1:La protagonista

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Sono Nanami, ho 18 e sono una comune ragazza dai capelli e occhi castani.
Alla fine della terza media decisi e provai a convincere mia madre a farmi andare in una scuola superioriore femminile.
Il motivo? Non sopporto i ragazzi, penso che la maggior parte di loro siano stupidi.
All'inizio della terza media scoprii che mi piacevano le ragazze, e la mia prima cotta è stata proprio una mia compagna di classe.
All'inizio non mi accettavo, mi chiedevo sempre come fosse possibile che mi piacesse una ragazza, ma man a mano passavano i giorni, iniziai e riuscii ad accettarmi.
Ero piccola e tutti da piccoli facciamo degli errori abbastanza stupidi, anche da grandi ovviamente si sbaglia e si fanno errori, ma la maggior parte delle volte si è consapevole di quello che si fa.

Visto che lei mi piaceva, speravo in qualche modo che lei potesse ricambiare i miei sentimenti, ma pur sapendo che lei fosse etero, io da stupida decisi di dichiararmi lo stesso e le dissi davvero tutto ciò che provavo per lei.
Era strano, tutto strano.
È iniziato tutto in prima media, quando la professoressa di italiano decise di farci sedere nello stesso banco.
Iniziammo a conoscerci e venni a conoscenza di avere gli stessi hobby e gli stessi interessi.
La mia simpatia per lei, andando avanti con il passare del tempo e dei giorni, si tramutò da una semplice simpatia a qualcosa di più forte senza capire cosa fosse.
Per me lei era diventata un pò speciale, mentre per lei io ero sempre stata solo una compagna di classe.
É stato difficile capire i miei sentimenti ma essendomi confidata con la mia migliore amica, iniziai a capire cosa mi stesse succedendo.
Nel mio timore di dichiararmi, non trovavo il coraggio a farlo di persona, e data la mia paura le mandai un messaggio dove le confessai i miei sentimenti. Lei però mi rispose in questo modo: Non ti preoccupare, però ti posso volere bene come un'amica, non provo le stesse cose che provi tu.

È stato davvero brutto ricevere quella sua risposta, ci rimasi davvero molto male e non facevo altro che piangere.
In parte non riuscivo a capire ciò che mi avesse scritto.
Lei non mi aveva mai considerata una sua amica, quindi non mi poteva voler bene come se invece lo fossi.
Trovai questo suo messaggio abbastanza incoerente.
Ma io ci tenevo a lei, non volevo che in qualche modo si allontanasse da me seppur già lontana, e non volendo perdere quel poco di confidenza che avevamo, i giorni successivi feci finta di nulla.
Quando mi dichiarai le avevo chiesto di non dire nulla a nessuno ma, chissà perché, qualche mese dopo, tutta la classe sapeva dei miei sentimenti nei suoi riguardi.
Pensavo e ne ero sicura di sapere chi fosse stato a rivelare tutto ma, sentendomi già oppressa in qualche modo dai miei compagni e non volendo peggiorare la situazione, decisi di lasciar perdere.
Dopo essersi finita la scuola, convinsi a me stessa di non pensare più a lei.
Non volevo più continuare a stare male e piangere per una ragazza che in tre anni mi aveva solo fatta soffrire.
Io le avevo dato tutto, tutto quello che dai miei 11 ai miei 14 anni potevo darle.
Non era molto ma le ero sempre stata accanto, e per me lei, invece, non aveva mai fatto nulla.
I tre anni delle medie per me, sono stati anni anni di novità e cambiamento, almeno avevo capito me stessa ed ero riuscita ad accettarmi.
Pur vivendo nella stessa città, per fortuna o per sfortuna, la incontrai poche volte, ma quegli attimi sono bastati per farmi sentire ancora male, non concedendomi l'opportunità di dimenticarla.
Pensavo che, una volta entrata alle superiori, io avrei potuto smettere definitivamente di pensare a lei.
Ci misi molto per poter riuscire a dimenticarla, e finalmente essendoci riuscita, stavo molto meglio.
Erano in serbo per me una nuova scuola, nuove compagne di classe, nuovi professori, nuove materie, impegni e nuove esperienze.
Non mi sarei mai immaginata di ritrovar un passato che avevo volutamente rimosso, ma che si è ripresentato come un fantasma inaspettato.

❤Una seconda possibilità per amarti❤ (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora