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E il domani arrivó ma lui no...
Ero sotto casa sua all'orario che mi aveva dato ma di lui neanche l'ombra.
Perché sei caduta in questa trappola? Lui non é il predatore e io non sono la preda.
Mi alzai da terra con le lacrime agli occhi come una cretina che aspetta la persona che non arriverà mai
"Anne"
Sentì gridare e dalla voce lo riconobbi subito.
Corremmo l'uno verso l'altro aprendo le braccia per non lasciarci andare.
"Mi sei mancata anche solo per un giorno".
Se devo essere sincera non so cosa mi sia preso ieri. Perché l'ho baciato? Se non lo amo perché l'ho fatto?
Le sue braccia mi stringevano i fianchi in una stretta dolce, amorevole, così bella da farmi immaginare un mondo solo per noi due pieno di... un momento...cosa?
"Ti vedo turbata...é successo qualcosa?"
"No, stai tranquillo"
Gli presi il viso tra le mani e lo baciai.
Perché cazzo? Perché?
Perché dico cazzo? Mi piace baciarlo ma non so se lo amo ancora...
Mi prende per i fianchi e mi fa sollevare
"Ho la casa libera vuoi entrare?"
"Se per te non é un problema mi farebbe molto piacere"
E a quelle parole sul viso gli spuntò quel sorriso che amo ancora.
"Cazzo te lo bacio quel sorriso"
"E io ti bacio quel tuo bel culetto"
"Cosa?!..."
"Mi hai sentito e non te lo ripeto una seconda volta"
E mi bacia la fronte.
La pioggia comincia a scendere: da due gocce d'acqua a un acquazione vero e proprio.
"Forza corri"
Corriamo verso la tettoia entrambi bagnati fradici per entrare in casa, ma la pioggia ha la meglio... inciampo e mi sbuccio un ginocchio e un gomito
"Merda, vieni ti porto io"
Mi carica sulle sue spalle e continua a correre coprendomi con la sua giacca.

Non so come mi sentivo tra quella braccia muscolose e morbide... mi sentivo amata veramente questa volta. Penso che questa volta non me lo lascerò scappare dinuovo

Anne

Io per TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora