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E si ricomincia...
Eccola lì: piangente con le mani sul viso e tra le mie braccia.
"Smettila di piangere"
"Non ci riesco"
"Sshh... vieni qui"
Comincio a coccolarla accarezzandole la spalla
"Lui non ti ha meritata"
Ma quelle parole la fecero solo piangere di più, come se fossero veleno.
"Smettila di piangere"
Dissi in modo dolce ma sembrava che più io parlavo più si nascondeva sempre di più in se stessa.
"Se vuoi che me ne vado devi solo dirlo"
"No ti prego resta"
"Scusami ma sembra che più parlo più un coltello ti stia perforando il cuore"
Non parló ma si fece asciugare le lacrime.
Forse aveva capito tutto
"Devo dirti una cosa"
"Lo so"
Merda
"Io ti amo"
A quelle parole le lacrime scesero sempre più velocemente, il suo respiro si fece sempre più affannoso e il suo cuore batteva all'impazzata
"Ho capito. La scena si ribalta"
"Mi dispiace"
"Non ti preoccupare"
la abbracciai e la mia mano si posò sul suo fianco
"Ma cosa?!..."
Guardó il mio braccio e non mi resi conto che i tagli si vedevano
"Perché?"
La mano era sporca del mio sangue e... dio quelle fottute lacrime
"Per te"
"Dio cazzo. Non é una scusa valida"
si staccó da me spingendomi via da lei.
"Tu l'hai fatto per me, ora siamo pari"
"Io l'ho fatto per sfogarmi"
Cominciai a fare avanti e indietro per tutto il tempo.
"Porca puttana Anne"
La vidi di spalle con un ondata di fumo.
"Quando cazzo hai cominciato?"
"Un mese fa"
Non avevo parole per esprimere quel dolore che avevo dentro: si taglia, fuma,... e poi?
É perfetta e fa di tutto per non esserlo. Dio se solo se ne rendesse conto tutto cambierebbe.
"Leo lo sa?"
"Che cazzo me ne frega di lui? Sono stata solo una distrazione per lui"
Ecco perché ha cominciato a fumare.
"Tanto a te che importa. Non ti é mai importato niente di me"
"Non lo dire neanche per scherzo"
Quel fumo del cazzo continuava a uscire dalle sue labbra e finita una sigaretta un'altra ne veniva accesa.
"Cosa devo fare per farti smettere?"
"Tu smetti di tagliarti e io smetto di fumare"
"Va bene"
"Hey non pensare che finisca qui. Dammi quella cazzo di lama"
"E tu l'accendino"
"Al diavolo"
Scoppiammo a ridere come matti in mezzo a quel prato.
Il sole le illuminava il viso e il sorriso che compariva sul volto di quell'angelo perfetto.
"Mi prometti una cosa?"
"Certo Matte"
"Mi prometti che se saremo lontani resteremo per sempre uniti?"
"Te lo prometto"
Le baciai la fronte e cercai di rubarle l'accendino
"Tieni le mani giù dal mio culo"
"Altrimenti?"
"Mi conosci e sai cosa farei"
Era da tanto che non la vedevo così felice.
"Ti ricordi quando eravamo piccoli?"
"Sì"
"Eravamo così uniti..."
Perché a un tratto il sapore di fumo mi entró in bocca?
"Avevi detto che non mi amavi"
"Anche gli amici si baciano"
Sorridemmo e pensai al domani
"Domani a casa mia"
"Sì"

Ecco la giornata andó così, ma sto comunque male perché non so se mi ama e neanche cosa succederà domani

Matteo

Io per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora