Cap.1

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Ci ho provato. Giuro che ci ho provato con tutta me stessa a dimenticarmi di lui. A dimenticarmi quello che siamo stati. Ma non ci sono riuscita. Non ce la faccio.Tutto ciò che faccio,ogni movimento,mi torna in mente lui e il suo sorriso,le sue parole,i suoi pensieri e le sue carezze,l'effetto che le sue mani avevano,hanno,su di me. E ancora non riesco a dimenticarmi di lui. Per quanto io abbia provato a dimenticarlo,non ce la faccio. Porca puttana!

******

"Si papà,ho preso tutto,non ci vuole un genio per preparare una valigia"gli dissi scocciata mentre lui alzava gli occhi al cielo per la quasi centesima volta.

"Si lo so,però ho paura che..."ma che diavolo stava dicendo? Perché le persone fanno discorsi complicati alle 7:30 della mattina,quando ogni persona della terra dorme!

"Mi stai ascoltando almeno?"
"Ma certo"risposi,mentre mettevo un paio di jeans nella valigia
"Piegali quei cosi almeno"disse indicando i pantaloni che avevo appena messo dentro.
"Non ho intenzione di farlo."dissi mentre mi fermai e lo guardai negli occhi. Lui provò a sostenere i suoi occhi verdi nei miei azzurri,ma si arrese e distolse lo sguardo andandosene.

Scesi di sotto a fare colazione e c'era ogni ben di dio...fra caffè,yogurt,cioccolate calde,biscotti e frutta,non sapevo propio dove mettere gli occhi.
Sembravo un pesce fuor d'acqua.

"Buongiorno signorina Hall,gradisce qualcosa da mangiare?"a risvegliarmi dal mio stato di trans fu una cameriera dell'hotel,mai vista in vita mia...chissà lei come faceva a sapere il mio cognome...

"Si,prendo una tazza di latte con cinque di quei biscotti alla frutta"dissi indicando dei biscotti con fragole sopra"e una pasta alla Nutella grazie"
"Porto tutto al tavolo?"mi chiese mentre versava del latte in una tazza.
"Certo"risposi e mi avviai a cercare un tavolo.

Una cameriera arrivò e mi portò tutto quello che avevo ordinato e in meno di venti secondi,avevo tutto il mio tavolino addobbato di roba da mangiare.

"Cass! Non c'è tempo di mangiare,dobbiamo andare in aeroporto altrimenti perderemo l'aereo!"urlo mio padre mentre trasportava le valige.

Io non mi alzo da questa sedia finché la mia bocca non avrà mangiato tutto quello che è appoggiato su questo tavolo. Al massimo perderemo l'aereo.

"No papà,io voglio mangiare!"
"Cass Hall! Se non ti alzi immediatamente da quella sedia,ti vengo a prendere con la forza!"mi disse minaccioso.

Oh no,con me queste cose non funzionano. Non mi lascio mettere i piedi in testa da nessuno io.

"Vieni allora"lo invitai mentre immergevo un biscotto nel latte.

Lui sbuffò sonoramente e si avvicinò a me. Non mi avrebbe mai fatto del male,ormai lo so come fa...

"Ti prego Cass,davvero dobbiamo andare! Mangerai sull'aereo."mi chiese in modo supplicante.

Ma non mi doveva prendere con la forza?

Con tutta la pazienza che avevo in corpo,ed era davvero poca,mi alzai dalla sedia e salutai tutto il cibo che avrei dovuto mangiare.

Salii in macchina con mio padre e per un'ora e un quarto,nessuno dei due rivolse parola all'altro,ognuno immerso in chissà quali pensieri.

***

"Gentili passeggeri,siete pregati di allacciare le cinture,l'aereo partirà tra cinque minuti"

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