capitolo 39

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Canzone capitolo
Budapest ~ George Ezra

Dopo una settimana dal matrimonio partiamo per la luna di miele solo io ale e la piccola.
Visitammo mezza Europa il posto in cui ci fermammo di più è stata l'Italia ci stemmo tre settimane dove visitammo tutti i posti più belli, il mio preferito è stato Napoli è davvero una città bellissima dove ho scattato parecchie foto la mia preferita è quella del porto con le case tutte illuminate intorno .
Poi andammo a Budapest anche quella una bellissima città, dopo tutto il tour europeo tornammo in America, alla bambina piace l'aereo è brava e non fa mai i capricci

ale:" Elizabeth"

io:" dimmi "

mi fa mettere nella culla Carla e mi avvolge con le sue braccia

ale:" ti amo"

io:" mi hai fatto spaventare idiota "

ale:" ma tu lo ami questo idiota vero "

faccio incrociare le nostre mani e lo guardo in quegli occhi che mi hanno fatto impazzire da sempre

io:" certo che amo questo idiota perché mi ha sempre sostenuto, mi fa sentire speciale, sta sempre con me, è un ottimo consigliere, con lui mi sento bene tra le sue braccia mi sento sempre a casa anche se siamo dall'altra parte del mondo...e beh il suo profumo, mi fa andare in estasi... Quando sei con me io vedo solo noi due ti amo, ti amo alla follia e continuerò a dirlo sempre "
Ale mi prende in braccio e mi bacia, io allaccio le gambe alla sua vita e ricambio
Ale:"Dio quanto ti amo"
Dice sorridendo, io gli bacio il collo e sorrido

ale:" fai la brava "

io:" scusa" dico ridacchiando.

suona il telefono

io:"uffa chi è ora?!"

rispondo staccandomi di poco da ale

Alessia:" tesoro venite a pranzo?"

io:" ehm si mamma certo preparo la bambina e arriviamo "

chiudo la chiamata e do un veloce bacio a stampo a ale

io:" tesoro cambiati che andiamo da mia mamma "

ale:" uffa ma io volevo un bacio "

gli do un altro bacio e vado a vestire Carla, mi cambio e vedo ale che mi guarda

io:" che fai "

ale:" e poi pensavi di non essere una brava mamma "

sorrido tenendo Carla in braccio mentre si cuccia la mano, le levo la manina le asciugo la bocca e la mano poi le metto il ciuccio.

io:" possiamo andare "

ale sorride e ci prende in braccio

io :" alee! "

ci fa sedere in macchina, va dalla sua parte, sale e parte. Dopo 10 minuti siamo da mia mamma, scendiamo e suono il campanello con Carla in braccio e ale per mano, ci apre Giusy che subito prende Carla in braccio e va dentro.

io:" giorno anche a te Giusy come stai? oh noi bene "

ale scoppia a ridere e mi trascina dentro, ci sono tutti anche i ragazzi, la mamma sta cucinando, Carla è in mezzo a tutti e nessuno ci calcola

Morgan:" tesoro!"

viene da me a mi abbraccia e subito dopo abbraccia anche ale

io:" ciao papà come stai?"

Morgan:" tutto bene voi? vedo che nessuno vi calcola "

ridacchio e mi appoggio ad ale

io:" tutto bene e si in effetti nessuno ci calcolava "

sotto un cielo di stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora