Capitolo 6 (Do you want to forget? Yes... Let's play)

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La ragazza ormai da ore ballava frenetica nella folla sudata,si allontanò ormai stanca della solita routine:voleva dimenticare non trovarsi in mezzo a ragazzi ubriachi che pensavano solo a toccarle il culo... Si sedette sul diva netto lontano dalla pista,sbuffò sonoramente prima di alzarsi furiosa e raggiungere l'uscita. Un ragazzo la prese per il polso,la bionda cercava di dimenarsi ma non riusciva a scappare,
"Shh,andrà tutto bene" disse
"si,lo dite sempre voi pervertiti"sbottò.
Lorenzo non vedendo più Alison si allarmò e raggiunse la pista cercandola dappertutto senza farsi vedere."A cosa cazzo hai pensato?Mica voglio scoparti" rise di gusto il ragazzo che sotto la luce del lampione nel retro si poteva vedere bene"E allora perché mi hai portata qui?!" Quasi strillò la bionda in preda al panico" ehi calmati,comunque io sono Billy" la ragazza sospiro per poi fulminarlo con lo sguardo" ok,ti ho portata qui perché ti ho visto al bancone del bar"
"e quindi?"
" Bevevi ma non ti ubriacavi"
Alison lo guardò storto
"Vuoi dimenticare qualcosa del passato vero?"chiese infine il ragazzo nero con dei lunghi dread che gli arrivavano alle spalle
"Si..." Rispose incerta la ragazza
"Allora giochiamo"
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Il moro scorse Alison che usciva dal locale,si affrettò a raggiungerla rimanendo sempre dietro di 20-25 passi,aveva il trucco sbavato e i cappelli raccolti in una coda improvvisata,non era lei,rideva per qualunque cosa senza mantenere l'attenzione su ciò che faceva per almeno 2 minuti,camminava barcollando e aveva le pupille dilatate,Lorenzo vuole capire cosa succede e controllare,si avvicinò con la certezza che la ragazza al mattino non avrebbe ricordato nulla.
***
La raggiunsi scattante e la afferrai per l'avambraccio,lei rigirò su se stessa bruscamente permettendomi di vederla in viso,forse stringevo troppo forte,allentai la presa...
"Ehi,..ragazzo misterioso?!" Mi disse senza riuscire a smettere di ridere.
"Sei ridicolo con quel costume" pronunciò indicando le mie ali.
"Come cazzo ti sei ridotta!" Sbraitai contro di lei,Alison strinse i pugni e cercò di non sembrare debole.
"Dio santo,ti ho terrorizzato" dissi vedendola in difficoltà,l'accolsi tra le mie braccia portandola io stesso a casa,o meglio nella sua camera. Per una diciannovenne pesava veramente troppo poco,mi preoccupai senza rendermene conto,la distesi sul letto visto che si era addormentata durante il tragitto. Mi accovacciai in un angolo aspettando che l'alba illumini quei tratti angelici che Alison possiede.
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Osservai la bionda aprire gli occhi di scatto e raddrizzarsi,corse in bagno vomitando una quantità indefinita di alcool,poggiò le mani ai lati della tazza del water permettendo al suo esile corpo di respirare.Presa da un'impeto di curiosità balzò verso il suo zaino estraendo il cellulare,la vidi scorrere con il dito delle foto,non riuscivo a vederle bene perché per evitare di essere scoperto ero nascosto dietro la finestrella.La ragazza spalancò gli occhi e guardò un punto indefinito con lo sguardo stupito ma allo stesso tempo impaurito,"Cosa cazzo ho combinato?!" Si ripetè a se stessa,ero incuriosito,volevo sapere cosa aveva visto di così interessante,quasi roboticamente infilò di nuovo il telefono nello zaino ma con il maglione prese dentro la zip e si rovesciò: non potevo crederci,ecco perché ieri non era in sè,dalla tasca laterale uscì un sacchettino più volte piegato su se stesso per renderlo il più piccolo possibile,una polverina bianca occupava lo spazio all'interno.Alison si avvicinò titubante osservandolo con cautela,sapeva benissimo cos'era ma non voleva averlo lei,Com'era finito in suo possesso? Allungai il collo cercando di osservare meglio,la bionda prese la bustina tra il pollice e l'indice mettendola con attenzione nel cassetto del comodino.
***
La ragazza stava correndo ormai da qualche ora,le faceva bene,le scarpe toccavano il suolo quasi sfiorandolo per meno di un millisecondo,si ritrovava difianco alla sponda di un lago.Era un luogo quasi abbandonato:le panchine in metallo piegate come se il vento le avesse modellate,arrugginite,l'erba che cresceva indipendente era molto alta,Alison si sedette su una di quelle che dovrebbero essere altalene osservando la linea che divideva lo specchio d'acqua con le onde che si increspavano in un fondo rosato,il tramonto,la luce che proveniva dal sole è abbastanza per illuminare i capelli oro della ragazza che si è persa nei particolari,ora visibili,del sole...Lorenzo invece era perso a guardare lei,con i capelli raccolti leggermente i ciuffi mossi al vento,seduta comodamente a guardare il lago.Provò ad avvicinarsi,a parlarle,ma l'ansia gli stava divorando lo stomaco,una paura improvvisa gli pervase il corpo che a quell'impulso si irrigidì fermando il passo poco deciso del moro che con pochi metri sarebbe entrato nel campo visivo di Alison.La bionda visto l'orario preferì prendere un'autobus che la portò direttamente davanti "casa sua". Entrò agilmente dalla finestrella,richiudendola appena toccato il suolo della sua stanzetta. Preparò un cambio e in pochi secondi la sua pelle rabbrividii sotto il contatto dell'acqua fredda appena aperta della doccia.
***
Fantastico,mi ha chiuso fuori, ora come faccio? Svolazzo sul davanzale affacciandomi per vedere all'interno senza smettere di battere le ali,la luce del bagno è accesa:probabilmente starà facendo una doccia se mi va bene apre per far uscire il vapore...Infatti dopo più o meno 20 minuti apre e una nuvoletta bianca esce dall'abitazione accecandomi.Controllo che non possa vedermi e la trovo distesa sotto le coperte che dorme profondamente emettendo respiri regolari,prendo il suo cellulare curiosando per qualche minuto finché non mi ricordo della faccia che aveva fatto stamattina per una semplice foto.Vado in galleria scorrendo tra le immagini e cerco quelle scattate di recente: rimango pietrificato,immobile con i piedi impiantati sul parquet,lo schermo del cellulare si inscurisce evidente segno che ero rimasto in trance almeno 30 secondi. Premo di nuovo il mio dito sul display per vedere se è vero o sono pazzo,la mia faccia sfuocata e le mie ali che circondano le spalle di Alison con un viso soddisfatto ben visibile mi rispondono da soli. No non sono pazzo.

Trust me ~Lorenzo Ostuni~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora