|16° capitolo|

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"Ari, non correre" urla Nicole.
Apro bruscamente la porta dell'ospedale provocando un forte tonfo.
Vado velocemente al secondo piano e cerco la stanza di mamma.
"Signorina, in questo momento non può entrare"
"Ma io devo vederla, sono sua figlia!" rispondo urlando.
"E va bene, entri, ma faccia veloce."
"Grazie" Faccio un cenno a Nicole e si siede, mentre io entro nella stanza.
"Mamma" appena la vedo in quelle condizioni, scoppio a piangere. Ha la testa fasciata ed è piena di lividi e graffi. Mi siedo sul letto, vicino a lei e le sfioro la mano... è fredda.
"Mamma, ti prego, devi stare bene. Io sono qui, non ti lascerò più." Bagno quasi tutto il letto con le mie lacrime e le accarezzo una guancia.
"Scusami... Non dovevo andarmene, non dovevo." dico piangendo ancora di più.

***

"Signorina, dobbiamo visitarla, quindi deve lasciare la stanza"
"Va bene" le do un bacio sulla mano e chiudo la porta alle mie spalle.
Alzo lo sguardo e vedo Justin.
"Ari" corre verso di me e mi abbraccia, stringendomi forte. Poggio la testa sul suo petto senza staccarmi.
"Starà bene" mi accarezza la schiena e io annuisco.
Ci sediamo sulle sedie difronte la stanza e Justin mi prende la mano. Lo guardo negli occhi e poi abbasso lo sguardo. Sono felice che mi abbia presa per mano, mi macavano troppo questi suoi gesti, ma ora non è il momento adatto per pensare a questo.
Subito dopo sento un rumore e appena mi giro, vedo mamma su un lettino. I dottori si mettono a correre e io inizio ad agitarmi.
"Cosa succede?" dico inseguendoli.
"Rispondetemi! Dove la state portando?" urlo. Justin mi viene dietro e cerca di farmi calmare, ma non ci riesce.
"Dobbiamo operarla urgentemente." e subito dopo sbattono la porta.
Inizia a girarmi la testa a cado a terra.
Sembra un sogno; tutto questo non può essere vero, non può!
"Ari, andrà tutto bene" dice inginocchiandosi a terra.

***

"Ari, ti accompagno a casa, devi riposare" mi dice Justin.
"Io non vado da nessuna parte."
"Ha ragione... Devi riposare" dice Nicole.
"Ho detto no. Andate voi."
"Allora accompagno Nicole e torno qui"
Non rispondo e se ne vanno.
Prendo il telefono e chiamo Cameron, mi aveva detto che dovevo informarlo di tutto.
Non mi risponde, forse sarà occupato. Quando potrà mi chiamerà. Mi porto le gambe al petto e chiudo gli occhi.
Dopo 10 minuti arriva Justin.
"Eccomi" dice sedendosi vicino a me.
"Eccoti" mi giro verso di lui e il mio sguardo si ferma sulla sua bocca e subito dopo penso a tutte le volte che ci siamo baciati. Mi è mancato tanto, non posso negarlo.
"Mi abbracci?"
"Certo piccola mia" si avvicina e mi abbraccia. Lo stringo forte e il suo profumo mi attraversa le narici.

"Mi dispiace..."
"Cosa?Perchè?" lo guardo confusa.
"Perchè sono un coglione. Ti ho trattata male e me ne sono pentito, anche tanto..."
"Oh, non fa niente" abbasso lo sguardo e lui mi prende il mento e mi costringe a guardarlo negli occhi.
"Mi perdoni?"
"Si"
"Grazie, grazie, grazie" dice abbracciandomi di nuovo.
"Però devi dirmi perchè... perchè mi hai trattata in quel modo? Cosa diavolo avevo fatto?"
"Tu non avevi fatto niente... Quello sbagliato qua sono io."
"Si, ma devi darmi una spiegazione"
"Non mi va di parlarne ora"
"Va bene..."

***

"Ari"
"Mhh"
"Ari, svegliati"
"Cosa succede?" Mi alzo di scatto e inizio ad agitarmi.
"Tua madre si è svegliata" dice felice.
"Veramente?"
"Si"
Gli salto addosso per la felicità, poi lo prendo per mano e lo trascino nella stanza.

"Mamma" vado ad abbracciarla.
"Ari" dice con un filo di voce.

"Finalmente ti sei svegliata! Come stai?"
"Sto bene" dice facendo un sorriso forzato.

So che sta mentendo.

"Justin" dice allargando le braccia. Lui si avvicina e l'abbraccia.
"Sei sicura che stai bene?" le chiede.
"Si, sono sicura" gli spettina i capelli e lui alza gli occhi al cielo, ma subito dopo si mette a ridere.
"Justin portala a casa... Deve riposare, sono le due di notte"
"No mamma. Io voglio restare qui con te."
"Ari, deve riposare"
"Vai, io starò bene."
"va bene mamma..." L'abbraccio e vado vicino la porta. Justin le da un bacio sulla guancia e lei gli sorride.
"Verremo domani mattina a trovarti, ciao mamma"


"Casa dolce casa" dico chiudendo la porta alle mie spalle.
"Sei mancata molto alla tua casa" dice salendo al piano di sopra.
"Sono mancata solo alla casa?" incrocio le braccia e mi guarda divertito.
"No, sei mancata anche a me"
Sorrido e salgo le scale. Prendo l'intimo e il pigiama e vado nel bagno a lavarmi.


Mi metto sul letto e subito dopo Justin apre la porta. è senza maglietta...

"Buonanotte" dice dandomi un bacio sulla fronte.
"Dove vai?"
"Sul divano"
"No, resta qui"
"Sicura?"
"Si." Mi sorride e si mette sotte le coperte.
"Mi sei mancato tanto Juss..."
"Anche tu, troppo."
"Sono ancora la tua vita?"
"Certo piccola"mi prende dai fianchi e mi avvicina a lui.

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