|2° capitolo|

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Chiudo la porta di casa alle mie spalle e poso lo zaino per terra.
"Ari, dove hai pranzato?"
"Caz-cavolo, mamma! Mi hai fatta spaventare!"
"Che ci fai qui?" Dico entrando in cucina.
"Oggi sono tornata per pranzare, alle 4:00 ritorno al lavoro... Sai, avevo cucinato per te!"
"Oddio scusami, mamma! Pensavo ritornassi alle 9:00 di sera, come sempre... Quindi sono andata a mangiare al mc Donald's con Justin"
"Va bene, non preoccuparti"
"È rimasta della pasta, potete mangiarla stasera tu e Justin"
"Va bene, mamma"
Salgo al piano di sopra e prendo i libri per fare i compiti.
Prima di iniziare mando un messaggio a Justin.

A Justin:
Stasera ci aspetta la pasta di mamma;)

Beh, lui ama tutto quello che cucina mia madre, e lei è felice, perché ama cucinare e ogni domenica lo fa abbuffare di cibo. Non so come faccia a non ingrassare mai... Mah!
***
Ore 7:00 pm.
Mi metto sul letto e dopo un po' mi addormento.
All'improvviso delle risate mi svegliano.
Apro gli occhi e vedo Justin mentre mi fa delle foto.
"Sei uno stronzo bastardo. Come hai potuto farmi delle foto mentre dormivo? Mi hai svegliato!"
Dico saltandogli addosso.
"Aiuto!" Urla mentre continua a ridere.
"Dammi il telefono."
"No, mai" dice senza fiato per tutte le risate.
"Dammi questo cazzo di telefono" urlo.
"Va bene"dice continuando a ridere.
Prendo il suo IPhone e appena lo sblocco, vedo che come sfondo ha la nostra foto... Che dolce!
"hai la nostra foto come sfondo!" Dico rimanendo stupita
"Si, scema"
Gli faccio la linguaccia e vado sulla galleria. "Oddio, sono orribile!" Dico mettendomi una mano sulla fronte.
"Non eri orribile, facevi solamente ridere" dice scoppiando a ridere di nuovo.
"Sei un coglione." Cancello le foto e vado nella cartella 'eliminati di recente'.
"Ecco fatto!" Dico dandogli il telefono.
"Stai attento... Quando meno te l'aspetterai, mi vendicherò. Sai che posso farlo" dico facendogli l'occhiolino.
"No, non lo farai" dice tirandosi le punte dei capelli.
"E invece si" dico facendogli un sorrisetto maligno.
Mi sdraio sul letto e Justin si sdraia vicino a me. Prende il suo telefono e io mi avvicino a lui per vedere su che sito va.
Ecco, è andato su Facebook.
"Justin, hai 98 richieste di amicizia!" Dico rimanendo con la bocca aperta.
"Lo so, sono tutte ragazze" dice come se volesse vantarsi.
Clicca sull'icona e va su tutti i profili di quelle ragazze e poi accetta le richieste.
"Questa è sexy!" Dice mettendo mi piace alle sue foto.
"Smettila di fare il pervertito coglione" dico appoggiando la mia testa sul suo petto.
"Perché dovrei smettere?" Dice ridacchiando
"Perché si."
"Sai, è già tanto quello che ho fatto oggi."
"In che senso?"
"Doveva venire una bella ragazza a casa mia... E per venire a casa ho rimandato a domani. Sai che mi sento male quando non lo faccio per un giorno."
"Mi fai schifo!" Dico nascondendo il mio viso nell'incavo del suo collo.
"Non è vero, tu mi ami" dice ridendo
"Si, hai ragione!" Dico imitando la voce di Hailey.
-Hailey è il capo delle puttanelle della scuola, e sta sempre dietro Justin.-
Scoppia a ridere e mi da un bacio sulla fronte.
"Io non so come fanno queste 'brave ragazze'... Ceh, lo fanno solo per provare piacere, con persone qualsiasi, con 20 ragazzi diversi al giorno... Io non la penso così! Io lo faró solo quando sarò convinta che quello al mio fianco sia la persona giusta, e quando lo farò, non sarà solo sesso, sarà amore."
"Beh, tu sei speciale, ecco perché la pensi così"
"Oh, lo sapevo già..." Dico facendo la modesta.
"Sei una scema"
"E tu sei un coglione"
Posa il telefono sul comodino e inizia a parlare.
"Ti ho comprato un vestito" dice indicando la busta sul mio bellissimo divano azzurro.
"Davvero?" Dico saltando velocemente dal letto per andare a vedere il vestito.
Beh, la sua famiglia è completamente ricca, quindi può permettersi di comprare quello che vuole... Mi fa sempre regali, mi sento abbastanza realizzata.
Apro la busta e vedo un vestito bellissimo...
È nero ed ha lo scollo a cuore, devo dire che è abbastanza corto, ma dettagli.
"Oddio, Justin. È stupendo!" Dico guardandolo con la bocca aperta.
"Lo so, lo so..."
"Lo metteró alla festa di domani!" Dico felice.
"No! Tu non andrai a quella festa."
"Cosa, scusa?"
"Non puoi andarci. È pieno di pazzi pervertiti, e ci sarà alcool e droga."
"Non fa niente, tanto non sarò sola... Verrà Nicole con me"
"Nicole non è un maschio. Non potrà aiutarti in caso di bisogno"
"Non ci sarà un 'caso di bisogno'. Smettila di preoccuparti così tanto."
"Ariana, non voglio che ti succeda qualcosa"
"Ma non mi succederà niente! Vuoi capirlo?!"
"E va bene! Però ricordati che ti terrò d'occhio."
"Va bene, fai come vuoi" dico alzando gli occhi al cielo.
***
"Ho sonno... Vai sul divano, voglio dormire"
"No, Ari! Vai tu sul divano"
"Ti ricordo che questa è la mia stanza!"
"Perché non possiamo dormire nello stesso letto? Hai il letto matrimoniale!"
"Sai che non succederà mai" dico mettendomi a pancia sotto.
"E non guardarmi il sedere" dico mettendo la testa sotto il cuscino.
"Non lo sto facendo, giuro!"
Alzo la testa e lo becco mentre sta guardando il mio lato B.
"Sei un coglione!"
"Ma non è colpa mia! È impossibile non guardare!"
"Vai via, pervertito!"
"E va bene" si alza dal letto e si sistema sul divano.
***
Giorno dopo... Ore 7:00 pm.
Vado nel bagno e inizio a lavarmi.
Appena finisco, mi metto un asciugamano attorno al corpo e vado ad asciugarmi i capelli.
Dopo mezz'ora piena, finisco e mi metto il vestito di Justin. Mi guardo allo specchio e devo dire che mi sta benissimo. Lo adoro! Solo che è un po' corto... Vabbè, per una volta nella vita si può indossare qualcosa che non hai mai indossato.
Mi metto i miei adoratissimi tacchi neri, che non metto da tantissimo tempo, e mi faccio una coda alta. Subito dopo mi trucco e metto un po' di eye-liner e del rimmel, per poi concludere con il mio fantastico rossetto rosso.
Sono pronta.

Da Justin:
Sono sotto.

A Justin:
Arrivo.

Prendo la mia borsetta e scendo al piano di sotto. Scrivo un bigliettino a mia madre e lo lascio sul tavolo della cucina.
'Mamma, sono ad una festa con Justin e Nicole.'
Subito dopo esco di casa e vedo Justin appoggiato sulla sua bellissima macchina.
"Come mi sta?"
"Ti sta bene, però è un po' corto..."
"Vabbè, questi sono dettagli"
"tu non hai mai messo dei vestiti del genere" dice mentre entriamo nella macchina.
"Lo so, ma me l'hai regalato, e i vestiti vanno usati. Poi fa bene cambiare..."
Mette in moto e continua a parlare.
"I pervertiti si attaccano come una calamita alle ragazze sexy" dice serrando la mascella.
"Ma io non sono sexy, quindi non si attaccheranno"
"beh, non posso dire che non lo sei."
"Lo pensi davvero?" Dico ridendo
"Si"
Arriviamo a casa di Nicole ed entra in macchina.
"Nicole, sei una bomba!" Dico facendola ridere.
"Grazie, splendore" dice facendomi l'occhiolino.
"Stronza, si saluta"
"Oh, ciao piccolo bastardo"
Ridacchia e fa ripartire la macchina.
Arriviamo e subito dopo parcheggia.
Scendiamo dalla macchina e rimaniamo a bocca aperta. Questa casa è enorme. Già da fuori si sente la musica...
"Io ti tengo d'occhio, ricordatelo."
"Oh, Justin, lasciala un po' in pace!" Dice Nicole sbuffando
"No, non la lascerò mai in pace!"
Dice sorridendo
"Fottiti" dico lanciandogli un'occhiataccia.

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