindi l'attore non può avere relazioni durante il film'. Non poteva credere ai suoi occhi.
- mi dispiace. Mi fidavo di Susan ma lei mi ha ingannato - disse Rupert singhiozzo. - mi ha detto che devo tenere segreto il nostro amore. Io non voglio ma... -
Quella situazione era crudele. Persone come Susan nel mondo dello spettacolo era pieno.
C'era rabbia in lui per quello che stava succedendo, avrebbe voluto spaccare qualcosa ma non era questo di cui Rupert era bisogno. Stava già male di suo così fece l'unica cosa possibile: gli diede un abbraccio.
- tranquillo, non sarà questo a separarci. Saprò resistere a questa situazione - disse Tom forte.
- non posso chiederti questo - disse Rupert staccandosi. - non mi sembra giusto -
- non me lo stai chiedendo. - disse Tom con un sorriso. - nessuno ci separerà -
L'amore di Tom era così grande. Le lacrime di tristezza in quelle di commozione.
Non poteva desidera un ragazzo migliore di lui.
...
Matt, Harry, Kat e Dominic erano tornati in hotel con la scusa della stanchezza e si preparavano per le loro due belle nottate. La reception chiamo Harry quindi scese a vedere mentre Matt poté attuare la sua idea. Riempi la vasca e aggiunse il bagnoschiuma, uso il suo cellulare per la musica di sottofondo e prese le candele dalla scrivania e le colloco in bagno accese e chiuse la luce. Quando tutto fu pronto, si spoglio e si mise sul letto ad aspettare Harry ma il suo fidanzato non tornava. Chissà perché l'avevano chiamato. Un po per la morbidezza del letto e un po per la stanchezza, chiuse gli occhi un attimo e si addormentato.
Keith approfittò dell'occasione per entrare nella stanza e si avvicinò a lui. Il suo bellissimo Matt. Si mise sul letto accanto e si strinse a lui. Rimanendo così, senza far nulla o toccare altro. Solo stringersi a lui per un po di calore dall'unica persona che si era veramente interessata a lui dopo Virginia. Se solo non fosse stato così cieco, avrebbe visto Max.
Si sentiva molto solo nel suo castello e i messaggi privati tramite twitter di Matt, illuminava la sua esistenza.
Suo padre era una persona vile, crudele e ipocrita, davanti agli altri era un'altra persona altruista, un buon re ma la verità era orribile e lui lo sapeva sulla sua pelle. Per suo padre, lui era solo una pedina come tanti altri, una merce di scambio e non aveva mai ricevuto vero affetto da lui. La sua matrigna era come quelle delle favole. Suo zio e sua cugina erano persone orribili come suo padre.
L'unica persona che lo amava non c'era più, la sua mamma. Era morta quando era piccolo, la sua bellissima mamma a cui era tanto legato e che lo proteggeva da tutto.
Avrebbe dovuto andarsene da quel castello ma era l'ultima cosa legata a sua madre. La vera erede del castello era lei ma alla sua morte era passato a suo padre e lui l'avrebbe potuto avere solo all'età di 28 anni. Anche se aveva sempre pensato che era strano. Di sicuro qualche piano di suo padre.
Poi c'era Max, che stava sempre al suo fianco e con cui non si annoiava mai.
Perché pensava adesso a quel rompiscatole???
Tanto lo faceva perché era pagato e nessuna parola cambiava ciò che pensava. Atrimenti non avrebbe permesso tutto quello che subiva. Di sicuro anche lui n'era a conoscenza poiché era stato assunto da suo padre. Anche il fatto che era riuscito a trovarlo là a Los Angeles, n'era la prova. Suo padre l'aveva mandato a cercare.
Sentì un rumore di passi in lontananza così decise di andarsene per ora, diede un bacio nella guancia a Matt e uscì da dov'era entrato.
Harry aprì la porta e trovò il suo bellissimo fidanzato nudo addormentato sul letto e prese una coperta per coprirlo. Prima di svegliarlo, fini quello iniziato da Matt in bagno, mise i sali da bagno, un mobile portatile con cestello e una bottiglia di champagne vicino alla vasca e riempi due bicchieri.
Avevano avuto la stessa idea. Erano telepatici.
Svegliò Matt dolcemente con un bacio, i due si guardarono complici e si spogliandosi a vicenda mentre raggiungevano la vasca a suon di baci, creando una scia di vestiti dal letto al bagno.
Era la prima volta per loro in vasca. Un momento sognato da entrambi in diversi momenti.
L'attimo dopo, erano nella vasca.Matt disteso su Harry con la testa appoggiata alla sua spalla e Harry gli passò il bicchiere di champagne, brindarono a loro. Si coccolarono e si insaporano a vicenda in mezzo alla schiuma, dandosi dolci e caldi baci.
- abbiamo avuto una splendida idea - disse Harry accarezzando il suo petto.
- già, coccolarsi nella vasca da bagno é un vero paradiso - concordo Matt portando una mano al suo collo e girando la testa per dargli un bacio.
- angelo tentatore - affermò l'altro tra un bacio e l'altro. - io volevo fare il tranquillo e il casto -
- tu tranquillo e casto, Harry? Dai, non ti prenderti in giro da solo - disse Matt con una risata cristallina a quell'affermazione. - non sei tranquillo neanche quando dormi. E il casto, fa veramente ridere. Non lo sei mai stato almeno con me. Vorrei ricordarti chi é che supplica di essere preso... -
La voce candita di Matt si trasformò con quell'ultima frase.
- ... O chi dice 'oh si, Matt. Sei fantastico. Continua'...-
Era eccitante e calda e i suoi occhi erano vogliosi.
- e io vorrei ricordare chi é che non riesce a tenere le mani lontano dal mio corpo - replicò Harry giocando a quel gioco.
- posso stare tranquillamente senza toccarti o baciarti in questa vasca - disse Matt in mo di sfida mettendosi nel lato opposto della vasca.
La vasca era così grande da non riuscirsi a toccare se non volevano.
- ci sto, anche se non ci riuscirai - disse Harry con aria di sfida.
- lo vedremo - disse Matt con un sorrisetto.
Stava pianificando qualcosa il caro Matt e lui avrebbe contraccambiato perfettamente.

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