Capitolo 1

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Ho sempre cercato di mostrare a tutti il meglio di me, di trovare un buon posto in questo mondo malandato ma in un giorno è cambiato tutto. Ora non ho più nulla per cui valga la pena lottare, ho perso la voglia di essere quello che gli altri volevano e di fare ciò che mi veniva chiesto.
La mia famiglia è schifosamente ricca e mia madre mi ha rifilato per anni completi, perle, scarpe firmate, tutta roba che ho sempre odiato ma "Non puoi girare vestita come una stracciona." diceva sempre. Così ogni volta mi arrendevo ai suoi capricci. Vorrei sentire cosa direbbe se solo mi vedesse ora. Adesso conta solo quello che voglio io. Penso solo che sia meglio passare il mio tempo a divertirmi invece che a deprimermi per la mia vita penosa.
Ho iniziato a far parte di quelli che la gente definisce 'brutti giri' - anche se non ne capisco il motivo - e dopo la mia ennesima cazzata sono stata espulsa da un'altra scuola londinese. Mio padre ha tentato di pararmi il culo finché ha potuto e ora, che sono seduta di fronte a lui nel suo studio, continua a ripetermi che si è stufato delle mie bravate mentre io sono sicuramente più interessata alle pellicine sulle mie dita che ad ascoltare la solita storia.
"...ed è per questo che ho deciso di mandarti a finire gli studi in America." Sono pietrificata. Alzo lo sguardo sull'ennesima persona che è decisa a mollarmi.
"America? Ma fai sul serio James?" ha sempre detestato che io lo chiami per nome ma penso che 'papà' non si adatti bene a lui. In fin dei conti, un padre non lo è mai stato.

"Non so più che altro fare con te, Jayden. Ho già contattato una scuola e parlato con un agente immobiliare per un appartamento distante solo qualche isolato. È anche piuttosto vicino all'abitazione dei tuoi zii." Il suo tono è professionale e mi dà i brividi. Sembra che stia chiudendo un buon affare più che parlare con sua figlia.

Lo fisso ammutolita. Sono fuori di me. "E sentiamo, quando dovrei partire?" dico dopo qualche minuto di silenzio.

"Due settimane. Devi essere lì prima dell'inizio dell'ultimo anno."

Merda. Ho solo due cazzo settimane per sistemare gli affari. Mi alzo furiosa e me ne vado sbattendo la porta. Tiro fuori il telefono e mando un messaggio a Tiffany.

<<Ritrovo last minute. Avverti tutti. È urgente.>>

Non aspetto la sua risposta e mi dirigo in camera mia. Sono incazzata nera. Non appena entro in camera prendo la sedia e la scaravento a terra. Lancio e rompo tutto ciò che mi ritrovo fra le mani.

"Vaffanculo!" grido prendendo la lampada del comodino e lanciandola verso lo specchio a figura intera appeso al muro. Mi fermo e riprendo fiato. Se lui fosse qui sarebbe tutto così diverso. Mi guardo allo specchio -o in quel che ne rimane- e non vedo più la stessa ragazza di due anni fa. Lei era carina, popolare, la tipica ragazza sempre perfettina, con i capelli biondi e gli occhi azzurri. Ora di lei non c'è più nessuna traccia, perché adesso gli stessi occhi sono costantemente velati di tristezza, i capelli cambiano spesso colore e taglio, la mia pelle chiara è in buona parte coperta da inchiostro nero. Ho un piercing sul naso, uno sulle labbra, uno sul sopracciglio, uno sulla lingua e uno sulla pancia. Sull'orecchio sinistro un dilatatore e diversi orecchini, tutte cose che la vecchia me aveva sempre detestato.

Guardo la nostra foto sul comodino. "Se fossi con me non sarei in questo schifo". Dico in tono accusatorio.

Ho bisogno di una doccia per togliermi di dosso un po' di questa tensione così prendo della biancheria pulita e mi rifugio in bagno. Faccio scorrere l'acqua in modo che si scaldi e intanto mi spoglio. Lego i capelli, non farei in tempo a lavarli ed asciugarli. Scorro l'elenco di canzoni sul telefono. Faccio partire Throne dei Bring me the Horizon. La musica mi ha sempre aiutato, è importantissima per me e non so come farei senza, ma questa canzone in particolare riesce sempre a calmarmi. Il suo testo mi arriva dritto al cuore. Entro nella doccia e lascio che l'acqua scorra sulle mie spalle in modo che trascini via con se un po' di stress. Rimango sotto la doccia per circa mezz'ora. Quando rientro in camera controllo il telefono dove trovo la risposta di Tiffany che dice:

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