15. Essere padre

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Aveva sentito dire, dai colleghi e dai suoi amici, che un episodio come quello, chiamato comunemente “fuga di ribellione” sarebbe potuto arrivare. Lui stesso se ne era reso protagonista alla tenera età di quindici anni, quando era sgattaiolato fuori dal maniero contro la volontà di suo padre per poter partecipare a una corsa clandestina di scope e fare breccia nel cuore della sua bella –all’epoca Pansy–. Ovviamente in quell’occasione Lucius ebbe cura di farsi trovare sveglio per l’ora di ritorno, stimata intorno alle sei del mattino, avvolto nella vestaglia e con uno di quei malefici sorrisetti simili ai ghigni che il professor Piton dispensava a Neville Paciock quando pregustava insulti a profusione, commenti malevoli, voti spaventosi e un denso spargimento di lacrime per la bruciante umiliazione pubblica. Ecco, mentre Lucius provvedeva, con una dovizia lodevole, a “bacchettarlo” su sedere e palmi delle mani col bastone da passeggio, aveva raggiunto una dimensione dell’invidia del tutto nuova, ritrovandosi a pensare che avrebbe venduto l’anima al Diavolo per vivere cento giorni da Paciock che anche solo un’altra ora da Malfoy.

Ciò che però distingueva quella sua fase di ribellione da quella del pargolo, era per l’appunto che lui l’aveva vissuta intorno ai quindici anni, cosa che rendeva il virgulto straordinariamente precoce, con circa dieci anni d’anticipo. Delle due l’una: o era davvero più maturo di quanto sembrasse –ed era una opzione possibile visto il carattere solitamente mansueto, composto e maturo, nonché una non indifferente intelligenza e perché no, anche un notevole intuito e una ironia più adatta a un tredicenne che a un bambinello di sei anni–, oppure lo aveva fatto davvero imbestialire, il che era ancora più probabile, visto quanto gli aveva urlato addosso con tanto rancore.

Tutto questo però non risolveva la situazione, perché il Marmocchio se l’era elegantemente filata, zampettando lungo la tettoia spiovente e raggiungendo terra tramite una ammirevole scalata sulla pianta di edera rampicante che avrebbe fatto debitamente sradicare una volta riacciuffato.

I primi attimi li aveva passati nella più totale disperazione, incapace anche solo di pensare a fare qualcosa per trovarlo e riportarlo a casa. Aveva tirato una serie di calci a una gamba del letto, per poi lasciarsi cadere sul bordo, prendersi la testa tra le mani, e perdersi in una sorta di autocommiserazione del tutto fuori luogo. Quando però (in preda all’ennesima perdita di autocontrollo, si era alzato nuovamente per tirare un ennesimo calcio al letto) aveva notato la fotografia che il bambino stava guardando poco prima che facesse irruzione nella stanza, il senso di spaesamento svanì.

Era la fotografia che gli aveva scattato vicino al pupazzo di neve costruito insieme.

Billy non l’aveva messa nell’album insieme alle altre, l’aveva incorniciata.

Il visino felice del bambino nella foto era bastato a farlo scattare.

Si era precipitato fuori dalla stanza, lungo le scale, dritto al capanno dell’elfo. Aveva agguantato quella bestiola per un braccio, strattonandolo e chiedendogli se avesse visto scappare il bambino. Con sua enorme sorpresa, la bestia annuì, indicandogli la direzione in cui si era diretto e aggiungendo, quando gli venne sbraitato addosso perché diavolo non fosse corso ad avvertirlo, che il padroncino gli aveva ordinato di non dire niente.

Piccolo, furbo calcolatore.

In quel momento Draco ebbe di che pentirsi per avergli fatto seguire lezioni private con Matthews.

Si era nuovamente precipitato in casa, alla ricerca dello Specchio Comunicante, con cui aveva contattato i suoi genitori.

Narcissa era subito accorsa nella speranza che fosse foriero di buone notizie come un perdono o giù di lì, quando apprese come invece stavano le cose per poco non gli lanciò una maledizione via specchio. Ciò che la trattenne, oltre a una notevole difficoltà tecnica dovuta alla possibilità che lui chiudesse la conversazione prima che la maledizione lo beccasse in fronte, rischiando di far saltare in aria lo specchio di lei, fu la mano bianca che Lucius le posò sulla spalla, per poi avvertire che avrebbe immediatamente cercato di mettersi in contatto con chi di dovere al Ministero, nel mentre lui avrebbe cercato Billy.

Diventar padre è (decisamente) molto più semplice che esserloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora