parte 7

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Sono passati quattro mesi dal giorno in qui divenni un proxy dello Slenderman.

Da quel giorno, con l'agliuto di Eyeless Jack, ho scoperto quali sono i miei poteri speciali:
-la capacità di controllare gli apparecchi elettronici ed teletrasportarmi da un posto all'altro.
-cambiare il colore degli occhi da azzurro a rossi.
-lanciare palle infuocate addosso al nemico.

Io mi sto allenando duramente per diventare un ottimo assassino. Se voglio vendicarmi, prima devo dimenticare il significato della pietà.

Ho già ucciso tredici umani posseduti dai demoni evasi dall'inferno. Alcuni erano adulti, altri ragazzi e due erano dei bambini. Ora sono pronto per vendicarmi.

Oggi è venerdì. Tutti a scuola saranno felici per l'inizio del weekend. Ma io mi chiedo: perché essere felici per il weekend, se tanto non sopravviveranno abbastanza per vederlo?

Ho chiesto a Laughing Jack se poteva lasciarmi per qualche ora la sua stanza delle torture. Non devo l'ora di incominciare....

Mi sono teletrasportato dal computer di camera mia, in un computer della scuola. Per fortuna non c'è nessuno.

Scendo nella mensa scolastica e sigillo la porta. Salgo su un tavolo e tutti mi guardano. In questa mensa si è creato un silenzio tombale.

Tutti mi guardano e quando capiscono chi sono, impallidisco.

Io: "Perché quelle facce miei cari compagni di scuola? Non mi riconoscete?? Sono io Benjamin! Vi sono mancato...?"

Tutti mi guardano senza fiatare.

Io: "Evidentemente no.... Ma tanto felici della mia presenza, non lo siete mai stati. Dico bene? Io ora sono morto per mano di mio padre. Ma non pensiate che mi scordi del dolore che mi avete fatto provare voi".

Nei palmi delle mie mani, si creano due enormi fiamme.

Io: "Voi pagherete con la vita... tutto il dolore.... Che mi avete fatto provare! MORIRETE PER MANO MIA!"

Inizio a lanciare palle di fuoco addosso a molti ragazzi, i loro corpi bruciati cadono al suolo senza provocare rumore. L'unico suono che si può udire, sono le grida di terrore dei miei compagni, che, con dei tentativi invani, cercano di aprire la porta della mensa per poter scappare da questa trappola di fuoco.

Io rido, rido nel modo più malvagio e malsano che io abbia fatto in vita mia.

Distinguo frà la massa Gabriele.... quel maledetto.... lui non merita di morire bruciato... lui merita di morire TORTURATO!!

Lo raggiungo, lo colpisco facendogli perdere i sensi e lo teletrasporto alla creepy house, nella sala delle torture.

Lo lego al muro e aspetto che si svegli. Non vedo l'ora di torturarlo e di vedere il suo sangue macchiarmi le mani.

Gabriele mugugna qualcosa ed apre gli occhi. Appena mi vede, spalanca gli occhi e balbetta qualcosa.

Gabriele: "T-tu....."

Io: "Si Gabry, sono io"

Gabriele: "Cos'hai fatto!!??"

Io: "Cos'ho fatto dici? Ho dato fuoco alla scuola, sigillando le porte. Di sicuro a quest'ora saranno già tutti morti bruciati vivi"

Gabriele: "Perché lo hai fatto??? Tu sei pazzo. Anzi, tu sei un mostro!"

Gli tiro un pugno e gli punto il coltello alla gola.

Io: "IO IL MOSTRO?? IO NON SONO UN MOSTRO. IO ORA SONO UNA DIVINITÀ E TU DOVRESTI INGINICCHIARTI AI MIEI PIEDI!"

Mentre lo fisso, sento un odore che emana dal suo corpo... odore di demone....

Io: "Sei posseduto"

Gabriele: "C-cosa??"

Io: "Il tuo odore, sa di demone. Lo Stesso demone che dovrò rimandare all'inferno uccidendoti. Ecco perché sono diventato questo. A scopo da liberare la terra da una guerra eterna"

Gabriele: "Tu sei pazzo... voglio andare a casa!"

Io: "Hooo Gabry, tu stai per tornare a casa. Te ne vai gritto all'inferno!"

Dico ridendo, mostrando i miei occhi rossi.

Gabriele: "Cosa sei diventato....?"

Io: "Il tuo assassino. È adesso... SOFFRI!"

Gli tiro una pugnalata al braccio destro e lui grida dal dolore.

Gabriele: "BASTA! TI PREGO!"

Io: "HAHAHA GRIDA GRIDA! LE TUE GRIDA DI DOLORE MI DIVERTONO!!"

Continuo a tirare pugnalate verso gli arti. Litri di sangue sgorgano dalle ferite a fiumi.

Poi gli apro la pancia e inizio a tirare MOLTO lentamente le sue interiora.

Gabriele: "Ti prego... basta...Fermati Benjamin!"

Io: "Benjamin? Io non mi chiamo Benjamin. Il mio nome è ben drowned e ben drowned non ubbidisce agli ordini"

Gabriele: "Ti prego... abbi pietà..."

Io: "Perché? Voi avete mai avuto pietà per me?? Perché ora dovrei io provare pietà?"

Gabriele: "Perché tu sei buono Benjamin"

A quella frase mi blocco.

Io: "No.... Io ero debole, non buono...."

Gabriele: "Ti sbagli! Tu hai sempre avuto pazienza con noi! Quando soffrivi, noi ridevamo di te. Se soffrivamo noi, tu ci chiedevi cosa avevamo! Ti preoccupavi! Ti preoccupavi per le persone che ti derivano. Questa non è debolezza, questa è bontà!"

Riprendo il coltello e inizio a tirare pugnalate su pugnalate sullo stomaco ormai aperto di Gabriele.

Gabriele: "Tu non sei questo... Io ti conosco da anni ormai e so che non faresti del male a nessuno. Ora ti prego, perdona la nostra crudeltà e ritrova la tua pietà! Torna ad essere Benjamin!"

Io: "STA ZITTO! HAAAAAA!!"

Grido infuriato per poi tirargli un'accoltellata verso il petto, prendendo il cuore.

Lui muore, lo vedo dalla luce nei suoi occhi che si spegne.

Lascio cadere il coltello e resto a fissarlo. Io non sono quello che dice lui, io non ero buono, io ero debole.

Io: "IO NON ERO BUONO! IO ERO DEBOLE! MA ORA NON SARÒ MAI PIÙ DEBOLE! IO SARÒ FORTE, FORTE, PIÙ FORTE DI CHIUNQUE ALTRO! IO NON HO BISOGNO DI PROVARE PIETÀ.... A COSA MI SERVE ORA È??? A NULLA!"

Inizio a sbraitare al cadareve di Gabriele. Ormai è morto, non può sentirmi.

Prendo un profondo respiro ed esco dalla stanza. Mi vedo gli occhi di tutti addosso.

Io: "Cosa volete da me adesso??"

Nina: "Stai bene Ben?"

Io: "Si tranquilla..... vado a farmi una doccia e poi vado a dormire, sono molto stanco. Avvisate voi Slender che io non ci sarò a cena"

Dico per poi andare in camera mia. Vado verso il bagno, mi spoglio e vado sotto la doccia. Poi mi metto il pigiama e vado a dormire.

Mentre chiudo gli occhi le sento, quelle voci.

" Tu eri debole e guarda a cosa ha portato la tua debolezza. Non provare nessuna pietà, sii forte. Più forte di chiunque altro..."

Io: "Si lo sarò...."

Dico sussurrando, prima di cadere frà le braccia di Morfeo

I HATE YOU FATHER! Ben DrownedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora