|4° capitolo|

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Entriamo in casa e vedo Pattie, la madre di Justin.
"Pattie" dico abbracciandola. Lei è come una seconda madre per me.
"Ari, amore"
Sorrido e continua a parlare.
"Justin è stato tutto il tempo con te, vero?"
Guardo Justin e cerco di non scoppiare a ridere.
"Si, mamma, sono stato tutto il tempo con lei." Dice rispondendo al mio posto.
"Ariana, dice la verità?"
"No" dico ridendo.
"Justin!" Dice guardandolo male.
"Mamma, non è una bambina! Sa cavarsela anche da sola. E poi lei mi ha detto di andare via!"
"Ha ragione"
"E va bene..." Dice Pattie sedendosi sul divano.
"Ora andate a dormire" continua a dire.
"Si, signora!" Rispondiamo in coro io e Justin.
Saliamo al piano di sopra e entriamo nella sua stanza che io amo troppo. È tutta blu e azzurra ed è enorme.
Apro il suo armadio e prendo il mio pigiama.
Beh, si... Ho dei vestiti a casa sua e lui ha dei vestiti a casa mia. Lui si mette il pigiama e si mette sul letto e io vado nel bagno per cambiarmi.
Entro nella stanza e mi metto nel letto con lui.
"Oddio!" Dico coprendomi il viso.
"Cosa?"
"Mi è venuta in mente quella scena!"
"Quale scena?"
"Sai cosa intendo, brutto bastardo!"
Scoppia a ridere e si gira verso di me.
"Ammettilo che vorresti vederlo meglio!"
"Mi fai schifo!" Dico girandomi dall'altra parte del letto.
"Dai, Ari, sto scherzando!"
"Zitto e dormi, schifo."
Lo sento ridere e si avvicina a me, mettendo la sua mano sul mio fianco.
Appena mi tocca, sento una sensazione stranissima in tutto il corpo. Non so perché.
"Uffa... Non ho sonno!" Dico girandomi verso di lui.
"Anche io"
Prendo il telefono e apro l'applicazione di 'obbligo o verità'... Amo quest'app, è divertentissima, ci gioco sempre con Nicole.
"Ci giochiamo?" Dico facendogli vedere lo schermo.
"No" dice
"Eddai" dico pregandolo.
"E va bene!"
"Ye!" Sorrido felice e seleziono due giocatori, un maschio e una femmina. Questo ovviamente è un gioco per grandi, perché ci sono domande un pochino... Beh, avete capito!
"Vai, tocca a te... Che scegli? Obbligo o verità?" Dico
"Verità" clicco sul pulsante e subito dopo esce la domanda.
"Hai mai offeso qualcuno?"
"che domanda banale! Certo che ho offeso qualcuno!"
Gli passo il telefono e mi incita a scegliere.
"Scelgo verità..."
"A quanti anni hai avuto il tuo primo rapporto?" Appena finisce di dire la frase si mette a ridere, perché anche lui sa la risposta. Fottiti.
"Vabbè, vai avanti, sai già la risposta" dico guardandolo male.
"Nono, dillo" dice ridendo.
"No"
"Dai"
"E va bene! Non ho mai fatto sesso."
"Brava bambina"
"Stronzo"
Prendo il telefono e sceglie obbligo.
Appena esce la domanda, la leggo e rimango sconvolta, cerco di passare alla prossima, ma non faccio in tempo.
"No, perché stai cambiando domanda? Non farlo!"
"Tu non sai cosa c'è scritto"
Prende il telefono e legge ad alta voce.
"Bacia la ragazza vicino a te e dopo ditevi cosa avete provato"
"Vedi? Cambia domanda" dico ridendo.
"No, perché? Potremmo provarci..." Dice guardandomi le labbra.
No.
No.
No.
Non può farlo. Lui è Justin. Il mio migliore amico.
Lo guardo sconvolta e inizio a parlare.
"No, dei migliori amici non possono baciarsi!"
"E chi l'ha detto?"
"E va bene... Potremmo provarci..."
Dico diventando rossa.
Subito dopo si avvicina e mi bacia.
È un bacio lento, passionale...
Mi tocca dirlo, ma è così.
La sua lingua gioca con la mia, e le sue labbra soffici mi mandando il cervello in tilt.
Dopo un bel po' ci stacchiamo.
Non ho mai baciato una persona per così tanto tempo. Lui sta continuando a guardarmi le labbra, sembriamo come drogati!
"Beh, cos'hai provato?" Dico guardandolo.
"Mi è piaciuto tanto..."
"Anche a me"
"O-ora ho sonno... Notte Justin" dico alzandomi e mettendomi nell'altro letto.
"Notte Ari"
Mi sento strana...

|Giorno dopo... 10:00 am.|
Mi sveglio e mi ritrovo abbracciata a Justin.
Mi sono sicuramente alzata nella notte... A volte mi succede e poi non mi ricordo. Subito dopo mi viene in mente quello che è successo prima di andare a dormire.
Sa baciare davvero bene! Ora però, devo far finta che non sia successo niente. Il nostro rapporto deve rimanere lo stesso.
Mi alzo  piano dal letto, facendo attenzione a non svegliarlo e vado al piano di sotto.
"Buongiorno"
"Buongiorno" risponde Pattie.
"Vi sto cucinando tante cose buone"
"Grazieee! Amo la domenica! Posso svegliarmi tardi, posso mangiare quello che voglio e posso fare quello che voglio!"
Ride e mi da un bacio sulla guancia.
"Vi ho fatto una foto mentre dormivate! Eravate bellissimi!" Dice mostrandomi la foto sorridendo.
"È stupenda!" Dico felice.
"Puoi inviarmela sul telefono?"
"Certo" dice.
Subito dopo scende Justin.
"Guarda, tua madre ci ha fatto una foto mentre dormivamo!" Dico correndo verso di lui.
"Che bella!" Dice sorridendo.
Lo abbraccio e mi tira le guance sorridendo.
"Giochiamo alla play?" Gli chiedo.
"Va bene"
***
"Venite a tavola, è pronto!"
Chiude il gioco e andiamo in cucina.
"Hai barato" dice guardandomi male.
"No, caro. Sei solamente geloso che ho vinto solo io" dico soddisfatta.
"Scema"
Gli faccio la linguaccia e preparo la tavola.
"Ora arriva anche tua madre"
"Davvero?" Dico felice.
"Si, oggi non lavora"
"Che bello!"
Suona il campanello e vado ad aprire.
"Ciao mamma" dico abbracciandola
"Ciao Ari" posa la sua borsa sul divano e andiamo in cucina.
"Weilá" dice salutando Justin e Pattie.
"Ciao Emily" dicono insieme. Mia madre passa i piatti a Pattie e io mi siedo davanti a Justin.
"Sei brutta"
"Anche tu, ma proprio tanto!"
"Sei una balena"
"E tu sei un elefante"
"E smettetela!" Dice mia madre ridendo.
Mettono i piatti sul tavolo e si siedono.
"Ieri vi siete divertiti?" Chiede mamma.
"Non proprio" dico io.
"Si, io mi sono divertito"
E ti credo!
"Perché tu non ti sei divertita?"
"Sai che non amo stare nei posti affollati..."
Annuisce.
"Ari, ti ho comprato l'intimo da Victoria's Secret, l'ho comprato anche per me"
"Oh, grazie mamma" dico felice.
Amo tutto quello che vende quel negozio.
"Dovrei comprare anche io qualcosa lí... Ho bisogno dell'intimo nuovo" dice Pattie.
"Emh, io sono qui..." Dice Justin tossendo.
Scoppiano a ridere e inizio a parlare.
"Ah, davvero! Tu sei qui..." Dico sarcasticamente.
"Ah ah ah!" Dice ridendo per finta.

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