parte 18

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La sensazione che provi quando stai cadendo da un palazzo di 14 piani è molto strana. Non ho paura di andare a schiantarmi, tanto lo so che non morirò.

Mentre chiudo gli occhi, sento come se stessi volando. Apro gli occhi e mi ritrovo sospeso nel vuoto, fermo, immobile.

Com'è possibile che sia immobile nell'aria? Sto volando? Questo è uno dei miei poteri? Volare?

Senza accorgermene, come se fosse una cosa naturale, incomincio a salire su, a volare fra le nuvole.

Slenderman lo aveva detto che alcuni potevano volare, ma non avrei mai immaginato che anche io fossi in grado di volare.

Poi mi ricordai di mio padre ed atterrai sul tetto del palazzo. Mentre scendo, controllo che non sia rientrato nell'appartamento. Poi mi venne un'idea. Il bosco.

Mentre corro, lo vedo mentre si addentra all'interno del bosco. Brutta idea, brutta idea.

Mi rialzo in volo e lo raggiungo. Atterro proprio di fronte a lui. Prendo il coltello e gli tiro una pugnalata nello stomaco e lui cade a terra, urlando per il dolore.

Cerca di strisciare via, più velocemente che può, ma tanto è inutile che prova a scappare, ormai la sua ora è arrivata.

Mentre mi avvicino lentamente, lui pone una mano in avanti e mi implora di risparmiarlo. Gliel'ho già detto sul tetto del palazzo, lui non può continuare a vivere in questo mondo.

Io: Arrenditi, ormai il tuo destino è segnato. Io non potrei risparmiarti nemmeno se ti perdonassi. Ma tanto io non ti perdonerò mai.

Papà: T-Ti prego.... fermati Benjamin! Mi dispiace per tutto quello che ho fatto e che ho causato. Sarò un bravo padre e diventeremo una vera famiglia! Non è questo quello che desideravi Benjamin? Una famiglia?

Io: Oh, padre. Ma io ho una famiglia, non sono più solo ormai. Vedi questo bosco? Questa è la mia casa, quelle persone sono la mia famiglia. Loro mi hanno accolto a braccia aperte.

Papà: D-Di chi p-parli?

Io: I creepypasta, non ché proxy. Tutti, tutti loro non sono altro che dei ragazzi e ragazze che hanno vissuto una vita orribile. Slenderman, il nostro operatore, ci ha salvato, ci ha ridato la vita. Noi ci sosteniamo, ci proteggiamo a vicenda. Tutti noi facciamo parte di una famiglia. Una grande famiglia

Papà: Essere un p-proxy sarà s-soltanto l-la tua r-rovina. L-lo sai vero?

Io: Ovvio che lo so, ma questa ormai è la mia condanna, una condanna da qui io non potrò scappare. Ma io non voglio scappare, non voglio continuare a scappare. Accetto il mio destino per quello che è e che sarà.

Papà: T-Ti prego... Non u-uccidermi...

Io: Hai visto padre? Ho mostrato a tutti voi che io non sono debole, io sono forte, più forte di quanto tu immagini. Anche se ora sono condannato e intrappolato, io non smetterò di continuare a combattere. Tu mi hai fatto cadere così tante volte e io ho continuato a rialzarmi. Mia madre non sarebbe fiera di me, per tutto questo orrore che sto facendo, ma ormai è questo il mio destino.

Gli pesto col piede, il punto della pugnalata e lui strilla dal dolore. Alzo il coltello in aria, guardo per l'ultima volta mio padre e prima di conficcare il coltello nel suo cuore, prima di vedere la luce nei suoi occhi spegnersi, prima di mandare lui e il demone dentro di lui all'inferno, gli sussurro:

Io: Non avresti dovuto farlo. Io ora non mi chiamo più Benjamin. Io sono... Io sono Ben Drowned!

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Ehy ragazzi! Spero tanto che la mia storia vi sia piaciuta! Se ho scritto questa storie è per due motivi: 1adoro ben drowned (è chi non lo adora? Bitch please u.u) 2tutte, ma dico PRATICAMENTE TUTTE, TRANNE DUE O FORTE TRE STORIE SU BEN DROWNED, NON PARLAVANO DI UNA STORIA D'AMORE! Quindi ho deciso di scrivere qualcosa di diverso, qualcosa che si distingue dalla massa U.U
Bye~

I HATE YOU FATHER! Ben DrownedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora