//Born To Die//Ticci Toby

Capitolo 4

Mi svegliai, guardai l'orario e vidi che erano le 16:30, mi ricordai che dovevo uscire con Toby così decisi di mandargli un messaggio per decidere l'orario.
Presi il cel e trovai un messaggio da un numero sconosciuto:

"Ci vediamo al parco vicino scuola alle 17. Va bene?
~ Toby"
Ma cos? Come faceva ad avere il mio numero,ma non era il momento di stare a riflettere su questa cosa, glielo avrei chiesto dopo, l'unica cosa che sapevo era che dovevo muovermi, avevo solo mezz'ora per prepararmi.
Mi feci una doccia veloce, scelsi una felpa nera con un teschio bianco, perché faceva abbastanza freddo e mi misi dei jeans chiari.
Misi un po' di matita sugli occhi giusto per non sembrare una zombie e uscii di casa.
Mentre mi avviavo verso il parco pensavo a come avesse fatto ad avere il mio numero, forse qualcuno glielo avrà dato...ma nessuno aveva il mio numero, visto che nessuno era interessato a chiedermelo.
Arrivai al parco e vidi Toby seduto su una panchina.
"Hey Toby" lo salutai.
Si girò di scatto e sorrise.
"Ciao..."
"Kyra" risi.
"Ah si già ahah" rise nervosamente grattandosi la nuca.
"Senti Toby volevo chiederti una cosa..." volevo sapere a tutti i costi come aveva fatto ad avere il mio numero.
"Dimmi tutto" disse sorridendomi dolcemente.
"Come hai fatto ad avere il mio numero?"
A sentire questa domanda si irrigidì subito ma poco dopo sorrise nuovamente e disse solamente "esperienza".
Accennai un sorriso, non ero per niente soddisfatta della risposta che mi aveva dato.
Ora posso confermare che è un ragazzo misterioso.
"Allora..." dissi cambiando discorso.
"Come ti trovi in questa nuova scuola?"
"Abbastanza bene, non è il massimo però è bella soprattutto perché ci sono ragazze veramente belle e...sexy come te" disse facendo un sorriso perverso.
Arrossii e gli detti un pugno sulla spalla, naturalmente piano e ridemmo.
~•~•~•~
Ridemmo e scherzammo per tutto il tempo fino a quando guardai l'orario: 19:30
"Wow come passa il tempo! Io però ora dovrei tornare a casa" dissi alzandomi dalla panchina.
"D'accordo ti accompagno"
Arrivammo a casa e sentimmo le urla dei miei genitori che come sempre litigavano.
Toby mi guardò perplesso ma io lo tranquillizzai "sta tranquillo è la storia di tutte le sere, io mi chiudo in camera e resto lì fino al giorno dopo" dissi abbassando lo sguardo.
Mi accarezzò una guancia e disse "sono stato benissimo con te"
Io sorrisi e lo guardai negli occhi di ghiaccio che mi ipnotizzavano ogni volta "anche io" dissi quasi sussurrando.
All'improvviso Toby si avvicinò e mi lasciò un leggero bacio a stampo.
"Sta attenta" sorrise prima di andarsene.
Restai fuori dalla porta per non so quanto tempo imbambolata con un sorriso da ebete, poi entrai e mi diressi subito in camera.
Mi buttai sul letto ripensando al bacio.
Involontariamente mi toccai le labbra e sorrisi.