Non sono riuscita subito a convincere mia madre nel farmi andare in una scuola femminile e quindi per obbligo suo ho dovuto fare i primi tre anni in un liceo scientifico, avevo molta difficoltà a seguire le lezioni, a studiare e a prendere bei voti e, solo dopo essere stata bocciata, mia madre si è convinta a mandarmi nel liceo classico femminile in cui volevo andare sin dall'inizio.
Oggi é il mio primo giorno nella nuova scuola.
Sono un pò in ansia e di malavoglia mi alzo, faccio colazione, una doccia veloce e mi vesto mettendomi una camicia bianca, dei pantaloncini neri e le scarpe della nike.
Metto lo zaino sulle spalle e mi incammino nella mia nuova scuola ascoltando un pò di musica per fermare l'ansia.Quando entro in classe vengo presentata alle mie nuove compagne dal professore di letteratura, un tipo a parer mio e in apparenza simpatico.
Un professore molto giovane, alle prime armi, si capisce dalla sua ansia, dal suo balbettare e dal suo modo insicuro di fare e dire le cose.Mentre continua a presentarmi squadro ogni singola ragazza di quell'aula, ce né una in particolare che mi interessa in apparenza, ma non ho l'opportunità di vederla bene benché sia seduta in ultima fila.
Dopo aver finito finalmente di presentarmi vado a sedermi nel primo banco vuoto che vedo, per fortuna mia non in prima fila ma in terza.
Una volta seduta ho subito la strana sensazione di essere guardata, vorrei vedere chi sia, ma in questo momento non ho proprio voglia di sapere se questa mia sensazione sia vera, oppure, sia solo frutto della mia immaginazione.Il professore di letteratura inizia a spiegarci il programma che ci tocca affrontare al terzo anno, non molto interessante.
Sono un pò annoiata e non faccio altro che fissare l'orologio sperando quest'ora passi in fretta.La sensazione di prima sembra non volersene andare e perciò mi giro lentamente per vedere se realmente ci sia qualcuno che mi guardi.
Non mi sbagliavo.
A guardarmi è quella ragazza che in apparenza mi interessava e ora a guardarla bene vorrei scappare e andare via da qui.Dopo aver passato giorni, mesi e due anni a dimenticarla, mi ritrovo lei, la ragazza di cui ero innamorata alla medie.
Mi chiedo cosa ci faccia lei qui, sapevo andasse in un liceo scientifico e non in un liceo classico femminile.
Ora che ci penso, ecco il perchè io non l'abbia vista nella mia vecchia scuola!Vorrei che questo fosse un sogno, anche se in teoria è un incubo...
Non voglio che i miei sentimenti per lei si riaccendino, non voglio soffrire di nuovo.
Sto male soltanto pensare al suo nome.
Non voglio...A farmi smettere di pensare è il suono della campanella che segna la fine della prima lezione e prima della ricreazione ne devo sopportare altre due di lezioni.
Quella di inglese sembra già di cattivo umore di prima mattina, sbatte la porta e butta la sua borsa sulla cattedra come se fosse un sacco dell'immondizia.Inizia a parlare in inglese e mi sa che parla e si capisce da sola.
Non ho capito nemmeno una parola, che rottura l'inglese!
L'ora passa con lei che parla e con me che non faccio altro che pensare in che modo evitare ogni tipo di rapporto con quella tipa di cui non voglio neanche dire il nome.La professoressa finalmente se ne va e dà il posto alla professoressa di francese che invece ci accoglie con un bel sorriso.
Lei si che mi piace!
Inizia pure lei a parlare in lingua francese ma per mia fortuna riesco a capire la maggior parte delle cose.
Preferisco il francese all'inglese e questo vale anche per le professoresse.E come sempre, quando una lezione ti piace, passa in fretta.
Suona la campanella che da l'inizio all'intervallo e le mie compagne si precipitano fuori dall'aula.
Solo una rimane in classe insieme a me e ovviamente è lei, che si avvicina a me."Sono contenta di vederti in questa scuola e nella mia classe" dice sorridendomi.
"Senti, non parlarmi" le dico con indifferenza smettendo di guardarla.
Sembra rimanerci male, e dopo avermi guardata esce fuori dalla classe.Passo la ricreazione giocando con il telefono non avendo nient'altro da fare e dopo il suono della campanella tutte rientrano in classe compresa lei e il professore di letteratura.
Oggi usciamo prima, quindi quest'ultima ora ci sarà di nuovo lui.Il professore ci lascia libere e le mie compagne si riuniscono in gruppetti, mentre io continuo a giocare con il telefono e ascolto un pò di musica, sentendo di nuovo la sensazione di essere guardata.
Questa volta so che è lei a guardarmi, anzi no, fissarmi e mi mette rabbia questo, quindi penso e decido di dirle, alla fine delle lezioni, di smetterla di guardarmi.
L'ora finisce e tutte le mie compagne di classe, tranne lei, e il professore escono dalla classe.
Sistemo l'astuccio, i libri e i quaderni nello zaino e lo metto sopra il banco, mi alzo, la guardo e con un pò di titubanza ma anche rabbia vado velocemente verso di lei."Devi smetterla di guardarmi, mi da fastidio" le dico con rabbia.
"Scusami, non volevo darti fastidio" abbassa la testa.
"Invece lo hai fatto, vedi di starmi alla larga".
"Perché ti stai comportando in questo modo?" dice avvicinandosi a me con insicurezza.
"Perché non ti sopporto Fumiko, capisci?"
"A me piacciono le ragazze come a te" la guardo stupita.
"Non mi interessava la cosa, non te l'ho mica chiesto". Dico cercando di mettere da parte lo stupore della sua rivelazione.
"Ti piaccio ancora Nanami?" mi avvicino a lei arrabbiata.
"Non sono cose che ti riguardano, che ti importa poi? Non ho voglia di parlare di niente con te, devi solo lasciarmi in pace".Vado nel mio banco per prendermi lo zaino, la guardo e me ne vado lasciandola lì, in classe, sola e triste.
Non so se mi faccia un pò pena o meno, e non mi deve interessare, non mi deve importare.
Mi ha fatta solo stare male negli anni passati e non voglio più e di nuovo stare male per lei.
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❤Una seconda possibilità per amarti❤ (In Revisione)
RomanceNanami, una comune adolescente che durante le scuole medie scopre e capisce il suo nuovo essere. Una cosa che c'era dentro di lei da sempre, ma che aveva scoperto solo dopo un po' di tempo. Fatica a scoprirlo, ma con il passare dei giorni riesc...