Un raggio di sole

Cavalcata al tramonto

I giorni seguenti Legolas cercò Hidria vicino a dove l'aveva accompagnata ma niente si era nuovamente volatilizzata o almeno così sembrava, Legolas girava in lungo e in largo ma nessuna traccia di Hidria.
Meredith dopo mezz'ora che assisteva allo spettacolo del via vai di Legolas decise di andargli a parlare, Legolas sembrava di fretta e gli disse < scusa sto disperatamente cercando una persona> Meredith gli rispose <Hidria!?> quando Legolas senti il nome di Hidria fece una faccia sorpresa e impressionata, Meredit gli disse < Hidria non c'è é fuori, non so dove ma solitamente puoi trovarla più facilmente di sera che di giorno non è abituata ad essere cercata!>
Legolas a quelle parole se ne andò verso la reggia sconfortato sembrava che Hidria vivesse come un animale notturno così aspettò la notte per tornare a cercarla.
Quando fu scesa la notte Legolas si avviò e quando arrivo davanti alla dimora di Hidria vide un'ombra di un piccolo balcone così andò sul retro della abitazione e vide Idria attraverso la porta aperta così lanciò una freccia che entro in casa, lei corse fuori per guardare da dove proveniva la freccia e quando si girò per rientrare in casa si ritrovò Legolas sul bordo del balconcino che sorrideva, Legolas la abbraccio e disse <sono felice di vederti!> Hidria era sorpresa non sapeva che dire, Legolas inizio a parlare senza sosta <sai è da più di due settimane che ti cercavo eri come scomparsa, quando poi una ragazza mi ha detto che ti avrei trovata più facilmente la sera e così eccomi qui!> ad un tratto sentirono bussare alla porta e una voce maschile che chiamava Hidria dopo quelle parole Legolas la salutò gli diede un bacio sulla guancia e se ne andò via, Hidra rimase immobile per poi diventare rossa come un peperone, quando entro il fratello di Hidria che prima stava bussando alla porta e chiese <é tutto a posto?...Hidria perché sei così rossa?>
La mattina seguente Hidria era stranamente energetica, e così le venne in mente di rubare il cavallo di suo fratello per fare una cavlcata nel boso.
Così prese il cavallo, lo striglio per bene, gli mise i finimenti e partì.
Ormai erano le 10 di mattina, quindi Hidria stava cavalcando sotto le enormi fronde degli alberi del bosco Atro da ben 2 ore, così cambio direzione e si diresse verso la pianura che costeggia il bosco.
Arrivata nella pianura salì in piedi sulla sella del cavallo e spalancò le braccia e sentì una leggiera brezza che gli sfiorò la faccia e gli scmpiglia i capelli, successivamente si getto in mezzo a quella immensa distesa d' erba e iniziò a danzare e a cantare.

Scorrono le nubi, la pioggia smette,
profumo acre il suolo diffonde.
Scorrono le nubi, il sol riflette,
fra veli bianchi a forma di onde.

Si scuotono i rami, dall' aria smossi,
prono ogni fiore, goccndo si desta.
Gorgogliano, allegri, i gonfi fossi,
sorride la luce, non é più mesta.

Turchino splende, del cielo, il colore,
nel prato, brillano gocce iridate.
Con la natura, gioisce ogni cuore,
le nostre tristezze sono fugate.

Gli animi nostri si ergono in coro,
Uniti sognando, stagione d'oro.

Al finire della canzone si girò verso la direzione in cui era scesa da cavallo, ma il cavallo non c'era così fece un fischio per chiamarlo e da lontano si videro le due orecchie felici spuntare dall' erba alta, dopo un' altro fischo il cavallo si avvicino trottando allegramente, a quel punto saltò in sella e cominciò a camminare tranquillamente verso il fiume.
Ormai era passato mezzogiorno e dopo un bello spuntino decise di dirigrsi verso il fiume, così prese le redini diede di gambe e partì al galoppo.
Ormai era quasi sera e nel frattempo Legolas stava tornando da una spedizione sentì che c'era qualcuno nelle vicinanze, così si incamminò verso l'origine di quei suoni, così scese da cavallo e si sporse da un albero per osservare, e vide Hidria che galoppava nell' erba alta circondata da farfalle arancioni come il tramonto.
Legolas risalì a cavallo e si avvicinò a Hidria e gli disse <non é abbastaza pericoloso andaresene in giro così da sola senza un' arma o senza protezioni!?> a quelle parole Hidria si girò di scatto e con tono sorpreso disse <Legolas!! C-cosa ci fai quì!> e mentre si affiancò a Hidria Legolas disse <solite cose , una noiosa spedizione. Tu?> Lei rispose <iooooo stavo tornando a casa> Subito Legolas fece una faccia poco convinta, e Hidria si corresse subito dicendo < gironzolavo quà e là> Legolas gli disse <e se fosse spuntato un orco all' improvviso! Chissà cosa ti sarebbe capitato!> Hidria si girò e incrociò le braccia <ahh, adesso mi fai la predica!!> e Legolas subito disse <no no, é solo uno dei miei doveri proteggere gli elfi!> Hidria scolse le braccia e prese le redini e disse < ok>.
Legolas e Hidria stettero in silenzio per un pò, poi i due si guardarono e lei gli disse <a il primo Che arriva al fiume?> Legolas annui, così iniziarono a galoppare verso il fiume.
Legolas arrivò per primo e si mise a ridere e a esultare, Hidria sorrise e basta come segno di accettazione della scofitta, i due scesero dai cavalli e si avvicinarono alla riva del fiume e così si misero a guardare il tramonto, quando Legolas schizzo Hidria con l'acqua, Hidria si girò un pò infastidita e vide Legolas ridacchiare e così gli disse < stai scherzando spero!> a quel punto Legolas fece di no con la testa e schizzo nuovamente Hidria, lei si girò e lo schizzo con un calcio e a quel punto i due iniziarono a fare una battaglia di schizzi d'acqua, fino a quando Legolas non tirò per sbaglio un gambero addoso a Hidria e dopo un urlo di spavento i due si fermarono.
Ormai era quasi sera e così Legolas e Hidria salirono in sella sui propri destrieri e galoparono fino al portone di ingresso, a quel punto Legolas disse <Hidria promettimi che non sparirai all'improvviso!> Hidria gli rispose <ci proverò, ma prima devo saldare un conto in sospeso!> Legolas la guardo e disse <non ti sarai cacciata in un qualche brutta situazione!> Hidria fece di no con la testa, per poi avvicinarsi a Legolas e dargli un dolce bacio sulla guancia, Hidria si incammino verso casa.
Mentre Legolas se ne stava inpalato quasi privo di sensi, quando poi si ricordò che doveva ancora rincasare.