"Buongiorno quartina"
"Mhh"-mugugniai
"Shh..non dire nulla, scusami, ho fatto davvero molti errori, ma adesso sono qui che ti chiedo scusa"
"Andrea ma.."Avrei voluto tanto che succedesse davvero.
Un altro dei continui sogni che mi perseguitano durante le ultime settimane.Di Andrea nessuna notizia.
AncoraOrmai mi ero rassegnata all'idea che pensava realmente le parole graffianti di quella telefonata.
Perciò andai avanti------------------------------------------------------
Quella mattina mi svegliai particolarmente presto.
Misi su un paio di leggins neri e un felpone grigio e uscii di casa senza fare troppo rumore.Appena fuori, mi ricordai che i miei genitori erano via per un congresso, quindi ero scesa in religioso silenzio per nulla..
BeneL'aria era gelata
Il freddo mi gelava le narici, ma era una sensazione piacevole.
Calpestavo le foglie scricchiolanti al mio passaggio.Come mio solito fare, camminavo a testa chinata perciò avrei dovuto aspettarmelo
"Ehi ma guarda dove cammini! "
Non risposi
Ero immersa nei miei pensieri
Continuai il mio cammino ancora per pochi metri, quando mi fermai di scattoAlzai con molta cautela la testa e mi gira tenendo i pugni serrati.
In piedi, appoggiato ad un palo della luce, c'era lui.
Il ragazzo che prima mi aveva urlato contro.Mi guardava con aria compiaciuta e accennando un sorrisetto odioso.
In tutta risposta strinsi i pugni e mi irrigidii
Lo fulminai con lo sguardo all'istante e girandomi mi avviai verao scuolaSperavo che mi raggiungesse
Che mi bloccasse il braccio e mi trascinasse indietro per poi stringermi in uno dei suoi caldi abbracci
Ma non successeArrivata davanti al grande atrio scolastico presi un respiro profondo e scrollai di dosso l'immagine di quel volto.
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Finita la prima ora sarebbe arrivata la mia preferita, l'ora di storia dell'arte.
Amavo studiare il pensiero di un pittore
Soprattutto amavo le spiegazioni del Sig. MartiniCaspar D.Friedrich e il sublime..
il romantico per eccellenza
Ero così ammaliata dalla sua storia da perdermi nella spiegazioneLa porta alla mia deatra si aprí di scatto
Non ho mai odiato stare al primo banco così tanto"Salve prof, scusi l'intrusione"
"No Andrea, fai pure. Dimmi che succede? "Sentivo un forte calore alle guance
Cominciavano a sudarmi le mani
Sentivo il suo sguardo bruciare sulla mia pelle"Sapete ragazzi, lui è uno dei miei migliori studenti"
"La ringrazio prof"-accennó un sorrisoNon staccò lo sguardo da me neanche per un secondo
"Ad ogni modo, la professoressa Giove vorrebbe parlare con Tessa per un concorso a cui sta partecipando"
"Uscita acconsentita, vada pure Tessa"Con non so quale coraggio mi alzai dal mio banco e mi diressi verso l'uscita con quel ragazzo.
Mentre ringraziavo il professore quel ragazzo mi prese la mano
Davanti a tutta la classeAvvampai
Volevo sprofondare
Chiusi in fretta la porta e una volta usciti staccai con forza il braccio dalla sua presa."Mi spieghi che cavolo ti è preso Tess?!"
Non risposi, mi girai dal lato opposto
"Tess..che diamine ti prende"
Trattenevo a stento rabbia e lacrime
"Tess cazzo rispondimi!"
Basta
"Che mi prende?! Spero tu stia scherzando perché se non fosse così significherebbe che sei davvero coglione.
Sono solo una stupida quartina per te, se non ti avesse obbligato tua madre non saresti venuto in ospedale.
Te ne saresti fregato.
Ma sarebbe stato meglio che sentirsi dire bugie su bugie.
E dopo tutto non ti fai sentire per ben 2 settimane!
È questo che mi prende, mi hai rovinato la vita in 2 minuti di chiamata, e come se non bastasse mi stai facendo perdere una delle materie che preferisco""Tess ma.."
"Vattene"
"Cosa..?"
"Andrea, vattene.
Per sempre"¤
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Volevo finirlo ma sarebbe stato troppo lungo
sooooo see you tomorrow
Love youuu♥♥
~vale
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The White Shadow
RandomEra partito come un modo per sfogarmi ma la situazione mi è sfuggita di mano È la storia di una ragazza fragile che trova il suo punto fisso dopo aver perso tutto. Anche se stessa